Proprio nel giorno dell’arresto in un autogrill vicino Siena di Armando Del Re, colui che ha fatto fuoco nell’agguato in piazza Nazionale dello scorso 3 maggio ferendo gravemente il 31enne Salvatore Nurcaro e Noemi (bambina di 4 anni), dall’ospedale Santobono è arrivata la notizia che tutti i napoletani attendevano con grande speranza: la piccola Noemi respira da sola (aprendo gli occhi dopo sette giorni di coma indotto).
Grande emozione per i genitori, oltre che per i medici e gli infermieri dell’ospedale vomerese, dove la bimba era ricoverata in Terapia intensiva. Dopo essere stata estubata, la bambina è vigile e cosciente, respirando da sola spontaneamente, supportata da ossigeno ad alti flussi ma senza necessità di ventilazione meccanica. La prognosi resta riservata.
Al momento del risveglio, come riporta “Il Mattino”, Noemi ha chiesto dei suoi genitori e delle sue bambole, affetti da cui è stata allontanata per una intera settimana a causa di quella maledetta pallottola vagante che l’ha colpita in piazza Nazionale.
Grandissima commozione al Santobono: “Il risveglio di Noemi è stato un momento di commozione per tutto l’ospedale – ha detto la manager del nosocomio vomerese, Anna Maria Minicucci – lo aspettavamo da una settimana. Grande soddisfazione e gioia per tutti noi“.
È stata una settimana dura, durissima per la famiglia della piccola Noemi, ma anche per tutta la città partenopea, che si è fortemente immedesimata nella preoccupazione di quella famiglia per quella bimba di 4 anni colpita da un proiettile vagante in piazza Nazionale.
Tantissime le manifestazioni d’affetto sui social (dove imperversa l’hashtag #forzanoemi), ma soprattutto davanti all’ospedale Santobono, davanti al quale sono stati lasciati palloncini, giocattoli, disegni, pupazzi di peluche e messaggi d’affetto per la bimba.
Articolo pubblicato il: 10 Maggio 2019 16:51