Miano: la Camorra alza il tiro nel rione San Gaetano, dove un ordigno ha danneggiato una palazzina e 6 auto parcheggiate. Prima della “stesa” con 50 colpi di pistola.
È stata un’autentica notte di terrore, quella tra domenica 16 e lunedì 17 giugno, nel quartiere napoletano di Miano. Nel rione San Gaetano, verso le 4 si è infatti sentito il boato di una bomba carta, seguito da stesa, con ben 50 colpi di pistola sparati in aria da parte di ignoti a bordo di scooter: la Camorra è dunque tornata a farsi sentire.
La deflagrazione è avvenuta davanti all’ingresso di una palazzina in via Teano, danneggiando alcuni scalini, la facciata e sei auto parcheggiate. Subito dopo sono stati esplosi in aria circa 50 colpi di pistola nella vicina via Vittorio Veneto.
Il tutto è avvenuto a poca distanza da dove, appena giovedì scorso, era avvenuto un agguato nei confronti di Luigi Torino, pregiudicato 41enne figlio dell’ex boss del rione Sanità e ritenuto vicino al clan Lo Russo. L’uomo ha sostenuto di essere stato vittima di una rapina, ma gli inquirenti non escludono invece un regolamento di conti, in virtù del fatto che l’uomo abbia deciso anni fa di diventare collaboratore di giustizia. Tra le piste investigative su cui stanno indagando i Carabinieri di Secondigliano, c’è quella che porta a un nuovo clan che sta cercando di conquistare lo spazio lasciato vuoto dai Lo Russo, i cui boss, i fratelli Salvatore, Mario e Carlo si sono pentiti.
La nuova organizzazione criminale è formata da un gruppo composto da giovani che sarebbe sospettato di avere avuto un ruolo anche nella bomba che a Scampia ha distrutto l’auto di un ex impiegato, ora disoccupato, e nella sparatoria contro l’abitazione di un 54enne in passato accostato ad ambienti del clan Licciardi della Masseria Cardone.