Ospedale San Paolo di Napoli: la carenza di personale sta mettendo in difficoltà il pronto soccorso del presidio di Fuorigrotta durante questo periodo di picco influenzale.
Focus de “Il Mattino” sul pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo, dove c’è carenza di medici e, di conseguenza, difficoltà a coprire i turni, con tanti pazienti in barella. Una situazione resa ancora più complessa dal picco influenzale di questi giorni, con tantissimi pazienti sistemati in Osservazione breve e Medicina di urgenza (8 posti letto e 16 barelle in più).
In quei reparti sono rimasti solo sei medici, supportati da altre cinque unità mediche che dovrebbero lavorare altrove. Si tratta di specialisti ambulatoriali o personale del 118, la cui rete è a sua volta a corto di dottori. Nonostante l’attribuzione di turni in regime di prestazioni aggiuntive e straordinari pescando tra il personale della Medicina generale del presidio a partire da febbraio, al venir meno della disponibilità per gli straordinari della maggior parte dei medici ormai allo stremo, si paventa – come sottolinea uno nota interna della direzione sanitaria – l’impossibilità di garantire anche i soli turni delle postazioni di pronto soccorso, col rischio di interruzione di pubblico servizio.
In attesa che giungano, per concorso, nuovi dottori, per tamponare la situazione sono stati assegnati due medici del reparto di Medicina generale alla Medicina di urgenza. Come se non bastasse, ci sono croniche carenze di anestesisti e pochi ortopedici (ridotti a sole 3 unità), e pochi sono i chirurghi (nonostante i trasferimenti dagli Incurabili di sei mesi fa).
A completare questo quadro c’è Urologia, compressa in una sola stanza per visite e consulenze ma senza il reparto in quanto assegnato alla Cardiologia che non apre (dotata di 20 posti letto è in attesa dell’arrivo, ormai imminente, di infermieri e Oss). Domani ci sarà un vertice con il direttore sanitario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, alla ricerca di soluzioni che arrivano da un lato con nuovi infermieri, mentre per i medici la richiesta dei sindacati è di riportare a Fuorigrotta gli ex specializzandi del San Paolo che oggi lavorano con contratti a ore (specialisti ambulatoriali).