Nazionale: Ventura esonerato, Tavecchio non si dimette
Nazionale: Carlo Tavecchio ha comunicato l’esonero di Gian Piero Ventura ma non le proprie dimissioni (Tommasi dell’AIC abbandona deluso la riunione). Ancelotti nuovo CT?
di Luigi Maria Mormone– Il futuro della Nazionale italiana (e di tutto il movimento calcistico) è in bilico dopo la clamorosa esclusione da Russia 2018 ad opera della Svezia. Ieri pomeriggio a Roma c’è stata una riunione tra tutte le parti, cui hanno partecipato il Presidente FIGC Carlo Tavecchio, il Direttore Generale Michele Uva e i rappresentanti di allenatori, giocatori, arbitri e leghe. Tavecchio, in assenza delle dimissioni del CT, ha comunicato l’esonero di Gian Piero Ventura (con cui sarà ora discussa una buonuscita), mostrando però “indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi le responsabilità di sottoporre al Consiglio federale di prossima convocazione (il 20 novembre, ndr) una serie di proposte”, sulle quali chiederà la fiducia. Niente dimissioni dunque per Tavecchio (il quale ricopre anche l’incarico di Commissario della Lega di Serie A) da presidente della FIGC, nonostante l’invito a farlo da parte di tifosi e giornalisti (oltre che dallo stesso Presidente del CONI Giovanni Malagò). Amarissime le parole del Presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, che ha lasciato anzitempo la riunione senza vedere alcuna speranza di rinnovamento per il calcio italiano: “Volevo si ripartisse da zero –ha detto l’ex calciatore della Roma- era l’unica cosa che mi interessava. Il Presidente Federale ha detto che non si dimetterà, mentre gli altri non hanno preso alcuna posizione. Ritengo sia complicato ripartire con queste premesse. Dobbiamo passare dalle elezioni, ora stiamo discutendo a troppe ore dalla partita. Come Consiglio Federale credo che le cariche debbano essere azzerate, sarebbe il minimo, è una decisione di responsabilità. Il calcio italiano ha bisogno di qualcosa di diverso”. Uno dei problemi principali sarà quello della scelta del successore di Ventura. Tavecchio sogna di affidare la Nazionale ad un tecnico di assoluto prestigio internazionale come Carlo Ancelotti (con Paolo Maldini che ricoprirebbe un importante incarico federale). L’ipotesi è suggestiva, visto che si parla di uno dei migliori allenatori del mondo (che a giugno sarà libero dal Bayern, squadra da cui è stato da poco esonerato). Tuttavia, il nome di Ancelotti risulta al momento poco praticabile, soprattutto alla luce degli elevati costi dell’operazione, che poi dovrebbero essere coperti dagli sponsor (come accadde a suo tempo con Antonio Conte). Ipotesi più realistica sarebbe quella di affidare la guida tecnica ad un traghettatore (nella fattispecie il CT dell’Under 21 Luigi Di Biagio), per poi scegliere a giugno (proprio durante i Mondiali appena sfumati) il nome del nuovo Commissario Tecnico. Tra i papabili, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri e, perché no, anche lo stesso Antonio Conte, che a fine stagione potrebbe lasciare il Chelsea. Sarebbe proprio lui il profilo ideale, vista la sua bravura nel risollevare formazioni reduci da pesantissime batoste (come accaduto con la Juventus, con il Chelsea e con la stessa Nazionale).
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.