lunedì, Dicembre 23, 2024

Obesità infantile, il Regno Unito vieta Junk food alle casse dei supermarket

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

Basta Junk food, dolciumi e snack carichi di calorie in bella vista davanti alle casse dei supermercati del Regno Unito, a portata di mano di bambini.

Obesità infantile, il Regno Unito vieta Junk food alle casse dei supermarket

Il governo britannico ha annunciato il divieto di esporre Junk food alle casse dei supermercati. delineando un divieto in piena regola al riguardo, nel quadro della campagna avviata un anno fa contro il dilagare dell’obesità infantile e giovanile nel Paese.

L’obiettivo, ha spiegato alla Bbc il ministro della Sanità, Jeremy Hunt, resta quello di dimezzare il numero di bambini obesi entro il 2030, in particolare in Inghilterra. Di qui un nuovo pacchetto di misure per scoraggiare il cosiddetto ‘junk food’, in aggiunta ad altre formalizzate di recente.

Vogliamo dare più potere ai genitori di fare scelte salutari” per i loro figli, ha rimarcato Hunt, promettendo, oltre alla stretta nei supermercati, pure restrizioni più severe sulla pubblicità di prodotti ad alto contenuto di zuccheri in tv e sul web, nonché l’obbligo d’indicare il ‘peso calorico’ dei cibi nei menu dei ristoranti.

Obesità infantile, il Regno Unito vieta Junk food alle casse dei supermarket

In Gran Bretagna, i leader dei quattro partiti di opposizione, coordinati dal noto chef Jamie Oliver, hanno sottoscritto una lettera indirizzata alla Premier Theresa May, chiedendo l’adozione di tredici misure per una lotta senza quartiere al cibo spazzatura, al fine di mettere in campo una strategia complessiva contro l’obesità infantile.

Obesità infantile, il Regno Unito vieta Junk food alle casse dei supermarketJunk- food o cibo spazzatura , termine coniato da Michael  F. Jacobson,  fondatore del Centro per le Scienze di Pubblico Interesse che, nel 1972. E’ una tipologia di alimenti che hanno scarso valore nutritivo e presentano un elevato contenuto di calorie, zuccheri semplici e grassi saturi, e molto sale, tutto dannoso per il buon funzionamento dell’organismo, le basi per il diabete o altre malattie che predispongono a disturbi seri.

Le pubblicità spingono i ragazzi al consumo di junk food, che poi sono locali ristorativi a buon mercato. Poi aggiungiamo i grassi idrogenati, zuccheri raffinati, patate fritte, carne macinata mista e grassa, che sono tutte materie prime che costano pochissimo. Tutto questo possiede una strategia a dir poco eccellente e per i giovani è diventata una tappa fissa giornaliera, spendendo poco.  Ne sono un esempio tipico gli americani, ma il consumo di cibo-spazzatura si sta dilagando velocemente anche negli altri continenti con incremento dell’obesità infantile, della mortalità in età adulta e della spesa pubblica sanitaria nazionale.

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