Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito il provvedimento degli arresti domiciliari per sei persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, alla turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente con riferimento a plurime forniture di apparecchiature elettromedicali. L’inchiesta della procura partenopea riguarda le procedure di approvvigionamento di strumentazioni mediche destinate allo Ospedale del Mare e ad altri nosocomi dell’Asl Napoli 1 Centro, coinvolgendo personale dell’azienda sanitaria e imprenditori. I finanzieri hanno inoltre effettuato perquisizioni e il sequestro di beni, riconducibili alle società e agli indagati, per oltre 850.000 euro.
Ai domiciliari Loredana Di Vico (dirigente dell’unità operativa complessa acquisizione beni e servizi dell’Asl Napoli 1), Vincenzo Dell’Accio (imprenditore e gestore, insieme con alcuni familiari, di società per la rivendita di articoli medicali, risultate amministrate da prestanome), Rosario Dell’Accio (fratello di Vincenzo), Antonio dell’Accio (padre di Rosario e Vincenzo), Claudia Dell’Accio (sorella di Vincenzo e di Antonio) e Gennaro Ferrigno (collaboratore della famiglia Dell’Accio). Le società coinvolte sono LGA, Maflamed, Vicamed e Frag Hospital.
L’attività investigativa, che ha preso il via all’inizio del 2017, con alcune perquisizioni dei finanzieri proprio nell’Ospedale del Mare, è stata portata avanti anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali.
Sugli arresti di oggi ha detto la sua anche Vincenzo De Luca, governatore della Campania: “Pieno sostegno all’azione della magistratura e della Guardia di Finanza -riporta “Il Mattino”- Continueremo con estremo rigore a ripulire di tutte le incrostazioni parassitarie e di tutte le irregolarità gestionali l’intera sanità campana”.
Articolo pubblicato il: 22 Novembre 2018 16:47