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Napoli, tra brevetti e prototipi: la città partenopea è il nuovo polo per le start up

Napoli e start up: rapporto sempre più solido con brevetti e prototipi (circondati da un punto di riferimento come la Apple Developer Academy).

Il quotidiano “Il Mattino” ha dedicato un focus al rapporto sempre più “stretto” tra la città di Napoli e le start up, con la città partenopea polo per le nuove imprese, “circondate” da un grande punto di riferimento: la Apple Developer Academy di San Giovanni a Teduccio. Prima di riuscirci, Tim Cook (amministratore delegato del colosso dell’informatica) ripeteva spesso ai collaboratori l’intenzione di aprire un centro ricerca a Napoli, “uno dei luoghi più sfidanti della Terra”.

Parlando di cifre, cresce del 20% l’anno l’investimento verso l’innovazione al Sud. Su oltre un miliardo di euro raccolto, il finanziamento verso le start up vale intorno ai 200 milioni di euro. Di questi, il 10% del totale è stato impegnato nelle regioni meridionali: ancora troppo poco.

Il Meridione è una fucina incredibile di idee -racconta Fabrizio Landi, fondatore di “Esaote”, colosso della biomedica, e adesso alla testa del fondo di investimento chiuso “Panakes”- Lo dimostra il centro di San Giovanni, dove Apple e Cisco hanno messo 100 milioni di euro ciascuno. Nel cassetto della Federico II o del Politecnico di Bari ci sono miliardi di progetti innovativi. La storia economica ci insegna che investire nei territori che corrono più lentamente ci sono più idee e ci sono margini più alti di ritorno. Al Sud c’è una qualità della vita che stimola le genialità e ci sono centri di ricerca all’avanguardia, che se sostenuti possono generare ogni anno 100 start up di valore e decine di migliaia di posti di lavoro”.

 

Articolo pubblicato il: 17 Maggio 2019 11:09

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.