Si è conclusa stanotte alle 00.45 l’odissea degli 83 migranti della Open Arms, la nave della ong spagnola rimasta ferma per ben 19 giorni nelle acque di Lampedusa senza avere il permesso di attraccare.
La nave era approdata verso le 23.30 di ieri sera al porto di Lampedusa. Migranti ed equipaggio hanno intonato Bella Ciao durante l’attracco, accolti da un folto gruppo radunatosi in banchina, compreso il parroco, don Carmelo La Magra.
La svolta dopo il sequestro preventivo disposto dalla Procura di Agrigento, che ha ordinato anche lo sbarco immediato. Tale decisione è arrivata al termine di un’ispezione eseguita da parte del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, accompagnato dalla polizia giudiziaria e da due medici e l’annuncio della Spagna di aver disposto l’invio di una nave militare per prendere a bordo i migranti e portarli a Maiorca (operazione rientrata dopo il sequestro della nave).
Oltre all’inchiesta per sequestro di persona avviata nei giorni scorsi, è stato ora aperto un altro fascicolo a carico di ignoti, per abuso d’ufficio e omissione di atti di ufficio.
Ieri fonti della Procura avevano parlato di “situazione esplosiva a bordo”, tanto che nelle ore precedenti lo sbarco, 15 migranti si erano anche gettati in mare per raggiungere a nuoto il porto di Lampedusa (distante 800 metri dal punto in cui stazionava la nave). Un mezzo della Guardia Costiera li ha poi recuperati e condotti al molo, mentre ieri pomeriggio altri due erano sbarcati per motivi sanitari.
Articolo pubblicato il: 21 Agosto 2019 11:14