Stanno facendo molto discutere le nozze tra il cantante neomelodico Tony Colombo e Tina Rispoli (vedova del boss Gaetano Marino, ucciso nel 2012 e fratello di Gennaro Marino, considerato l’artefice della scissione del 2004 dal clan Di Lauro), andate in scena (è proprio il caso di usare questa espressione) ieri a Napoli.
Il matrimonio è stato infatti preceduto da un corteo nel quartiere di Secondigliano, con tanto di carrozza bianca con all’interno la sposa, col mezzo trainato da quattro cavalli e “scortato” da giocolieri, ragazze pon pon e altri personaggi “sui generis”, mentre il traffico andava letteralmente in tilt.
Senza dimenticare che il 25 marzo, la sposa aveva ricevuto una sorpresa in piazza Plebiscito: un concerto del futuro marito con palco, candeline piroteciche, palloncini rossi e ospiti vip (nonostante fosse stata chiesta l’autorizzazione solo per un semplice flash mob).
Infuriata Alessandra Clemente, assessore ai Giovani del Comune di Napoli con delega alla Polizia Locale, che annuncia multe per quanto successo: “Non consentiremo -ha scritto su Facebook- che Napoli si trasformi in un palcoscenico oleografico dove celebrare nozze sfarzose, di dubbio gusto e senza rispettare le regole minime. Contesteremo ai responsabili ed all’organizzazione tutte le violazioni di legge e le sanzioni relative, perché non passi il concetto che chiunque può fare il proprio comodo a Napoli infischiandosene delle regole, delle leggi e delle norme”.
A far indignare ancora di più è forse il fatto che il matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli abbia comportato lo spostamento dal Maschio Angioino alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo dell’iniziativa 100 Passi per il 21 marzo, dedicata alle vittime innocenti di camorra. Uno spostamento, spiega ancora Clemente, deciso per “dare serenità ad una iniziativa seria come i 100 passi“.
Foto corteo nuziale: Ansa
Articolo pubblicato il: 29 Marzo 2019 10:48