giovedì, Settembre 19, 2024
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Federica Pellegrini, portabandiera dell’Italia a Rio nel giorno del suo compleanno

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Nuoto, Federica Pellegrini e Luca Dotto alla Scandone di Napoli

La più grande nuotatrice italiana di sempre compie oggi 28 anni e si accinge a portare la bandiera tricolore nella cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Federica Pellegrini è alla sua quarta Olimpiade e nutre ambizioni di medaglia, cullate attraverso i record segnati nei recenti assoluti. Insomma, non è a Rio per fare passerella e si inorgoglisce, giustamente, per quel ruolo di portabandiera. Chi più di lei l’avrebbe meritato? “Onestamente non pensavo sarei riuscita ad arrivare alla mia quarta Olimpiade, è proprio bello scoprire che avevo torto!”, dice Federica nell’intervista con la Gazzetta dello Sport. “Pensavo che Londra sarebbe stata la mia ultima Olimpiade ma dopo quei giorni non ho accettato il fatto di finire quella carriera sentendomi così impotente in acqua. E comunque andranno questi Giochi, sono contenta di aver proseguito per altri quattro anni”.

Per la cerimonia di stasera annuncia una sorpresa nel look: “Avrei un paio di scarpe adatte per l’occasione e assolutissimamente in tema. Vorrei osare con le scarpe perché la divisa è elegante e non sono agitata. Sarò la stessa Federica di sempre”.

 

I 200 sl sono la sua specialità preferita: “Sono una prova di resistenza alla velocità, che è la cosa più difficile da mettere in pratica. Perciò mi appassionano tanto, da sempre. Nella vita sono timida e magari posso sembrare distante o presuntuosa ma è davvero solo la timidezza che negli anni ho cercato di superare. In gara sono molto sicura da quand’ero giovanissimaNella mia testa c’è una gara che vorrei fare e poi non so se quella porterà una medaglia, qualcosa di più o qualcosa di meno. Quello che succederà, succederà”.

 

 

 

Unilever acquista Dollar Shave Club per 1 miliardo di dollari

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Consigli per curare e tagliare Barba e Capelli a casa. Ecco il ‘fai da te’

Unilever, una multinazionale che non ha bisogno di presentazioni, attiva in decine di settori dall’alimentare ai detersivi, ha recentemente deciso di acquistare il “piccolo” concorrente per la cifra record di 1 miliardo di dollari. Un’operazione che non ha precedenti nel settore. La società acquisita è Dollar Shave Club, azienda di e-commerce di cosmetici e rasoi per uomo lanciata da Michael Dubin quattro anni fa.

Dollar Shave Club è una startup che ha applicato un modello di business nuovo per il prodotto in questione. Si tratta di un sistema di abbonamento e recapito a domicilio di tutto ciò che può servire ad un uomo per farsi la barba. Le tariffe partono da 1 dollaro e variano in base ai prodotti richiesti.

La community che si è creata in USA, Australia e Canada conta circa 3,2 milioni di membri, e ha permesso il raggiungimento di un fatturato da 152 milioni di dollari lo scorso anno. Un dato notevole, che ha inficiato nelle difficoltà di Gilette, il principale competitor negli Stati Uniti. La quota di mercato detenuta da Procter and Gamble (che detiene Gillette) è scesa, dal 2010 ad oggi , dal 71% al 59%.

Un’occasione da non perdere per Unilever che, oltre a venire in possesso dell’enorme database di Dollar Shave Club, ha stimato un incremento di fatturato nel 2016 per la startup, che dovrebbe superari i 200 milioni di dollari. I vantaggi saranno anche per il “club”, che avrà ancora alla guida il suo Ceo Michael Dubin, e potrà espandersi su scala globale, puntando ai mercati di Europa, Africa e Asia.

(fonte blog tip-equity)

 

 

Rio 2016, un business digitale

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Rio 2016 passerà alla storia come la prima edizione dei giochi ad alto tasso di contenuti digitali e quella su cui i marchi.

A crescere per tutti è la spesa digitale in un Brasile dove ci sono più telefonini che anime. Twitter, che secondo gli esperti approfitterà dei giochi per raddrizzare la sua posizione, ha annunciato oltre 200 emojis (i simboli emozionali dei social) per i giochi di cui garantisce la diretta (anche con le piattaforme Moments, Periscope e Vine) e tutti gli aggiornamenti per nazione e a seconda degli eventi.

Samsung, operatore ufficiale di Rio 2016, ha confezionato diverse campagne-paese legate ai team, coinvolgendo in Italia i clienti del brand per candidarsi a raccontare i giochi da Rio con l’iniziativa Samsung social reporter.

Anche Coca Cola, altro sponsor ufficiale, presidia i social. A Rio ha costruito due mega hub a brand Coca-Cola per raccogliere atleti e giovani: è una stagione di mezzo in Brasile, è vero, ma complici le star dello sport e della musica, i ragazzi sono chiamati a condividere momenti e dirette via Facebook.

La macchina di Mark Zuckerberg per questa prima settimana ha confezionato tre metodi con cui attraverso animazioni e condivisioni i fan possono vivere lo spirito olimpico della propria nazione anche tramite video.

Su Instagram, la piattaforma di foto e video controllata da Facebook, gli atleti di mezzo mondo hanno cominciato da ieri a mandare dirette della loro olimpiade. Inclusa Federica Pellegrini, ambasciatrice internazionale di Giulietta Alfa Romeo e portabandiera dell’italian team. In pochi minuti il film nella sua stanza «piccola, ma c’è tutto» ha avuto 80 mila visualizzazioni, per poi rimbalzare sui media tradizionali.

La casa degli atleti italiani, a Barra da Tijuca, dista poco dall’ambasciata tricolore per i giochi: Casa Italia. La sede, un ex club-hotel su un promontorio a strapiombo sull’Oceano disegnata negli anni 60 dall’architetto Ricardo Menescal.  Ospita il meglio dei brand made in Italy, dal design all’enogastronomia.

La tradizione culinaria sarà rappresentata dallo chef Davide Oldani, che collaborerà con alcuni colleghi stellati brasiliani. Tra i marchi ufficiali al seguito del team ci sono Ferrari Luinelli, le bollicine ufficiali per Rio 2016.

A Casa Italia, realizzata in partnership con il marchio di design Edra, è presente fra gli altri anche il brand Kartell.

La pasta della spedizione è Barilla, che ha nel Brasile uno dei suoi maggiori mercati oltreoceano. Dopo i branded content creati in collaborazione con Sky Media, Barilla prosegue la sua campagna «Nutriamo un sogno».

Creata da J. Walter Thompson e on air da ieri, vede coinvolti, dalla tv alla stampa, gli atleti Carlotta Ferlito, Clemente Russo, Rossella Fiamingo, e Tania Cagnotto.

Premio letterario “Donna sopra le righe” 2016. Parliamo del Tumore al Seno senza paura

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Come migliorare la qualità di vita delle donne con tumore al seno metastatico?

L’Associazione IOSEMPREDONNA – onlus promuove, il Premio Letterario “Donna sopra le Righe” 2016. Un concorso che offre ai lettori e a chiunque sia entrato in contatto direttamente o indirettamente con il Tumore al Seno, spunti di meditazione e di riflessione, con un obiettivo: parlare della Malattia usando la scrittura, per fare terapia.

Una terapia speciale, perché scrivere può diventare un vero e proprio percorso di cura che permette a chi scrive di rimettere insieme la propria esistenza e, attraverso la narrazione, rivela ai lettori gli angoli più nascosti e profondi della fragilità umana.

Insomma, raccontare ansie, dolori, ma anche sogni e desideri, migliora la qualità della vita e consente di fare i conti con le proprie paure. Perché no, anche esorcizzandole ridendoci su, trovando il lato comico del disagio della malattia. Infatti, dal 2015, c’è un premio speciale per lo scritto più divertente.

Non solo. Dallo scorso anno, la cerimonia di premiazione, che si svolge agli inizi di ottobre nella città di Chianciano Terme, si è arricchita di uno spettacolo particolare: la città si tinge di rosa.

Iosempredonna ha deciso di promuovere un’azione di Urban Knitting, prendendo spunto dal movimento Yarn Bombing, la nuova forma d’arte che nasce dalla strada e che si sta diffondendo in molte grandi città americane ed europee: colorare con manufatti di lana rosa, lavorati ai ferri o all’uncinetto.

Una nuova forma di arte urbana, pacifica, ecologica e assolutamente femminile, che invade e ricopre con dolcezza tutto ciò che incontra: cartelloni pubblicitari, muri, statue…tumore al senoPer partecipare a questo evento, è necessario realizzare uno o più “quadrati” fatti a maglia o all’uncinetto di colore rosa (con tutte le sue sfumature) di dimensioni 30×30 cm, effettuati con tecnica libera, che serviranno a rivestire gli elementi urbani siti nel cuore della città di Chianciano Terme e delle città amiche del progetto.

Si può inviare un quadrato di maglia rosa di 30 cm o donare dei gomitoli di colore rosa o ancora mandare un contributo economico (sul sito è presente un bottone per effettuare una donazione), che consenta di sostenere le spese per realizzare questo evento. Iosempredonna Onlus – Casella Postale n° 18 – 53042 Chianciano Terme. Tutte le informazioni e il bando del concorso “Donna sopra le righe 2016” è disponibile sul sito www.iosempredonna.it

Riflessione – Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di cancro e non solo nelle corsie dei nosocomi. Si scrivono libri, si producono film. Pubblicità Progresso imperversa in TV. Si inquadrano, in orario da Carosello, teste spoglie coperte da foulard colorati e scappa la lacrimuccia. Senza pronunciare il suo nome, perché  ancora spaventa. Lui è K, come una spia da 007.

