Ospedale San Paolo: l’edizione odierna de “Il Mattino” ha raccontato l’odissea vissuta da un ragazzo di 23 anni.
L’edizione odierna de “Il Mattino” ha dedicato un focus alla odissea vissuta da un 23enne al pronto soccorso dello Ospedale San Paolo di Napoli.
Il ragazzo, cui è stata diagnosticata una miocardite acuta con un’infezione estesa anche al pericardio (miopericardite), ha atteso circa 16 ore in barella in Medicina di urgenza prima di trovare un posto libero in un reparto di Cardiologia specialistica. Successivamente, il 23enne è stato portato al Monaldi, unico centro, tra quelli consultati dal sistema di trasferimento secondario del 118, ad aver fatto dato l’ok nella mattinata di ieri.
Il paziente era arrivato in pronto soccorso per febbre e un insistente dolore al pericardio. Ha quindi effettuato la trafila per i prelievi, il dosaggio egli enzimi, il tracciato e un ecocardiogramma ed è stato tenuto in Osservazione. Nel corso delle ore la situazione è peggiorata.
Nonostante la terapia con antinfiammatori, i segni del tracciato prima sfumati sono peggiorati. Da qui la richiesta di trasferimento in un centro dotato di Cardiologia. Al San Paolo il reparto esiste, ma non ha posti letto e non fa ambulatorio. E i medici non sono inseriti nelle turnazioni di reperibilità nei notturni e nei festivi.