lunedì, Novembre 25, 2024

Netflix, tracollo in borsa del 14% dopo il calo degli abbonati dell’ultimo trimestre

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Raffaele Francesco D'Antonio
Raffaele Francesco D'Antoniohttps://www.2anews.it
Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II nel 2017. Nel 2018 si iscrive alla Magistrale di Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica.

Dopo il calo degli abbonati Netflix registra un -14% anche in borsa, anche se i ricavi sono aumentati considerevolmente. 

Pesante -14% registrato da Netflix in borsa. La borsa segna questo risultato in conseguenza del calo degli abbonati, che non raggiungono i circa 6 milioni previsti, fermandosi a 5. La compagnia fa sapere che non c’è timore rispetto a questa situazione, in quanto le previsioni derivavano da calcoli interni, che spesso sono troppo ottimistici o troppo pessimistici.

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I ricavi sono quasi triplicati rispetto al passato, anche in conseguenza all’aumento dei prezzi degli abbonamenti.

Nonostante i ricavi non coprano i dubbi degli osservatori, nell’ultimo trimestre il colosso dello streaming ha guadagnato 3,9 miliardi di dollari dai 2,79 miliardi dello stesso periodo del 2017. Questo aumento è stato decretato dall’aumento del prezzo degli abbonamenti e dalle fluttuazioni del cambio. L’utile netto è passato dai 65 milioni circa dello stesso periodo dello scorso anno ai 384 milioni di dollari attuali.

Il calo degli abbonamenti è dovuto anche all’aumento delle concorrenti nello stesso settore.

Netflix, tracollo in borsa del 14% dopo il calo degli abbonati dell'ultimo trimestre

Negli Stati Uniti gli abbonati a Netflix sono aumentati di circa 670 mila unità. A livello internazionale parliamo di un aumento di 4,47 milioni di abbonati: un balzo da oltre cinque milioni, che ricordiamo essere inferiori ai 6,27 milioni attesi dagli analisti. Nella lettera agli investitori che accompagna i risultati Netflix ammette che il secondo trimestre è stato buono ma ”non stellare” e si è chiuso con 130 milioni di abbonati. Gli analisti danno la colpa di questo calo all’aumentare progressivo delle concorrenti, da HBO e Disney ad Amazon e Apple, che stanno investendo in contenuti simili.

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