Se ne parla per informare, per sensibilizzare. Effetto “Colpa delle stelle”, il film che qualche anno fa imperversò per le sale cinematografiche italiane, tratto dall’omonimo libro di John Green. Nobile intento. Il problema però è di chi ce l’ha.

Per chi vive la malattia, la storia è un’altra. Fatta di terapie devastanti, di interventi mutilanti, di futuro incerto.

Il cancro è un evento drammatico, inquietante, per chi si ammala e per chi gli vive accanto. L’ansia ruba i pensieri, le parole, le emozioni, annulla i sentimenti. I mesi trascorrono vorticosi, riempiti da ricoveri in ospedale, aghi nelle vene, chemioterapici potentissimi che, con i loro effetti collaterali, sovvertono gli equilibri e stravolgono la quotidianità. Soprattutto domina la  paura. Paura di non farcela, paura di lasciare gli affetti, le cose amate, consapevoli di non essere pronti a guardare in faccia la morte. Una guerra silenziosa, personale e familiare. Che non prevede la condizione di profughi.

Poi, come spesso accade, le settimane passano e si ritorna alla vita di tutti i giorni, mutilati nell’anima. Con una certezza: il cancro non concede previsioni e, soprattutto non molla la sua preda. Ma, in fondo, ogni storia è una storia a sé.

Grazie a terapie sempre più innovative, numerosi sono i malati che riescono a sottrarsi alle grinfie del male, facendo i conti, giorno dopo giorno, con una nuova realtà: quella di sopravviventi al cancro.

Già, sopravviventi, non sopravvissuti. Perché la malattia continua, in altra forma, a essere presente. È questo un campo inesplorato, misconosciuto. Pochi ne parlano. Nessuno ne scrive. E i pazienti si ritrovano proiettati in una dimensione fatta di apparente normalità. Una normalità ghigliottinata dalle cure dove, nel bilancio rischio/beneficio, la parola rischio ha un peso assai diverso rispetto al resto del mondo.

È proprio allora che la scrittura, potente e catartica, può diventare il viatico per un viaggio interiore, in un percorso di accresciuta consapevolezza della realtà della malattia, verso un’idea di futuro a cui tutti aneliamo, di vecchiaia e di salute ritrovata, soprattutto dell’anima.

Napoli, tensione alla manifestazione dei docenti

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polizia manifestazione sciopero proteste

Momenti di tensione alla manifestazione che i docenti stanno inscenando davanti alla prefettura per chiedere la revisione delle graduatorie dei trasferimenti. Gli agenti hanno fatto cordone e spintonato i manifestanti per liberare la carreggiata ed è scoppiato il parapiglia: è anche arrivata l’ambulanza per soccorrere un manifestante, mentre una docente ha accusato un agente di aver picchiato il figlio. I maestri si sono calmati solo quando i poliziotti si sono tolti il casco: allora è scoppiato l’applauso. I docenti della scuola primaria si sono riuniti in piazza Plebiscito per chiedere ragione dei criteri che hanno stabilito le destinazioni. Tra loro molti ultraquarantenni che dopo decenni di insegnamento saranno costretti a spostarsi a centinaia di chilometri. La chiamano deportazione e contestano anche i sindacati firmatari degli accordi. Secondo i docenti non c’è chiarezza nei criteri adottati e l’algoritmo che ha combinato il punteggio con l’ordine di richiesta dei diversi ambiti da parte dei prof ha fatto cilecca. Ma il ministero ribadisce la correttezza del criterio adottato, frutto di accordi sindacali. E già si prepara una valanga di ricorsi.

Astrologia: ecco come ogni segno zodiacale vive l’amore

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Comprendere come ogni segno zodiacale vive l’amore, la passionalità e la conquista ci aiuta a comprendere noi stessi e la persona che abbiamo davanti, per lavorare sui nostri limiti stimolando la crescita personale

Ecco un vademecum di seduzione segno per segno per trovare l’amore o riaccendere la passione con chi sta già al nostro fianco. L’erotismo ha la funzione di liberare energia ma soprattutto di alleggerire i pesi dei grandi lavori.

Senza banalizzare è bene ricordare che ogni aspetto della nostra vita ha una sua funzione e l’eros ha quella di riaccendere la passione per il bello e piacevole. Allora cercate di captare di che segno è la persona che vi interessa e prendete spunto da questa mini guida generica che non comprende l’aspetto ombra dei segni le lesioni e le particolarità dei casi specifici. Ma se la persona incarna bene il proprio segno solare qualche interessante spunto potreste trovarlo. Buon divertimento:

Ariete

Conquista: per l’ariete l’arte della conquista è paragonabile  alla danza degli uccelli quando si corteggiano. Volteggiano, seducono e un po’ sfidano…ma sempre con estrema attenzione che la giusta dose di tensione sia presente. Se volete conquistare un ariete non potete essere grezzi e banali.

Flirt: l’ariete classico non disdegna i flirt che tendono a finire poco dopo aver catturato la preda. Potrebbe però dilettarsi  molto nel corteggiamento.

Passione: tanta e coinvolgente. Il particolare romantico può assumere toni importanti nella sessualità dell’Ariete che tende a voler vivere spesso situazioni da cottage in montagna sotto il plaid.

Modo di amare: Leale è la parola chiave dell’ariete. Schiettezza è la seconda. Non è detto che l’ariete sia fedele ma se non lo è potrebbe dirlo subito che non è nel suo stile. Tende ad idealizzare molto l’amore per cui potrebbe vivere un amore utopico o da ispirazione e uno molto reale e realistico. Se l’Ariete fa promesse tende a mantenerle.

Toro

Conquista: il Toro conquista a suon di attenzioni, tende ad avvolgere a far percepire il calore che può dare. Il Toro ama conquistare ciò che non fa parte del suo recinto e tende poi a farlo suo. Per conquistare un Toro la cosa migliore è avere spirito libero e una mente frizzante. Il Toro non ama molto avventurarsi veramente nelle situazioni estreme. Tende però a cercare partner che li stimola ad uscire dal proprio recinto, anche solo idealmente.

Flirt: Nel flirt il Toro può non impegnarsi proprio, cercare il proprio piacere  anche molto fisico e poi dileguarsi senza tante spiegazioni. Se cercate un buon incontro sessuale il Toro è perfetto.

Passionalità: comoda e ben fatta. Il Toro vive il piacere della sessualità come la buona tavola, meglio abbondante e servita con attenzione al lato estetico e gustata nella comodità di un bel letto confortevole o di un divano di ampie dimensioni.

Modo di amare: se il Toro ama: ama!  Se decide di essere fedele lo è. Il Toro ci mette molto a definire una relazione amore ma se lo fa, lo fa e non ci pensa più. Tende poi a impossessarsi della persona amata anche se potrebbe lasciarla libera per paura di essere soffocato, cosa che non ama per niente. Nella vita di coppia tende ad occuparsi di tutte le questioni pratiche ed è il suo modo di dimostrare l’amore.

Gemelli

Conquista: il gemelli è tendenzialmente insicuro, ha però dalla sua l’essere molto amichevole. Il gemelli tenderà ad approcciare in modo molto amichevole facendo in modo di far percepire sottilmente la possibilità di approccio. Per conquistare un gemelli è meglio prendere l’iniziativa con allegria e leggerezza lasciando ampio margine di uscita senza imbarazzo.

Flirt: Nel Flirt il gemelli ci mette comunque impegno creativo, non è passionale nel senso stretto del termine, però ama molto l’idea dell’amore perciò lo cerca con piacevole enfasi, anche se per breve durata.

Passionalità: tenera e affettuosa. Cercherà soprattutto il lato più rassicurante del sesso, fatto di continue conferme. Si diverte molto nei giochi erotici ma ama le maratone senza fine.

Modo di amare: il gemelli è spesso mal compreso e giudicato infedele. In realtà è spesso indeciso e continua a chiedersi, anche dopo essere entrato in relazione, se quella è la persona giusta. Le possibili scappatelle sono più dettate da questa insicurezza che dall’idea perversa del tradimento. Se ama,  ama in modo romantico. Molti gemelli stanno alle regole insegnate perciò diventano stabili più per convenzione che per convinzione. Però nel piacere della seduzione frivola fatta di danza o giochi non li batte nessuno, è la loro bellezza e il loro  modo di poter stare al loro posto.

Cancro

Conquista: il Cancro è un segno che non ama lottare per ottenere ciò che desidera, quindi tenderà a diventare prima amico poi pian piano a mostrare il proprio interesse, negandolo in caso di rifiuto. Per conquistare un Cancro bisogna prima conquistarne la fiducia…e non è cosa da poco.

Flirt: Nei Flirt il Cancro classico non si trova molto a suo agio perché tende a farsi comunque coinvolgere e non ama scoprire la sua intimità a chiunque. Vive il flirt spesso come una forma di adeguamento alla Società che per vera scelta.

Passionalità: può essere molto passionale ma solo dopo che il partner ha superato tutte le prove della quale il Cancro è sapiente ideatore. E’ però una passionalità che deve terminare con una grande dose di coccole e affetto.

