Ospedale Moscati, batteri nell’acqua potabile: ipotesi chiusura?

Avellino: riscontrata la presenza di batteri coliformi nelle acque potabili dell’ospedale Moscati. Si attende ora il risultato dell’analisi Arpac.

In queste ore tiene banco ad Avellino il caso dell’ospedale Moscati, visto che l’Asl ha riscontrato nelle acque potabili del nosocomio irpino la presenza in concentrazioni superiori alla norma di batteri coliformi.

Come riportato da “Il Mattino”, l’allarmante comunicazione è stata inviata nei giorni scorsi al Comune di Avellino, tenendo in grande fibrillazione gli uffici dell’ente e il sindaco Gianluca Festa. Secondo la legge, in presenza di una seconda comunicazione sul persistere dell’inquinamento, il primo cittadino, quale massima autorità sanitaria della città, sarebbe costretto ad allertare Procura e Prefettura, e a disporre la chiusura dell’erogazione idrica nell’ospedale. Ciò tuttavia non è avvenuto. Le analisi furono effettuate mercoledì 18 settembre, e protocollate al Comune di Avellino lunedì 30 settembre, ma nella parte che riporta il prospetto analitico degli inquinanti, risulterebbero illeggibili. In una seconda analisi, nella quale viene riportato il rientro nella norma di alcuni parametri, che potrebbero scongiurare la chiusura, la parte illeggibile riguarderebbe proprio i parametri microbiotici a cui attenersi affinchè l’acqua sia considerata potabile. A questo punto è dunque necessaria una terza analisi, stavolta effettuata dall’Arpac, che dovrebbe arrivare in giornata.

L’azienda Alto Calore avrebbe già chiarito la propria posizione, comunicando l’assenza di contaminazioni nella sezione della fornitura dell’acqua di sua competenza, ovvero la parte che va dal serbatoio alle reti interne. Sta di fatto che al Moscati l’acqua continua per il momento ad essere utilizzata.

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Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.