Una decisione destinata a far discutere, quella della corte di Cassazione, che ha annullato la sentenza di condanna per l’omicidio di Franco Della Corte, il vigilante morto a 51 anni il 16 marzo 2018 in seguito all’aggressione con una spranga da parte di tre ragazzi (all’epoca minorenni) mentre lavorava all’uscita della stazione della metropolitana del quartiere napoletano di Piscinola: i tre giovani, secondo quanto è emerso dalle indagini, aggredirono il vigilante per rubargli la pistola.
Come riporta “Il Mattino”, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati dei tre imputati condannati in primo grado e in appello a 16 anni e 6 mesi (difesi dagli avvocati Raffaele Chiummariello, Mario Covelli, Nicola Pomponio, Giuseppe Musella).
Questa triste vicende ha già suscitato altre polemiche, quando a uno dei ragazzi arrestati, nell’ambito del programma di recupero, erano stati concessi dei permessi per festeggiare i 18 anni e per un provino calcistico.
Durissima la presa di posizione del Presidente nazionale Associazione guardie Particolari giurate, Giuseppe Alviti: “Una vergogna. Tra breve condanneranno il nostro collega perché ha avuto la colpa di scegliere un mestiere che tutela la collettività ma ha uno Stato che non tutela le guardie giurate. Hanno ucciso di nuovo Francesco della Corte”.
Articolo pubblicato il: 14 Luglio 2020 18:05