Modo di amare: Il Cancro cerca la stabilità e la continuità. Potrebbe cadere subito nell’errore di dare subito tutto prima di aver verificato l’effettiva intenzione del partner di contraccambiare. Potrebbe anche trovarsi a vivere la situazione dell’amante nell’eterna attesa della decisione fatale. Il Cancro ama l’amore e lo cerca. Può entrare nella delusione se non viene amato come vuole e avere la tendenza a farla pagare con situazioni a tre. In genere comunque crea un nido confortevole e invitante.

Leone

Conquista: il Leone conquista esibendo le proprie doti, che siano intellettuali o fisiche, tende a far bella mostra di sé e a conquistare per ammirazione. Per conquistare un Leone una buona dose di lodi senza dare l’impressione di farlo apposta è quel che ci vuole.

Flirt: Il Leone se flirta lo fa per poterlo raccontare, o per segnarlo nella rubrica delle conquiste.  Se flirta lo fa in modo plateale, magari portando in un bel ristorante o uscendo molto curata nell’abbigliamento. Ama poi lamentarsi dei particolari che non gli/le sono piaciuti.

Passionalità: molto passionale, necessità di provare piacere intenso dall’incontro. Non ama i giochi di potere, preferisce una sana intensa intesa.

Modo di amare: Il Leone se si impegna nel formare una famiglia lo fa e tende poi a diventarne la guida. Tende alla fedeltà anche perché è fondamentalmente leale e vive nei sani principi. Può però cadere nella ricerca ossessiva del perfezionare l’altro pur di non guardare sé stesso.  Il Leone per il proprio nucleo familiare tende a dare tutto, a non risparmiarsi, salvo poi chiederne il riconoscimento. Potrebbe dedicarsi con piacere a attività di crescita personale condividendole con chi ama.

Vergine

Conquista: Il Vergine tipo tende ad essere molto affascinante. Di solito ha un’intelligenza spiccata per cui conquisterà con flash che spiazzano i presenti, anche se detti con finta noncuranza. Se volete conquistare qualcuno di questo segno dovete far vedere di saper fare bene qualcosa. Sono impressionati da chi mostra talento.

Flirt: il Vergine ha un lato estremamente distaccato e può avere un flirt come si può mangiare un panino a mezzanotte, con la stessa noncuranza.

Passionalità: argomento controverso, finchè il Vergine sta nella razionalità può essere addirittura noioso, se libera la sua naturale e disinibita sensualità può essere uno degli amanti più attenti e coinvolgenti.

Modo di amare: Il Vergine ha bisogno di nutrire la propria mente e tenderà a innamorarsi di chi potrebbe essere definito maestro, tendendo un po’ all’idealizzazione. L’amore del Vergine è un legame che tende a non sciogliersi, anche quando finisce, perché entra nel suo immaginario e tende a rimanervi stampato. Il Vergine non ha chiaro il concetto di fedeltà ma non per questioni di perversione, più perché a volte fatica a sopportare la profondità dei sentimenti che prova.

Bilancia

Conquista: la Bilancia vuole essere conquistata con un corteggiamento fatto come si deve. L’estetica anche nei modi ha un’importanza estrema per la bilancia che non può entrare nello sconveniente volgare. Per conquistarla bisogna quindi usare la giusta dose di adulazione e cortesia.

Flirt: La Bilancia ama flirtare, è quasi un hobby è chiaro che questo è un campo ad essa congeniale. La Bilancia flirta per il puro piacere di farlo e se non ha ostacoli evidenti si concede a questo gioco con piacere.

Passionalità: il corpo è un mezzo per provare il piacere del bello, perciò la bilancia cerca la cura del lato estetico nella passione. La volgarità, la fisicità troppo selvaggia potrebbe irretirla anche se non è di certo moralista.

Modo di amare: La Bilancia ama la famiglia e tende a volersela costruire, se non lo fa perché l’aspetto creativo lo incarna nell’arte cercherà comunque un compagno stabile che doni sicurezza e senso di protezione. Nella Bilancia classica il senso della fedeltà è nella testa, nel senso che se sono innamorate del partner lo sono e non lo mettono in discussione e se flirtano o hanno incontri con altri è solo per nutrire il proprio ego, se optano per incontri extra può essere per insoddisfazione, o per la parte più narcisistica del loro segno. La bilancia tenderà a creare un nido accogliente, è il tipico segno che sta bene anche solo col partner, che può bastargli.

Scorpione

Conquista: lo Scorpione tende a conquistare più che ad essere conquistato. Lo fa aggirando per bene la preda in modo che quando cede è sicuro di aver colpito. Conquistare uno scorpione è un’operazione non indifferente, in quanto si deve aver colpito nel suo segno e di sicuro non mostra qual è.

Flirt: lo Scorpione può far uscire tutto il proibito. Ha aspetti molto contorti che tende a far uscire solo dove non si sente sotto esame.

Passionalità: è doppia, ha un aspetto che vuole essere rassicurato e uno che vuole provare tutto il proibito che la sessualità può offrire. Il bello sarebbe raggiungere il giusto grado di confidenza per esaltare entrambi gli aspetti.

Modo di amare: Il fascino ammaliatore è la caratteristica conosciuta dello Scorpione, che sotto la corazza da eroe spesso cela il bimbo bisognoso di cure. La passione nota dello scorpione è soprattutto bisogno estremo di conferme e di riconoscimento da quella che potrebbe diventare la persona più importante della sua vita. Essendo molto testardo e orgoglioso non si deve far capire di aver colto il suo lato tenero, perché tende a difendersi, anche da chi ama.

Sagittario

Conquista: Il Sagittario classico ama l’avventura e probabilmente farsi vedere tipi avventurosi può essere un ottima modalità di approccio.  Ama il viaggio e parlare di viaggi cattura il sognante sagittario.

Flirt: il Sagittario può avere un aspetto estremamente distaccato che se mette in atto vive con piacevole giocosità. Meglio con l’aspetto esotico dello straniero, che gli piace tantissimo.

Passionalità: Predilige l’aspetto avventuroso e giocoso. Volendo anche atletico. Quindi amerà l’amore fatto in tenda, in roulotte, all’aperto. Meglio se usate qualche termine straniero o esotico. Può anche diventare un ottimo tantrico se si spinge nella spiritualità.

Modo di amare: Il Sagittario è recalcitrante al matrimonio perché rinunciare alle avventure è veramente faticoso, ciò non significa che se incontra il partner con la quale condividere un progetto non possa diventare il partner dei due che si impegna veramente, profondamente e con una solerzia che lascia stupiti. Salvo ogni tanto schizzare via causa soffocamento…per poi rientrare facendo finta di nulla. Il Sagittario nonostante lo spirito ‘avventura ha anche un profondo spirito di sacrificio e se decide che il partner merita lo mette a sua disposizione.

Capricorno

Conquista: il Capricorno classico può volere l’oggetto del suo desiderio a tutti i costi e impegnarsi in un lungo estenuante corteggiamento che farebbe cedere qualunque altro segno. Per conquistare il Capricorno si può comunque puntare sul farlo sentire l’oggetto del proprio desiderio, potrebbe cedere al gusto dell’esserlo per qualcun altro.

Flirt: Nel Flirt il Capricorno classico non è a suo agio, perché tende a voler manovrare la situazione e il flirt concede poco spazio di controllo, può però ben accettare la situazione di amante o di farsi l’amante che è un flirt sotto controllo.

Passionalità: Il vero Capricorno liberato dalla corazza è un amante straordinario capace di portare estremo piacere. Ama le situazioni chiuse dove la piacevolezza dell’amore è fatta nell’intimità, meglio con vino rosso e cioccolata.

Modo di amare: Il Capricorno classico tende a voler gestire tutto ciò che lo riguarda, compresa la relazione. Meglio se è impegnato nell’autorealizzazione perché farà convogliare li tutta la sua attenzione altrimenti potrebbe diventare il partner l’oggetto del controllo… In compenso sarà un compagno estremamente affidabile che si impegnerà in tutto ciò che riguarda casa, figli beni. Ottimo compagno per persone molto filosofiche che donano al Capricorno la fuga mentale che cercano e trovano la sicurezza e la capacità organizzativa che non hanno.

Acquario

Conquista: l’Acquario tende ad inciampare per sbaglio nelle storie, troppo preso dalle proprie faccende si trova invischiato in una storia perché troppo distratto per rendersi conto di esserci finito dentro. Conquistare un Acquario è una questione di concentrazione. Bisogna capire cosa può farlo sentire bene e offrirglielo, ma se l’avete colpito cerebralmente  potrebbe già essere intento a capire come carpirvi. Nei Flirt: l’Acquario è amorale per natura (nel senso che non ha una mente giudicante). Ama le avventure soprattutto se donano esperienze nuove. Può quindi fare esperienze orgiastiche o omosessuali senza esserlo. Può vivere flirt estivi solo perché d’estate è giusto farlo.

Passionalità: l’Acquario nel sesso ci mette ironia e immaginazione. Deve essere stimolato da situazioni allettanti è quindi il segno che più si cimenta in giochi erotici e situazioni imbarazzanti per il puro piacere del proibito.

