Vasto: questa mattina i migranti hanno ripulito le strade del quartiere recentemente al centro di tensioni.
Giornata di fratellanza nel quartiere napoletano Vasto, recentemente al centro di tensioni tra residenti e migranti. E proprio una settantina di migranti, insieme agli esponenti dell’Ex Opg “Je so pazz” e altre associazioni del territorio, sono stati protagonisti stamattina della pulizia delle strade di piazza Principe Umberto. I volontari hanno provveduto a ripulire le aiuole della piazza, a piantare piccole piante e installare oggetti di arredo urbano.
“E’ una giornata veramente importante. Noi viviamo la città e abbiamo pensato a delle iniziative che possano contribuire allo sviluppo della stessa – spiega a “Il Mattino” Zoumana Karaboué, rappresentante dei migranti ospiti nell’Hotel San Giorgio- Questa è la prima pietra che lanciamo ma non sarà l’ultima. I problemi di questo quartiere non sono solo gli stranieri ma anche i napoletani”.
Immigrati e italiani uniti per il quartiere, per un’iniziativa volta a “scuotere un po’ le coscienze delle persone -ha sottolineato Vittorio Macina, educatore del quartiere– che aiuta a vedere questi ragazzi non soltanto come un problema ma come risorse per contribuire a tenere la città pulita facendo in modo di tenerli impegnati”.
Vasto, Paola Pastorino (IV Municipalità): “Serve una rete di collaborazione”
Presente anche la vicepresidente della IV Municipalità (San Lorenzo-Poggioreale-Vicaria), Paola Pastorino, che focalizza l’attenzione sulla redistribuzione poco equilibrata dei migranti sul territorio e una cattiva gestione dell’accoglienza tramite il sistema dei Cas, ovvero dei Centri di Accoglienza Straordinaria: “Aver concentrato qui un numero elevatissimo di immigrati con un sistema Cas altro non è stato che creare un deposito umano”.
La richiesta della Municipalità è di sostituire i Cas con gli Sprar (sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) e potenziare i controlli di Polizia e Carabinieri: “Certo la Polizia Municipale non può ottemperare a tutto. Serve una rete di collaborazione con le realtà di immigrati che sono già inseriti nel tessuto come la comunità senegalese.
Il quartiere –ha evidenziato Pastorino a “Il Mattino”– accetta la presenza nella misura in cui la presenza è interconnetiva: questa giornata dimostra che loro hanno il desiderio di essere accettati e dare un contributo perché sentono la città anche propria.
Purtroppo abbiamo le due facce: quella di stamattina e quella della rissa, dello schiamazzo e della prostituzione che attiene a un problema sociale di forte natura”.
Foto in evidenza: pagina Facebook “Potere al Popolo – Napoli”