venerdì, Novembre 15, 2024

Ora legale, Unione Europea ne proporrà l’abolizione

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ue: proposta del presidente della Commissione Juncker in seguito a un sondaggio. La ora legale diverrebbe l’unica in vigore per tutto l’anno.

Possibile “svolta oraria” per l’Ue. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker ha infatti annunciato l’intenzione di proporre l’abolizione del cambio tra ora legale e ora solare. In una consultazione pubblica online lanciata quest’estate, ben l’80% dei rispondenti (sui circa 4,5 milioni di cittadini europei partecipanti al sondaggio) si sarebbe espresso a favore dell’ipotesi di eliminare lo spostamento delle lancette un’ora in avanti.

Milioni di persone hanno risposto e credono che dovrebbe essere così -ha dichiarato lo stesso Juncker alla tv tedesca Zdf- La gente vuole questo e lo faremo. Sono dell’avviso che in futuro debba essere l’ora estiva a divenire la regola”. La misura, come spiegato da Juncker, dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento e dal Consiglio europeo, formato da capi di Stato e di governo.Ora legale, Unione Europea ne proporrà l’abolizione In base alla proposta, ogni Stato sarà libero di adottare per sempre o l’ora solare o la legale. Il dibattito è nato dalle richieste dei Paesi del Nord e Baltici, come Finlandia, Lituania, Estonia, Svezia e Polonia (oltre ad alcuni eurodeputati liberali tedeschi), che ritengono superate le ragioni quale il risparmio energetico, adducendo anche motivi di sanità pubblica come i costi dei disturbi del sonno provocati dal cambiamento orario.

La direttiva Ue che armonizza il passaggio ora solare-legale è del 2000, ma nella maggior parte dei Paesi questo veniva applicato già prima ed è stato usato per la prima volta durante la Prima guerra mondiale.

Ora legale, i dati del risparmio in Italia: si risparmia soprattutto in ottobre e aprile

Il “Sole 24 Ore” ha fatto il punto dei dati in Italia. Dieci anni fa il cambio d’ora consentiva di tagliare circa 640 milioni di chilowattora, ora si ragiona su un risparmio collocato sui 560 milioni di chilowattora.

Secondo i dati elaborati da Terna, dal 2004 al 2016 il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di 7,97 miliardi di chilowattora, e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di oltre 1,3 miliardi.

Si risparmia soprattutto in ottobre e aprile: nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggiore risparmio energetico stimato da Terna è ottobre, con 164 milioni di chilowattora di risparmio (pari a circa il 30% del totale). In second’ordine, il mese d’aprile.

Infatti l’efficacia maggiore si ha nei periodi transitori delle mezze stagioni, quando il divario sulle ore di luce comincia a farsi apprezzabile, mentre ha minore effetto durante l’estate piena quando la luce naturale dura molto a lungo.

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