Modo di amare: L’Aquario che si innamora lo fa con una serietà che non è paragonabile a nessun segno. Resterà fedele alle promesse e si dimenticherà delle distrazioni date da nuovi incontri. Salvo poi diventare un partner preso dai propri hobbies o dalla propria realizzazione al punto da essere distratto all’interno della coppia, che però non metterà in discussione. Sarà comunque molto presente nelle necessità e capace di cercare soluzioni ai problemi, ama condividere i propri amici e il divertimento che cerca sempre.

Pesci

Conquista: conquistare un pesci è più un gioco psicologico che erotico. Il pesci si fa conquistare dalle storie, dalle immagini, dalle foto, dalle musiche. Se danzando con un pesci riuscite a farlo sognare è fatta.

Flirt: il flirt del Pesci è fiabesco, lo adora perché il principe resta un principe e la principessa non cade nelle banalità quotidiane.

Passionalità: anche qui l’aspetto edonistico incalza e può affiorare una sensualità fatta di gioco, di racconto vissuto, di amore dato col corpo.

Modo di amare: il Pesci che ama ci mette tutto se stesso, spesso però incappa in persone che lo deludono e quindi potrebbe entrare in un vortice di senso di colpa necessità di evasione difficile da controllare. Sono persone che tendono a vivere relazioni dove l’altro prende il sopravvento portandoli a cercare vie di fuga. E’ importante per il Pesci riconoscere se stesso e non annullarsi per poter vivere una relazione appagante. Il Pesci va amato candidamente, perché di fondo è un segno innocente, diventa diabolico quando soffre.

(fonte Dionidream)

#Essercisempre, storia di urbana umanità

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polizia aiuta anziano

Sulla pagina di facebook della Questura di Roma i poliziotti pubblicano un post nel quale raccontano la storia di abbandono e solitudine.

È un’estate afosa quella romana. Jole è a casa. Come tutte le sere. Ormai da troppo tempo. Al Tg scorrono distrattamente le notizie. Attentati, bimbi maltrattati in un asilo… Jole si chiede il perché di tanta cattiveria…

Ma la tv le fa compagnia…

Ancora una sera solitaria da passare con Michele.
Si, perché Michele, 94 anni, è il suo uomo da quasi settanta.
Lei, che di primavere ne ha 89, ne avrebbe di ricordi da raccontare!

A chi poi? È tanto che nessuno passa a salutarli…
Non è sempre facile la vita.
Specie quando la città si svuota ed i vicini sono via in vacanza.
A volte la solitudine si scioglie in pianto.A volte è come un temporale estivo. Arriva all’improvviso e ti travolge.
Jole e Michele si amano. Ma quando la solitudine è un peso sul cuore, può accadere che perdano la speranza.
Può accadere, come questa volta, che urlino così forte la loro disperazione che, alla fine, qualcuno chiami la Polizia di Stato.
Non c’è un reato. Jole e Michele non sono vittime di truffe come spesso accade agli anziani e nessun ladro è entrato in casa. Non c’è nessuno da salvare.
Questa volta, per i ragazzi delle Volanti c’è un compito più arduo da svolgere.
Ci sono due anime sole da rassicurare.
Una volta dentro l’appartamento, tutto racconta di quella lunga vita insieme.
Ma parla anche di quella desolazione per la quale gli agenti sono lì.
Un misero raspo, da cui pendono avvizziti tre acini d’uva, sul tavolo della cucina, racconta di un digiuno che dura già da troppo tempo.
I poliziotti sono pervasi dalla tenerezza.
Capiscono che questa volta è diverso.
Non ci sono moduli da compilare. Questa sera i codici non servono.
Serve essere uomini.
Essere veri.

E mentre attendono l’ambulanza per verificare che i coniugi stiano bene, capiscono che solo un po’ di calore umano potrà ridare tranquillità a Jole e Michele.

Chiedono il permesso di accedere alla dispensa.

Improvvisano una cenetta. Un piatto di pasta con burro e formaggio. Niente di particolare. Ma con un ingrediente prezioso: c’è, dentro, tutta la loro umanità.
Andrea ai fornelli e Alessandro, Ernesto e Mirko ad intrattenere i due nuovi amici.
Questa sera si cena in famiglia!

Anche questo è #essercisempre e si trova ogni volta che qualcuno ci chiede aiuto.

(fonte, Questura di Roma)

RIO 2016: programma, orari e italiani in gara (sport acquatici)

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Dal 5 agosto al 21 agosto 2016,  a Rio de Janeiro, si terranno i Giochi della XXXI Olimpiade.

Dal 6 al 16 agosto presso l’Estádio Olímpico de Desportos Aquáticos si terranno le gare di Nuoto, nella stessa struttura dal 6 al 20 agosto si disputeranno le partite di Pallanuoto. Tuffi e Nuoto Sincronizzato saranno ospitate invece dal Centro Aquático Maria Lenk rispettivamente dal 7 al 20 agosto e dal 14 al 19 agosto.

Di seguito trovate il programma con gli orari italiani di nuoto, pallanuoto e tuffi  e nuoto sincronizzato:

PRIMA GIORNATA (sabato 6 agosto)

  • Ore 16:40 – PALLANUOTO MASCHILE (gironi) Spagna – ITALIA
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

400m misti, (maschile) con Federico Turrini e Luca Marin
100m farfalla, (femminile) con Ilaria Bianchi
400m stile libero, (maschile) con Gabriele Detti e Andrea Mitchell D’Arrigo
400m misti, (femminile) con Sara Franceschi e Luisa Trombetti
100m rana, (maschile) con Andrea Toniato
4x100m stile libero, (femminile) con Di Pietro, Ferraioli, Pellegrini, Pezzato

SECONDA GIORNATA (domenica 7 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

400m misti, finale (maschile)
100m farfalla, semifinali (femminile)
400m stile libero, finale (maschile)
400m misti, finale (femminile)
100m rana, semifinali (maschile)
4x100m stile libero, finale (femminile)

  • Ore 16:00 – TUFFI finale trampolino sincro femminile (Tania Cagnotto e Francesca Dallapè)
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

100m dorso, (femminile) con Carlotta Kofkova
200m stile libero, (maschile) con Gabriele Detti
100m rana, (femminile) con Martina Carraro e Arianna Castiglioni
100m dorso, (maschile) con Simone Sabbioni
4x100m stile libero, (maschile) con Dotto, Magnini, Santucci, Leonardi, Orsi

TERZA GIORNATA (lunedì 8 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

100m farfalla, finale (femminile)
200m stile libero, semifinale (maschile)
100m rana, semifinali (femminile)
100m rana, finale (maschile)
400m stile libero, finale (femminile)
100m dorso, semifinali (maschile)
100m dorso, semifinali (femminile)
4x100m stile libero, finale (maschile)

  • Ore 15:20 – PALLANUOTO MASCHILE (gironi)  ITALIA – Francia
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

200m stile libero, (femminile) con Federica Pellegrini
200m farfalla, (maschile)
200m misti, (femminile) con Sara Franceschi

QUARTA GIORNATA (martedì 9 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

200m stile libero, finale (maschile)
100m dorso, finale (femminile)
100m dorso, finale (maschile)
100m rana, finale (femminile)
200m stile libero, semifinale (femminile)
200m farfalla, semifinali (maschile)
200m misti, semifinali (femminile)

  • Ore 15:20 – PALLANUOTO FEMMINILE (gironi) ITALIA – Brasile
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

100m stile libero, (maschile) con Luca Dotto
200m farfalla, (femminile) con Alessia Polieri e Stefania Pirozzi
200m rana, (maschile) con Luca Pizzini
4x200m stile libero, (maschile) con Dotto, Detti, D’Arrigo, Belotti, Di Giorgio

QUINTA GIORNATA (mercoledì 10 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

100m stile libero, semifinali (maschile)
200m stile libero, finale (femminile)
200m farfalla, finale (maschile)
200m farfalla, semifinali (femminile)
200m rana, semifinali (maschile)
200m misti, finale (femminile)
4x200m stile libero, finale (maschile)

  • Ore 16:00 – TUFFI finale sincro trampolino maschile (Andrea Chiarabini e Giovanni Tocci)
  • Ore 18:00 – PALLANUOTO MASCHILE (gironi) Montenegro – ITALIA
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

100m stile libero, (femminile) con Silvia di Pietro e Federica Pellegrini
200m dorso, (maschile)
200m rana, (femminile)
200m misti, (maschile) con Federico Turrini
4x200m stile libero, (femminile) con Pellegrini, Mizzau; Masini Luccetti, Carli, Pirozzi

SESTA GIORNATA (giovedì 11 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

200m rana, finale (maschile)
100m stile libero, semifinale (femminile)
200m dorso, semifinali (maschile)
200m farfalla, finale (femminile)
100m stile libero, finale (maschile)
200m rana, semifinali (femminile)
200m misti, semifinali (maschile)
4x200m stile libero, finale (femminile)

  • Ore 15:20 – PALLANUOTO FEMMINILE (gironi)  ITALIA – Australia
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

50m stile libero, (maschile) con Luca Dotto
800m stile libero, (femminile) con Diletta Carli e Martine de Memme
100m farfalla, (maschile) con Matteo Rivolta e Piero Codia
200m dorso, (femminile) con Margherita Panziera

SETTIMA GIORNATA (venerdì 12 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

50m stile libero, semifinali (maschile)
200m rana, finale (femminile)
200m dorso, finale (maschile)
200m dorso, semifinali (femminile)
200m misti, finale (maschile)
100m stile libero, finale (femminile)
100m farfalla, semifinali (maschile)

