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Napoli, Vomero: manifestazione di protesta per la chiusura del Parco Mascagna

Vomero, l’iniziativa pacifica si è svolta oggi dalle ore 10:00 alle ore 13:00, promossa da comitati, associazioni e residenti con lo slogan: “Riprendiamoci il parco Mascagna!”.

Nell’area collinare della Città, tra i quartiere del Vomero e dell’Arenella, monta la giusta protesta dei cittadini per il perdurare della chiusura di uno dei pochi polmoni a verde pubblico attrezzato, frequentato quotidianamente da centinaia di persone, per lo più bambini accompagnati, ma anche da molti anziani. Il riferimento è al parco Mascagna, già conosciuto come giardini di via Ruoppolo. Ad ulteriore testimonianza della rabbia e della delusione che serpeggia in zona, una nuova iniziativa che si è svolta oggi dalle ore 10:00 alle ore 13:00, promossa da comitati, associazioni e residenti con lo slogan: “Riprendiamoci il parco Mascagna!”. La condanna dei cittadini è sintetizzata da un cartello, affisso sui cancelli chiusi dell’ingresso in via Pacio Bertini, con la scritta: “Questo giardino malamente tenuto chiuso per un tempo vergognosamente lungo è PATRIMONIO DELL’UMANITÀ stupida, infingarda, gretta e pretestuosa e MONUMENTO NAZIONALE al degrado dell’amministrazione pubblica”, aggiungendo in calce: “…quando i cittadini sono proprio stufi di non poter aver fiducia nelle istituzioni…”. A ribadire ancora una volta il grave disagio, causato dalla chiusura dell’unico polmone a verde attrezzato di un’ampia zona densamente abitata, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari il quale, da quando il 13 agosto dell’anno scorso, quindi da quasi sei mesi, dopo che l’improvviso schianto a terra di un ramo di un cedro aveva comportato la decisione di chiudere il parco al pubblico, si sta battendo, perché venga riaperto in condizioni di sicurezza, promuovendo al riguardo anche una petizione on-line che ha toccato quasi 600 firme, petizione che nei prossimi giorni sarà inoltrati al sindaco di Napoli e al presidente della municipalità 5.

In questi giorni – dichiara Capodanno – circolano voci, tutte da verificare, su una possibile riapertura nel mese di marzo, senza neppure precisare il giorno, un tempo lunghissimo anche perché non vengono chiarite le ragioni di questi notevoli quanto inaccettabili ritardi. Partendo dal dato che le alberature presenti nel parco, che ha un’estensione complessiva di poco più di un ettaro, sono appena 137, risulta evidente che, se pure paradossalmente si fosse proceduto ad effettuare ogni giorno le verifiche su una singola alberatura, a quest’ora gli alberi sarebbero stati tutti verificati, sottoponendoli agli eventuali interventi necessari ai fini della sicurezza, sicché il parco sarebbe stato già a tempo riaperto “.

Capodanno sulla vicenda sollecita ancora una volta gli uffici competenti dell’amministrazione comunale affinché il parco venga restituito ai cittadini in tempi rapidi. Con l’occasione viene ancora una volta rivolto un pressante invito agli organi di controllo affinché venga aperta un’indagine immediata sulle modalità e sui ritardi con i quali si sta procedendo alla messa in sicurezza delle alberature del parco in questione, con l’adozione dei provvedimenti del caso.

Articolo pubblicato il: 11 Febbraio 2018 16:48

Redazione

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