A novembre scorso cadeva il secondo anniversario degli attentati di Parigi del 2015 e negli ultimi mesi, tra attacchi sventati ed episodi di terrorismo come l’investimento sulla pista ciclabile e l’allarme bomba a New York, l’Occidente si è dovuto confrontare con i restanti fuochi del morente e sconfitto Stato Islamico in Siria e Iraq. Solo ieri la notizia dall’Australia di una persona disturbata a Melbourne che con la solita auto ha investito i passanti, mentre appena un anno fa Anis Amri travolgeva i mercatini di Natale a Berlino, uccidendo anche un’italiana in nome di Daesh.
In questa cornice di atroce attualità si inserisce il film francese Nocturama, disponibile on demand da novembre su Netflix. La pellicola di Bertrand Bonello cerca di affrontare l’argomento da una nuova prospettiva, insolita e forse ancor più disturbante.
Nocturama è un film che non intende rendere conto della realtà o dell’attualità – per quanto vicine, scottanti e insopportabili, forse motivo del rifiuto a Cannes – ma si propone di captare un sentimento del mondo e della Storia in fieri grazie a una scrittura cinematografica che fa propri gli strumenti della poesia – laddove ce ne sia ancora traccia nel rituale macabro dei protagonisti -, della musica, del cinema horror e fantastico. Un film fulminante, tragico, bello e intelligente, un’opera d’artista e d’esteta ma anche un testo cinematografico politico: l’istantanea di un mondo svuotato, sull’orlo del precipizio, e che ormai non può che passare di catastrofe in catastrofe.
Articolo pubblicato il: 22 Dicembre 2017 16:11