  • Ore 15:20 – PALLANUOTO MASCHILE (gironi) Croazia – ITALIA
  • Ore 15:30 – TUFFI preliminari trampolino femminile (Tania Cagnotto e Maria Marconi)
  • Ore 18:00 – Nuoto BATTERIE

50m stile libero, (femminile) con Erika Ferraioli e Silvia Di Pietro
1500m stile libero, (maschile) con Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti
4x100m misti, (femminile) con Zofkova, Carraro, Bianchi e Pellegrini

OTTAVA GIORNATA (sabato 13 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

200m dorso, finale (femminile)
100m farfalla, finale (maschile)
800m stile libero, finale (femminile)
50m stile libero, finale (maschile)
50m stile libero, semifinali (femminile)

  • Ore 15:20 – PALLANUOTO FEMMINILE (gironi) Russia – ITALIA
  • Ore 16:00 – TUFFI semifinali trampolino femminile (Tania Cagnotto e Maria Marconi) *

NONA GIORNATA (domenica 14 agosto)

  • Ore 03:00 – Nuoto FINALI

50m stile libero, finale (femminile)
1500m stile libero, finale (maschile)
4x100m misti, finale (femminile)
4x100m misti, finale (maschile)

    • Ore 16:00 – TUFFI finale trampolino femminile (Tania Cagnotto e Maria Marconi) *
    • Ore 16:00 – NUOTO SINCRONIZZATO fase eliminatoria – routine libera duo (Linda Cerruti e Costanza Ferro)
    • Ore 20:30 – PALLANUOTO MASCHILE (gironi) Stati Uniti – ITALIA

DECIMA GIORNATA (lunedì 15 agosto)

  • Ore 13:00 – NUOTO di FONDO 10km (femminile) con Rachele Bruni
  • Ore 15:15 – TUFFI preliminari trampolino maschile (Michele Benedetti e Andrea Chiarabini)
  • Ore 16:00 – NUOTO SINCRONIZZATO fase eliminatoria – routine tecnica duo (Linda Cerruti e Costanza Ferro)
  • Ore 19:10 (e a seguire) – PALLANUOTO FEMMINILE – QUARTI di FINALE
    • Ore 19:10, A2 vs 3B
    • Ore 20:30, A3 vs B2
    • Ore 23:20, A1 vs B4
    • Ore 00:40*, A4 vs B1 (* del giorno successivo)

UNDICESIMA GIORNATA (martedì 16 agosto)

  • Ore 10:00 – TUFFI semifinali trampolino maschile (Michele Benedetti e Andrea Chiarabini) *
  • Ore 13:00 – NUOTO di FONDO 10km (maschile) con Simone Ruffini e Federico Vanelli
  • Ore 16:00 (e a seguire) – PALLANUOTO MASCHILE – QUARTI di FINALE
    • Ore 16:00, A1 vs B4
    • Ore 17:20, A2 vs B3
    • Ore 20:10, A3 vs B2
    • Ore 21:30, A4 vs B1
  • Ore 19:00 – NUOTO SINCRONIZZATO fase FINALE – routine libera duo (Linda Cerruti e Costanza Ferro) *
  • Ore 18:00 – TUFFI finale trampolino maschile (Michele Benedetti e Andrea Chiarabini) *

DODICESIMA GIORNATA (mercoledì 17 agosto)

  • Ore 15:00 – TUFFI preliminari piattaforma femminile (Noemi Batki)
  • Ore 17:20 (e a seguire) PALLANUOTO FEMMINILE – SEMIFINALI
    • Ore 17:20, prima semifinale
    • Ore 21:30, seconda semifinale

TREDICESIMA GIORNATA (giovedì 18 agosto)

  • Ore 10:00 – TUFFI semifinali piattaforma femminile (Noemi Batki) *
  • Ore 16:00 – TUFFI finale piattaforma femminile (Noemi Batki) *
  • Ore 17:20 (e a seguire) – PALLANUOTO MASCHILE – SEMIFINALI
    • Ore 17:20, prima semifinale
    • Ore 21:30, seconda semifinale
  • Ore 18:00 – NUOTO SINCRONIZZATO fase eliminatoria – routine tecnica squadra

QUATTORDICESIMA GIORNATA (venerdì 19 agosto)

  • Ore 16:00 – TUFFI preliminari piattaforma maschile (Maicol Verzotto)
  • Ore 16:20 (e a seguire) – PALLANUOTO FEMMINILE – FINALI
    • Ore 16:20, Finale Bronzo
    • Ore 20:30, Finale Oro
  • Ore 18:00 – NUOTO SINCRONIZZATO fase FINALE – routine libera squadra

QUINDICESIMA GIORNATA (sabato 20 agosto)

  • Ore 11:00 – TUFFI semifinali piattaforma maschile (Maicol Verzotto) *
  • Ore 16:30 – TUFFI finale piattaforma maschile (Maicol Verzotto) *
  • Ore 18:00 (e a seguire) – PALLANUOTO MASCHILE – FINALI
    • Ore 18:00, Finale Bronzo
    • Ore 22:50, Finale Oro

Cardarelli, cancellato il reparto della Terapia del Dolore

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Il 21 giugno scorso la dirigenza del nosocomio più grande del Mezzogiorno nel piano di riordino inviato alla Regione Campania ha di fatto cancellato la Terapia del dolore, abolendo i posti letto e sostituendoli con un ambulatorio.

Eppure è l’unico del genere in una regione priva di strutture dedicate, soprattutto a pazienti oncologici in fase terminale. Le sole attive, che peraltro non rispondono a pieno alle esigenze di una fascia di malati particolarmente delicata, lavorano in convenzione pubblico-privato.

La consigliera Flora Beneduce(FI) componente della V Commissione Sanità interviene sulla vicenda con una Mozione inviata al Presidente del Consiglio Rosa D’Amelio, al fine di impegnare la Giunta regionale a mettere in campo ogni provvedimento affinché si scongiuri la chiusura immotivata della prima U.O. di terapia del dolore e cure palliative sorta in Italia centro sud.

Nata quasi 40 anni fa, la Terapia del dolore del Cardarelli spendeva all’anno 4 milioni e 800mila euro. Soldi che l’Aorn Cardarelli intende risparmiare.

Ma la  chiusura del reparto determinerà che tutti i malati affetti da patologia tumorale, che arrivano in fase terminale e ricoverati nelle varie divisioni, saranno inviati, come accadeva molti anni orsono, nel dipartimento di emergenza (rianimazione, terapia intensiva, medicina di urgenza) determinando ricoveri impropri e una morte priva di umanità ne deriva che tali ricoveri sottrarranno posti letto ed impediranno ad alcune persone di poter salvare la propria vita senza dover affrontare vergognosi trasferimenti in elicottero per mancanza di posti letto in rianimazione.

Vincenzo Montrone, anestesista e terapeuta del dolore, ha lanciato un appello sul sito change.org. “Sono deluso, amareggiato, vedo l’immensa miopia della politica, il clientelismo – si legge nel documento – e adesso vedo svanire il sogno per cui 40 anni fa, da pioniere, mi battevo per far nascere questa disciplina“.

Tutti i malati che arriveranno in fase terminale e ricoverati nelle varie divisioni, saranno inviati, come accadeva molti anni fa, nel dipartimento di emergenza (rianimazione, terapia intensiva, medicina di urgenza) determinando ricoveri impropri e una morte priva di umanità.

Tra le conseguenze negative anche il fatto che questi ricoveri sottrarranno posti letto, negando a loro volta una speranza di salvezza ad altri pazienti. Se non sottoponendosi ai vergognosi trasferimenti in elicottero. Inoltre c’è la “dimissione protetta” adottata per i pazienti oncologici secondo cui i malati dimessi vengono seguiti al proprio domicilio. La palla passa ora alla Regione.

“Dovrebbe identificare la “Rete di cure palliative” – conclude Montrone -, ma quasi certamente saremo cancellati anche da questa. Il piano sanitario non ha previsto nulla nelle strutture ospedaliere, mentre vorrebbe concentrare tutto sul territorio, carente e di pessima qualità“.

Maschio Angioino: raccolta fondi per l’Istituto di Studi Filosofici

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maschio angioino

A Castel Nuovo per Gerardo Marotta e l’Istituto Italiano di Studi Filosofici.

L’appuntamento è per stasera, ore 21, quando alcuni artisti si esibiranno nel cortile del castello per raccogliere fondi in favore dell’Istituto di via Monte di Dio. La kermesse rientra nella rassegna Estate a Napoli a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune.

Lo scopo è quello di raccogliere fondi per far sì che l’Istituto, da parecchio tempo preda di problemi economici, non chiuda definitivamente. Per questo gli artisti si esibiranno gratuitamente, senza percepire alcun compenso.

Fra di loro: Peppe Barra, Fiorenza Calogero, Daniele Sanzone, Patrizio Rispo, Marcello Vitale, Angela Luce ed Enzo Decaro. Tra gli organizzatori della serata anche l’Associazione Jesce Sole.

Il biglietto d’ingresso, per il pubblico, sarà di 20 Euro. «A sostegno dell’encomiabile operato svolto fin qui  riconosciuto a livello mondiale – sostiene l’assessore Nino Daniele –  e per le stringenti difficoltà che si trova ad affrontare, l’Assessorato ha voluto proporre questo evento che è occasione per una raccolta fondi a favore dell’Istituto che beneficerà dell’intero incasso della serata».

