Una delle più famose serie tv Netflix, ovvero 13 Reasons Why, è finita nell’occhio del ciclone negli USA. Uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry ha rilevato infatti che nel mese successivo alla messa in onda della serie, la cui protagonista è un’adolescente che si suicida, negli Stati Uniti c’è stato un picco del numero di ragazzi tra i 10 e i 17 anni che si sono tolti la vita (fenomeno che ha però riguardato solo i maschi).
I ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio, hanno analizzato i dati sui suicidi tra il gennaio 2013 e il dicembre 2017, con la serie che è stata messa in onda su Netflix il 31 marzo 2017.
Dopo la sua messa in onda, il tasso di suicidi tra gli adolescenti è stato il più alto degli ultimi 5 anni, con un aumento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente del 30%, per poi tornare al tasso atteso. Nei nove mesi successivi alla messa in onda, inoltre, ci sono stati in totale 195 suicidi in più rispetto a quelli attesi.
La casa produttrice però si difende: “Abbiamo appena visto lo studio, che ha risultati diversi da un’altra ricerca dell’università della Pennsylvania, e lo stiamo esaminando – riporta il New York Times -. È un argomento di importanza critica, e abbiamo lavorato molto per trattarlo responsabilmente”.
Articolo pubblicato il: 30 Aprile 2019 18:10