giovedì, Novembre 28, 2024

Ospedale San Giovanni Bosco, 10 ore di attesa al pronto soccorso: morta una 66enne

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ospedale San Giovanni Bosco: per i parenti della vittima (morta dopo due giorni nonostante il trasferimento al Cardarelli) potrebbe essere un caso di malasanità (“mancava persino il termometro”).

Un presunto caso di malasanità è stato denunciato dai familiari di Anna Rosaria Olmo, 66enne morta dopo un’odissea ospedaliera. Come riporta “Il Mattino”, verso le 11 di venerdì scorso, 10 maggio, la donna era stata ricoverata al pronto soccorso dello ospedale San Giovanni Bosco perché non riusciva più ad urinare:

Troppe ore di attesa -hanno dichiarato i figli- tempi lunghi per il trasferimento da un nosocomio all’altro. Siamo arrivati al punto che dopo ore di permanenza al pronto soccorso, abbiamo dovuto comprare un termometro in farmacia perché non ne trovavano e nostra madre aveva 40 di febbre.Ospedale San Giovanni Bosco, 10 ore di attesa al pronto soccorso: morta una 66enne Ci hanno detto che era necessario un ricovero in un reparto di Urologia per operarla, dal momento che non c’è questa specialistica al San Giovanni Bosco, ci aspettavamo il trasferimento in strutture competenti invece solo alle 21 l’ hanno portata con un’ambulanza al pronto soccorso del Cardarelli”.

Lì, come da protocollo, i sanitari hanno dovuto ripetere tutti gli esami diagnostici e anche una Tac, accertando la presenza di un’infezione e ricoverando la donna in Medicina d’ urgenza fino al trasferimento, sabato pomeriggio, nel reparto di Rianimazione dove la paziente è deceduta alle 23.10 di domenica. I familiari della donna (assistiti dall’avvocato Riccardo Vizzino) hanno chiesto tutta la documentazione medica relativa alla madre ed hanno sporto denuncia.

Roberto Rago (direttore ospedale San Giovanni Bosco): “Fatto il possibile”

Dal San Giovanni Bosco, il Direttore Roberto Rago ha dichiarato che il personale del nosocomio ha rispettato tutti i protocolli facendo il possibile per la salute della donna: “Abbiamo i termometri ma bisogna attendere il proprio turno soprattutto quando il pronto soccorso è affollato. La paziente -ha dichiarato Rago- è stata sottoposta a tutte le possibili cure che potevano esserle fornite nel nostro presidio dai tracciati alla terapia antibiotica.Ospedale San Giovanni Bosco, 10 ore di attesa al pronto soccorso: morta una 66enne Ci sono le ricevute dei fax che mostrano la ricerca effettuata più volte dai sanitari per trovare un posto in Urologia presso gli ospedali dotati di questo reparto ma nonostante i ripetuti tentativi e le richieste inviate al 118 e alle centrali Core e Cot non è uscita nessuna disponibilità. Per questi motivi e per evitare altre attese la paziente è stata trasportata al pronto soccorso del Cardarelli che comunque è dotato del reparto”.

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