Femminicidio: l’amore è un’altra cosa, tra un uomo e una donna, come cantava Gaber…

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di Maria Sordino e Antonella Amato – Ancora donne vittime di uomini “malati” d’amore. Il primo tragico episodio si è consumato a Caserta. Nicola Piscitelli, 55 anni, originario di Arienzo, e Rosaria Lentini, 59 anni, originaria del Catanese. I due vivevano spesso in un camper ed erano soliti spostarsi. La notte scorsa si erano accampati con il sacco a pelo, dentro al quale e’ stata ritrovata senza vita la donna accoltellata, in localita’ Cava Tifatina, vicino San Prisco, nel Casertano. L’uomo, costituitosi all’alba, ha raccontato ai carabinieri di aver accoltellato la compagna.

Il secondo episodio è avvenuto a Lucca. L’ ex marito di Vania è carabiniere, e sapeva anche lui, lo sapevano bene le amiche… ma lei era convinta che l’avrebbe potuto convincere, alla fine, con le “buone”. Lui è un dipendente della Manutencoop, cooperativa che si occupa di servizi per conto dell’Asl di Lucca. Si era già lavato i panni dopo averla ridotta come una torcia umana e ha negato. Vania ha due figli di 21 e 17 anni, ustioni nel 90% del corpo. Un testimone sul Corriere ha raccontato: «Continuava a bruciare e non riuscivamo a spegnerla, nonostante l’acqua che le gettavamo addosso». Racconta sconvolto Ezio Lucignani, operatore dell’ex ospedale Campo di Marte di Lucca, tra i primi a soccorrere Vania, lei che gridava: «È stato Pasquale, è stato Pasquale…». «Una scena horror – racconta Riccardo Giorgi, uno degli addetti alla sicurezza attirato dalle grida d’aiuto – di quelle che si vedono solo nei film. Aveva la faccia a terra e le braccia, consumate dalle fiamme, sembravano di plastica… Gli operatori del 118 erano in difficoltà, cercavano di capire come fare a prenderla per sistemarla su una barella. Aveva la pancia in giù e prima di girarla hanno dovuto sedarla. Aveva un vestito sintetico e le braccia sembrano plastificate, una scena raccapricciante, nemmeno nei peggiori film dell’orrore”.

SCARPE ROSSE – Era il 27 luglio del 2012 quando Elina Chauvet le utilizzò per la prima volta in un’installazione artistica pubblica davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez.

L’artista ha vissuto a Ciudad Juárez  in Messico, negli anni della formazione universitaria, in architettura, ed è stato allora che ha potuto constatare il fenomeno della sparizione delle giovani donne – diverse inchieste le indicano principalmente di età compresa tra i quindici e i venticinque anni – e del ritrovamento dei loro corpi senza vita nel deserto. Tutte vittime di uno stesso trattamento, come se l’azione criminale sia commessa da un serial killer: rapite, stuprate, orrendamente mutilate e uccise per strangolamento. Allo stesso tempo Elina ha notato come la città e le autorità minimizzassero il problema. Dietro quei nomi si celano studentesse e molte lavoratrici delle Maquiladoras, fabbriche che impiegano manodopera a bassissimo costo (questa è la zona franca più grande del Messico, dunque vi sono molte fabbriche). Così l’artista ha deciso di rompere attraverso il suo lavoro l’omertà e il silenzio che avvolge questa situazione. Nel 2009 Elina ha dunque raccolto tra conoscenti trentatré paia di scarpe e le ha installate nello spazio urbano di Juárez. Dopo il primo Zapatos Rojos, ha atteso due anni per rifarlo, ma questa volta a Mazatlan, nello stato di Sinaloa, e di scarpe, grazie al passaparola generato dall’installazione a Juárez, ne sono state donate trecento.

Da quel giorno le scarpette rosse, dello stesso colore del sangue versato da tantissime donne in tutto il mondo, sono diventate il simbolo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Da allora, nella giornata del 25 novembre, indossare un paio di scarpe rosse vuol simboleggiare la nostra adesione ad una lotta che ci deve vedere tutte unite, per dire basta ad ogni tipo di violenza: e se si pensa che in Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo che la conosceva bene e che diceva di amarla, scopriamo che anche da noi, purtroppo, c’è ancora molto da fare.

 

Alla selezione del concorso dei 500 del Mibact: “Di che materiale sono fatti i Bronzi di Riace?”

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“Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?” Questa domanda non è fra quelle previste dai quiz del concorso per la selezione di 500 funzionari di ruolo al Mibact (500 posti per 20.000 iscritti) , ma ne rappresenta bene la qualità di una parte di quelle proposte (80 quesiti estratti da 4600 a risposta multipla). Un altro dei motivi di protesta alle selezioni in corso.

OFCS Report ed Emergenza Cultura che denuncia “il pressappochismo e la sciatteria con cui sono stati redatti i quesiti che devono selezionare i professionisti che saranno preposti alla tutela del nostro patrimonio culturale”, hanno scovato la maggior parte degli orrori preparati per valutare la preparazione e competenza di professionisti del settore che per poter partecipare hanno dovuto presentare, come richiesto dai bandi, titoli qualifiche ed esperienze di alto livello.

“Con che materiale sono stati realizzati i Bronzi di Riace?” si prosegue poi con: ”Come è denominato il più grande complesso termale della Roma antica costruito tra il 298 e il 300 d.C  e costituente oggi una delle sedi del Museo Nazionale Romano?”. Tra le opzioni le Terme di Diocleziano, le terme di Stigliano, o quelle di Saturnia. E poi. “ La statua bronzea del pugilatore conservata al Museo Nazionale Romano è firmata da un autore Greco, quale?” L’opera però non è mai stata attribuita a nessun artista, né Polidoros, né Apollonios, né tantomeno Atenodoros, le tre risposte offerte. “I banchi lignei della Biblioteca Michelangiolesca a Firenze furono realizzati da… a) Giorgio Vasari b) Baccio Bandinelli c) Giovanni Battista Tasso e Antonio di Marco di Giano, detto il Carota” Nessuna delle tre risposte è corretta. Il Vasari attribuisce la paternità agli intagliatori di Giovan Battista del Cinque e a Ciapino. Infine: «in quale cappella della città del Vaticano sono visibili i più famosi affreschi di Michelangelo?»

I quiz sono stati affidati dal Mibact alla società Formez-Ripam che cura il reclutamento della Pubblica Amministrazione che ha garantito che i 24 quesiti errati verranno eliminati dai 46000 delle prove pre-selettive.

Viene però da chiederci: “Possibile che al ministero non si è pensato di far verificare le domande ai propri esperti prima di utilizzarle per le prove?” (speriamo che la risposta non sia “si”).

Calciomercato Napoli: Milik e Zielinsky vestiranno la maglia azzurra

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di Gianmarco Giugliano – Due nuovi acquisti per il Napoli. Si tratta di due giocatori polacchi classe ’94. Arkadiusz Milik è una prima punta. Viene dall’Ajax dove nell’ultimo campionato ha realizzato 21 reti. Alto 1.86 m è veloce e dotato di un ottimo sinistro. Con la sua nazionale ha già giocato 31 partite realizzando 11 reti. In Polonia lo ritengono il nuovo Lewandosky.  Proprio per la presenza di Lewandosky, Milik ha giocato, agli ultimi europei, come seconda punta spesso preferendo il lato destro del campo e destando una buona impressione. Il suo gol all’Irlanda del Nord ha permesso ai placchi di vincere la prima partita della competizione europea.

Nel Napoli vestirà la maglia numero 99. Proprio questo particolare farebbe pensare che il mercato del Napoli per il reparto offensivo non sia finito. Chi vestirà la maglia numero 9? I nomi sul taccuino sono Icardi, Bacca e Diego Costa. Fantasiosa l’ipotesi che vorrebbe un avvicinamento del Napoli a Jovetic: come già fatto intravedere nella partita col Nizza Sarri starebbe provando anche una formazione col “falso nueve” ovvero senza una prima punta dalle spiccate caratteristiche da area di rigore.

L’altro colpo del Napoli è Priot Zielinsky. Già alla corte di Sarri nell’Empoli, il giocatore polacco classe ’94 si è fatto apprezzare particolarmente nell’ultimo campionato in cui da mediano (prevalentemente sulla destra) ha giocato 1572 palloni con una percentuale di passaggi riusciti del 90%. Potrebbe essere una valida alternativa sia per Allan che per Hamsik.

Per il Napoli, il mercato dei centrocampisti non finisce qui: il club di De Laurentiis è molto vicino al croato Rog. Prima però bisognerà trovare una nuova destinazione a Valdifiori (probabilmente il regista non partirà prima dell’esordio in campionato a Pescara essendo squalificato Jorginho) e per David Lopez: lo spagnolo ha alcune offerte dalla Spagna.

