NAPOLI – Utilizzando lo slogan “All you can eat” che tradotto significa, più o meno, “tutto quello che puoi mangiare”, il Nuovo Teatro Sanità ha presentato la sua quarta stagione proponendosi come “cibo per il cuore e per la mente”. Un percorso saturo di difficoltà quello dello spazio del difficile Rione della Sanità, che potendo contare sul sostegno di un pubblico in crescita, dell’Azienda Optima e delle Fondazioni Pavese, Altamane e Charlemagne unitamente alla Fondazione con il Sud, continua a promuovere una nuova concezione di teatro fatta soprattutto di qualità. Ponendosi come un avamposto di resistenza culturale facendo ancora una volta leva su nomi di grandi rilievo, il Nts oltre a rappresentare un punto di riferimento per i giovani della zona offre tutti i vantaggi di una vera e propria casa aperta, per mettere a confronto artisti, pubblico e giovani del territorio. “Questa stagione- ha detto il direttore artistico Mario Gelardi- rappresenta una tappa a cui giungiamo con la consapevolezza del lavoro svolto, ma soprattutto di quello che ancora abbiamo da fare per realizzare il teatro che sogniamo”. Un’annata, quella del Nuovo Teatro Sanità, già penalizzato dalle scelte de MiBact, non intenzionato a riconoscere il suo valore sul piano culturale, che parte nonostante tutto, puntando decisa sul rapporto di fiducia instaurato con la gente e con le realtà che la sosterranno per tutto il suo corso. Tanti gli spettacoli in programma sul palcoscenico di piazzetta San Vincenzo e tante le icone dello spettacolo e della drammaturgia, tra cui, Renato Carpentieri, Nello Mascia, Enzo Moscato e Toni Servillo fino a giungere ad un autore come Roberto Saviano. Si partirà il 14 ottobre, quando ad inaugurare la nuova stagione ci sarà l’adattamento del lavoro di Philipp Lohle, firmato Mario Gelardi, intitolato “Noi siamo barbari! ” Ancora, per ottobre, il lavoro di Peppe Fonzo con Luigi Credendino “Fuje Filumena ”, ovvero, una riscrittura al maschile del mito della eduardiana Marturano. A novembre, spazio all’interprete e regista Nello Mascia che insieme a due attori come Franco Iavarone e Cloris Brosca, riproporrà a venti anni dal primo esperimento, la sua visione de “Il guardiano” di Pinter. A seguire, “On stage H24” il progetto di Fabiana Fazio e Carlo Caracciolo e “Tomato Soap- Teatronovela sulla violenza di genere in un’unica puntata” di e con Ariela Maggi e Giulio Canestrelli con la regia di Lydie Le Doeuff. Giunti a dicembre, al Nuovo Teatro Sanità, arriverà Michele Danubio, che oltre a dare vita ad un laboratorio con quelli che definisce gli “esercizi del mercoledì”, presenterà il suo lavoro “Sonata napoletana per topi e bambini” con la partecipazione di Laura Borrelli e le musiche di Paolo Coletta. Sempre a dicembre, anche “Niente fiori ma opere di bene” scritto e diretto da Mario Gelardi . Ad aprire il 2017, a gennaio, sarà “Ria Rosa- Il viaggio”, lo spettacolo diretto da Rosario Sparno con Antonella Romano e Rino De Masco ispirato alla rivoluzione culturale e musicale della celebre cantante napoletana emigrata a New York. A seguire, “Quei ragazzi del 96- Boys in the band”, scritto da Claudio Finelli per la regia di Fabio Rossi e Carlo Caracciolo ed ancora, Renato Carpentieri con “L’intervista” di Alberto Moravia. “Un autore- ha detto l’autorevole attore e regista- che abbiamo preferito, nonostante le pressioni per Beckett, e che ci consentirà di portare in scena la più fondamentale delle contraddizioni tra i ricchi ed i poveri”. Ancora, “Emigranti” per la regia di Giancarlo Fares; “Tempo che fu di Scioscia” di Enzo Moscato con una signora del palcoscenico come Tina Femiano e la regia di Mario Gelardi; “Cenere” diretto da Rosario Lerro e Luigi Imperato; “Idroscalo 93- La morte di Pier Paolo Pasolini” di Mario Gelardi, proposto nella nuova versione firmata da Ivan Castiglione e “Requiem per due serve”, scritto ed interpretato da Fabio Brescia, in scena con Franco Iavarone e Stefano Ariota per la regia di Gerardo D’Andrea. A completare la lunga offerta del Nts, anche “Una serata con Toni Servillo” prevista per il 21 marzo, “Magic People Show”, inserito nella rassegna Teatri Uniti alla Sanità; “La paranza dei bambini”, ossia, il nuovo libro di Roberto Saviano portato in scena da Mario Gelardi; “Peter attraverso lo specchio” diretto da Gennaro Maresca ed infine, la rassegna curata da Milena Cozzolino “L’altare di S.”, con 5 spettacoli allestiti nel foyer del teatro, all’insegna della Nuova Drammaturgia e della ricerca di spazi non convenzionali.
Articolo pubblicato il: 17 Ottobre 2016 19:15