Notte degli Oscar, La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro miglior film
Notte degli Oscar: trionfo de “La forma dell’acqua” (che si aggiudica anche i premi per miglior regista, scenografia e colonna sonora).
È andata in scena la 90ma edizione della Notte degli Oscar, che ha visto quest’anno grande protagonista La forma dell’acqua. Il film di Guillermo Del Toro, storia d’amore tra una donna delle pulizie muta e un uomo pesce, si è infatti aggiudicato ben 4 statuette: miglior film, miglior regista, scenografia e colonna sonora. “Sono molto, molto fiero”, ha detto un felicissimo Del Toro, dedicando il successo ai giovani registi nel mondo e alla voglia di sognare e crederci. A proposito del premio per la migliore scenografia, grande delusione per l’Italia: l’unica candidatura, oltre alle 4 per “Chiamami col tuo nome”, era quella per Alessandra Querzola, per la scenografia di Blade Runner 2049. Gary Oldman ha vinto il premio come migliore attore per il film “The Dark Churchill”, in cui ha magistralmente interpretato lo storico presidente inglese all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. L’oscar per la migliore attrice è andato invece a Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Storica affermazione per James Ivory, che a 89 anni è il più anziano ad aver mai ricevuto l’Oscar (per la miglior sceneggiatura non originale per Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino). Miglior film straniero è invece “A Fantastic Woman” del cileno Sebastian Lelio, in cui l’attrice transessuale Daniela Vega interpreta una donna che affronta le difficoltà dopo la morte del suo amante. Migliore attrice non protagonista è invece Allison Jannay, per il film “I, Tonya”, mentre il premio come miglior attore non protagonista è andato a Sam Rockwell, poliziotto arrabbiato, pazzo e razzista in Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Un’ovazione ha accolto la vittoria del corto animato di Glenn Keane e Kobe Bryant “Dear Basketball”. Trionfo annunciato di “Coco” tra i film di animazione al grido di “Viva Mexico”. Aprendo lo show, il conduttore Jimmy Kimmel ha reso omaggio al movimento Time’s Up sulla parità dei diritti delle donne (“le cose stanno cambiando in meglio, era ora, anche se ancora oggi solo l’11 per cento dei film è diretto da registe”), ha ricordato la strage di studenti a Parkland e ironizzato sul caso Weinstein, ricordando che il produttore travolto dallo scandalo delle molestie sessuali è stato espulso a tempo debito dall’Academy. Quindi, indicando la statuetta dell’Oscar, l’immancabile battuta finale: “Guardatelo, tiene le mani ben in vista, non dice mai una parolaccia e, soprattutto, non ha sesso. è questo il tipo d’uomo di cui abbiamo bisogno in città!”.
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.