Sembra chiara la strategia del Napoli: puntare sui giovani sia per eventuali plusvalenze future sia per gli ingaggi ridotti rispetto a giocatori affermati. In passato le cessioni di Lavezzi, Cavani, Higuain hanno portato soldi nelle casse della società da reinvestire su nuovi giovani e le “scommesse” sono quasi sempre andate bene. Anche nel caso di scommesse perse (vedi Ruiz o Vargas, la società è sempre riuscita almeno a rivendere i giocatori allo stesso prezzo con cui erano stati acquistati. Forse questa strategia non piace ad una parte della tifoseria ma è la stessa che adottano società importanti come Borussia Dortmund e Porto costrette a vendere loro gioielli per rimanere ai vertici del calcio europeo. Sperare che il Napoli possa permettersi giocatori con ingaggi superiori ai 5 milioni di euro all’anno è fuori da ogni logica ed una strategia che preveda un aumento importante di fatturato nel medio periodo con investimenti sul settore giovanile, campi di allenamento e stadio ancora non si vede.

Eliminare il glutine favorisce la perdita di peso. Ecco i risultati dello studio pubblicato sull’International Journal of Obesity

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Il glutine è una delle sostanze a cui sempre più persone oggi sono intolleranti, molte delle quali non lo sanno. E’ una proteina contenuta in molti cereali come farro, kamut, segale e avena ma ha il suo contenuto maggiore nel grano.

Insomma pasta, pizza, pane, biscotti, snacks, ecc sono un concentrato di glutine che viene assunto quotidianamente dalla maggior parte della popolazione italiana.

Eliminare il glutine dalla propria dieta può essere molto benefico per la tua salute come ho trattato in diversi articoli precedenti, dato che è legato a disturbi alla tiroide, alla psoriasi e danneggiamento della parete intestinale.

Ma ora ci sono ulteriori evidenze che mostrano come una dieta senza glutine favorisce la perdita di peso e il miglioramento del metabolismo.

Già il Dr. William Davis, autore del libro Wheat Belly: Lose the Wheat, Lose the Weight, and Find Your Path Back to Health (Quale Pancia: Elimina il Grano, Perdi Peso e Ritrova la Strada della Salute) afferma che molti dei suoi pazienti hanno perso in fretta tanto peso in eccesso togliendo semplicemente il glutine.

“Cinque chili in 14 giorni. Lo so: Suona come un altro spot TV che vanta l’ultima moda per ‘perdere peso velocemente’. Ma l’ho visto più e più volte: elimina il grano in tutte le sue innumerevoli forme e i chili si sciolgono, spesso anche un mezzo chilo al giorno “. Afferma il Dr. Davis e continua:“L’ho visto con i miei clienti quando eliminano gli alimenti sensibili come il glutine.

Perdono il più delle volte circa 3-4 chili e una taglia dei jeans la loro prima settimana. I loro disturbi vanno via. Hanno un aspetto migliore, più energia disponibile, irradiano vitalità e sex appeal, e in ultima analisi, si chiedono perché mangiavano glutine tanto per cominciare”.

I critici sostengono che la perdita di peso si verifica perché togliere il glutine riduce semplicemente le calorie. Non con i miei clienti, che sostituiscono gli alimenti contenenti glutine con più verdure nutrienti, frutta e altri cibi integrali.

Gli scienziati danno ragione al Dr. Davis. Uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Obesity nel dicembre 2015 intitolato Wheat gluten intake increases weight gain and adiposity associated with reduced thermogenesis and energy expenditure in an animal model of obesity (L’assunzione di glutine di frumento favorisce l’aumento di peso e le adiposità associate con la ridotta termogenesi e spesa energetica in un modello animale di obesità).

Gli scienziati hanno diviso i topi in 4 gruppi e sono stati alimentati con le seguenti diete:

  • una dieta di controllo standard
  • stessa dieta standard con aggiunto il 4,5% di glutine di frumento
  • una dieta ricca di grassi
  • una dieta ricca di grassi con l’aggiunta di 4,5% di glutine di frumento

Ecco i risultati che non ti aspetteresti mai:

  • Pur avendo tutte e quattro le diete avuto lo stesso apporto energetico, i topi con le due diete con glutine hanno mostrato un aumento del peso corporeo e depositi di grasso. Inoltre:
  • Nella dieta ricca di grassi con glutine, si è avuto un peggioramento nel metabolismo dei grassi e l’accumulo di essi piuttosto che “bruciarli”. Inoltre c’è stata una riduzione della adiponectina, un ormone i cui livelli bassi sono associati con insulino-resistenza, dislipidemia e aterosclerosi negli esseri umani
  • Nel gruppo dieta standard più glutine, l’assunzione di glutine ha aumentato l’espressione dell’interleuchina-6 legata all’insorgenza di malattie (danni tissutali e infiammazioni) e tendeva ad aumentare quella delI ricercatori hanno concluso che “Il Glutine di frumento promuove l’aumento di peso negli animali sia con dieta standard che alta in grassi, in parte riducendo la capacità termogenica dei tessuti tessuti adiposi.”Esistono tante alternative al glutine ad esempio: riso, grano saraceno, miglio, amaranto, quinoa e mais (biologico, altrimenti c’è il rischio ogm) sono ottimi sostituti. Aumentare il consumo di verdure fresche, grassi sani e proteine favorisce il miglioramento del metabolismo.

(fonte sito Dionidream)

Mobilità docenti: sit-in di protesta a Napoli. Ministro Giannini: “trasferimenti regolari”

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ministro giannini

I docenti della #Scuola primaria si ribellano all’algoritmo del #Miur e alla ‘deportazione’ decretata dagli esiti della mobilità straordinaria (trasferimenti dei docenti di ruolo, immobilizzati e neoassunti, per assegnare la provincia o la sede di destinazione per l’a.s. 2016/17).

A Napoli è andata in scena una vibrante protesta da parte degli insegnanti che rivendicano i propri diritti e invocano le dimissioni del governo, a cominciare dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini sino al premier Matteo Renzi.

Un sit-in organizzato questa mattina, lunedì 1 agosto, davanti al Provveditorato di Napoli. “Noi vogliamo che venga tutto rifatto e come sancisce la Costituzione, venga tutto rifatto secondo il punteggio“, – ha dichiarato una docente che si è occupata da vicino della vicenda, – “noi protestiamo perchè abbiamo ravvisato degli errori in questa graduatoria.

Non c’è la trasparenza perchè non è stato pubblicato, vicino ai nomi, chi possedeva o meno la 104 personale.” Il Ministro Giannini interviene sulla vicenda e dichiara: “Non ci sono stati disguidi. È un processo molto complesso perché quest’anno sulla base della legge, così come uscita dal Parlamento, c’è un piano di mobilità straordinaria”.

Secondo il Ministro, la mobilità straordinaria per l’a.s. 2016/17 era l’ultima occasione per rientrare nella propria provincia. Parla infatti di “blocco di tre anni”.

Questo significa che tutti coloro che volevano entrare o rientrare in mobilità – ha spiegato – potevano farlo quest’anno. Poi ci sarà un blocco per tre anni, dopodiché si procederà triennio per triennio dando così continuità didattica. 

E’ chiaro – ha sottolineato Giannini all’ANSA – che come tutti i processi complessi che mettono in moto migliaia di persone possano esserci anche casi personali in cui l’aspirazione non si combina esattamente nei tempi e nei luoghi desiderati. “Il nostro interesse è che tutto questo mondo complesso vada a regime entro l’inizio dell’anno scolastico – ha aggiunto – come è avvenuto l’anno scorso con il grande piano istituzionale. 

Concluderemo gradualmente il concorso portando in cattedra 63.700 nuovi insegnanti” – ha concluso – “è un investimento gigantesco fatto per il mondo della scuola che finalmente dà soluzioni definitive a problemi che si trascinavano da decenni“.

Dalle parole del Ministro emerge che da parte del Ministero non c’è alcuna volontà al momento di rifare le operazioni della mobilità per la scuola primaria.

Non sappiamo invece se si darà seguito alla richiesta dei sindacati rappresentativi di verificare alcuni casi segnalati o, come richiesto da più parti, di dare alle operazioni maggiore trasparenza. Qualche parola va infine spesa sull’anticipazione del Ministero di chiudere la mobilità per tre anni, dal momento che il contratto sulla mobilità firmato quest’anno ha validità solo per l’a.s. 2016/17.

Centri di riabilitazione: stato di crisi in Campania

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Centri di Riabilitazione

I Centri di Riabilitazione accreditati pubblici: al palo i Tavoli tecnici regionali concernenti i temi nevralgici della definizione del fabbisogno, dei tetti di spesa e dei correlati contratti con le Asl.

Oggi si è mobilitato, nonostante il periodo feriale, l’intero Comparto a tutela delle prerogative della categoria e a difesa dell’assistenza ai cittadini e dei livelli occupazionali delle strutture riabilitative pubbliche accreditate.

Stamattina si è tenuta l’Assemblea Generale Regionale Pubblica presso l’Auditorium C3 – Centro Direzionale di Napoli. Hanno partecipato i titolari dei 150 centri di riabilitazione esistenti in Campania e una delegazione di oltre mille operatori dei Centri di Riabilitazione, dei Presidi Ambulatoriali FKT e delle Rsa  (Residenze sanitarie assistenziali) e Cdi (Centri diurni integrati).

Un tavolo tecnico sullo stato di crisi del comparto riabilitativo e sociosanitario della Regione Campania.

L’ASPAT, insieme a tutte le altre dieci Associazioni di categoria (Aias, Aiop, Agidae, Anisap, Anpric, Confapi, Confindustria sanità, Fras e Federlab) riunite in coordinamento, hanno chiesto al Presidente De Luca la sospensione delle attività delle preposte Commissioni commissariali e la riconvocazione di un tavolo di programmazione al quale sia rappresentata la Regione Campania.

Le gravi decisioni che la Struttura Commissariale sta per assumere nelle prossime ore (ovviamente in pieno ferragosto!) – avverte Pierpaolo Polizzi presidente Aspat e portavoce del coordinamento delle associazioni – ricadranno sul presente e futuro delle nostre strutture”.

“Arte nel Palazzo” VIII edizione, la migliore arte italiana dal 5 agosto a Maiori

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Nel segno di una continuità espositiva attenta ai molteplici linguaggi offerti dalla scena artistica  contemporanea, anche quest’anno la migliore arte italiana sarà di scena a Maiori dal 5 al 28 agosto, con la VIII edizione di “Arte nel Palazzo”.

Organizzata da Promuoviamoarte e Bell’Arte, associazioni da anni impegnate nella promozione dell’arte contemporanea e del patrimonio storico-artistico presente sul territorio, la mostra a cura di Nello Arionte e Angelo Criscuoli conta oltre 50 opere selezionate tra pittura e scultura.

Patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Maiori, la rassegna è ospitata nelle sale del piano nobile di Palazzo Mezzacapo, emblema della città e gioiello architettonico settecentesco, custode di pregevoli affreschi ed incantevoli giardini.

Una vetrina annuale per affacciarsi nell’universo sconfinato dell’arte contemporanea, alla scoperta di artisti capaci di veicolare la propria espressività, utilizzando mezzi tradizionali o nuove sperimentazioni.

Una suggestivo itinerario espositivo, tra spazi antichi ed opere di autentici Maestri contemporanei come: Bruno Donzelli, Massimo Sansavini, Marco Lodola, Teo Mahlknecht, Marco Sciame, Amedeo Cianci,Enrico Manera, Ciro Palumbo, Marco Arduini, Silvestro Pistolesi e Luca Battini.brochure-int-arte-palazzo-40x10-x1500Da segnalare, in questa edizione, la sezione speciale dedicata alle “Seduzioni” di Cinzia Pellin nel Salone degli affreschi: affascinanti ritratti di “Dive” del cinema ed un’opera specificamente concepita per l’evento, ritoccata dall’artista in una live-performance durante la serata inaugurale, in cui sarà presentata anche un’inedita serie di incisioni acquerellate a mano.

Un appuntamento da non perdere, che come sempre privilegia la qualità, per regalare al pubblico una successione incalzante di emozioni che solo la grande Arte e la bellezza della Costiera Amalfitana sanno regalare.

Artisti:

Bruno Donzelli, Massimo Sansavini, Marco Lodola, Teo Mahlknecht, Marco Sciame, Cinzia Pellin, Enrico Manera, Ciro Palumbo, Marco Arduini, Amedeo Cianci, Silvestro Pistolesi, Luca Battini.

  • “Arte nel Palazzo” VIII edizione dal 5-8 Agosto 2016
  • Palazzo Mezzacapo , Corso Reginna, 71 – Maiori (Sa)
  • Orari di apertura: tutti i giorni dalle 19:00 alle 23:30 – Ingresso: libero
  • Promotori: Promuoviamoarte – Bell’Arte
  • Patrocini: Regione Campania, Comune di Maiori
  • Curatori: Nello Arionte e Angelo Criscuoli
  • Genere: collettiva d’arte contemporanea
  • Info mostra: +39 3405047106
  • www.promuoviamoarte.it / www.quadribellarte.it
  • (Ufficio Stampa Nello Arionte)

LEGO Certified Store, apre in Campania. Cresce l’attesa e la curiosità dei bambini

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lego store

Cresce l’attesa per piccoli e grandi appassionati dei mattoncini LEGO®: l’apertura del primo LEGO® Certified Store in Campania avrà luogo a Marcianise, all’interno del Centro Commerciale Campania presso la Statale 87 in provincia di Caserta, il giorno 12 agosto 2016.

Alle ore 11:00 bambini e adulti potranno assistere al taglio di un nastro speciale, tutto fatto di mattoncini LEGO. Il punto vendita è il secondo di una serie di negozi, gestiti dalla business company Percassi, che saranno aperti nei prossimi anni su tutto il territorio nazionale.

All’interno del LEGO Certified Store, bambini e adulti potranno vivere una esperienza unica, ricca di grandi novità e sorprese esclusive. Con “Pick a Brick”, per esempio, finalmente sarà possibile acquistare mattoncini sfusi tra una vasta scelta di pezzi disponibili.

Un’altra grande novità sarà “Build a mini”: tutti potranno costruire, personalizzare e acquistare la propria minifigure LEGO. Le novità non finiscono qui: oltre al completo assortimento di prodotti LEGO, saranno disponibili in anteprima prodotti della linea LEGO Creator Expert e prodotti esclusivi.

I LEGO Certified Store offriranno ad adulti e bambini una vera immersione all’interno dei valori del brand LEGO. Mancano solo alcuni giorni all’apertura del primo LEGO STORE in Campania: non resta che far partire il countdown!

Il direttore del Museo di Capodimonte: “aerei a 200 metri d’altezza sono uno scandalo”! Su facebook è partita una petizione

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Il museo di Capodimonte è uno dei più importanti dell città di Napoli. In un intervista al Corriere del mezzogiorno del 19 Gennaio, il neo direttore Sylvain Bellenger ha dichiarato:”quegli aerei a 200 metri d’ altezza sono uno scandalo! Alla National Gallery o al Louvre non potrebbe mai succedere“.

Per il direttore e non solo, le vibrazioni causate dagli aerei di passaggio causerebbero danni alle opere e alla struttura del museo, infatti vicino al palazzo è sito l’aeroporto internazionale di Capodichino. Il neo direttore infila il dito nella piaga di uno dei tanti problemi della città. L’aeroporto è troppo vicino al centro abitativo dunque la sua posizione è illegale.

Quando facciamo una riunione, dobbiamo interrompere almeno cinque sei volte, per aspettare  che terminano le vibrazioni. Ne ho parlato con il ministro della cultura Franceschini, mi ha chiesto di inviarle una relazione. Poi ne parlerò con il ministro dei trasporti Delrio.

Le opere del trecento custodite nel Museo rischiano di risentire, nel lungo periodo, delle vibrazioni degli aerei“, continua i direttore.

Minimizza, invece, la Gesac, società che gestisce l’ aeroporto, dichiarando che la stessa ha ricevuto  nel 2008 il decreto di compatibilità ambientale fino al 2020 e che nell’occasione sono stati valutati gli impatti legati alle vibrazioni. Per i decolli, l’ aeroporto ha adottato una procedura che evita il sorvolo del museo. Ma tuttora gli aerei continuano a sorvolare “Capodimonte”. Su Facebook è partita una petizione ma la situazione resta invariata.

Hamsik tira i rigori con i suoi figli. Il video fa il giro del web

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Il nostro Capitano, Marek Hamsik, dopo l’incontro di Napoli-Nizza, si diverte a far giocare i suoi figli a calcio sotto la porta della CURVA B. I piccoli si divertono e tirano dei calci di rigori da veri professionisti. Chi è rimasto sullo stadio si gode lo spettacolo e ad ogni gol che fanno i piccolini esultano e applaudono. Forse questo è lo spettacolo più bello….

“Buon Compleanno Ammore Mie”: festa al San Paolo per i 90 del Napoli

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Le stelle del San Paolo illuminano la storia azzurra. La SSC Napoli festeggia nel suo stadio i 90 anni di vita. O meglio, 90 anni di vita “oje vita mia” come il coro di Fuorigrotta che accompagna ancor oggi la fede immortale di un popolo innamorato.

E’ festa prima, durante e dopo, perchè il Napoli batte il Nizza per 3-0 in un match che regala un primo tempo spettacolare. Segna il bomber al contrario, quello che solitamente annulla gli attaccanti e che invece diventa goleador per una notte: Kalidou Koulibaly. Il K2 azzurro conquista la vetta dopo neppure dieci minuti e pianta la prima bandierina della partita.

Poi infila con un colpo di puro estro: esterno al volo da avvoltoio dell’area. In mezzo c’è l’affresco fiammingo d’autore di Dries Mertens che brucia tutti in progressione e la mette nell’angolo con la bisettrice.

Il San Paolo canta, si diverte ed assapora la stagione che verrà. Novanta minuti per scandire la magia di novanta anni.

Stasera ci sono state tante sorprese. La serata è iniziata alle 20:15 con l’orchestra e il coro del Teatro San Carlo in un repertorio classico e a seguire l’esibizione del trio di tenori Il Volo in un repertorio napoletano.

Quindi la presentazione della squadra, ifuochi pirotecnici e 4 maxi schermi con le immagini di 90 anni di passione e il messaggio audio inviato da Diego Armando Maradona.

Parteciperanno alla festa molti ex che ha scritto la storia del club. Atteso un annuncio importante: il rinnovo a vita del capitano Marek Hamsik. La storia del Napoli e di una città che non smetterà mai di respirare, vivere, sognare con l’azzurro nel cuore… fuochiNapoli – Nizza: 3-0

Napoli: Rafael (46′ Sepe), Hysaj (57′ Maggio), Albiol (4′ Chiriches), Koulibaly (76′ Luperto), Ghoulam (46′ Strinic), David Lopez (46′ Allan), Valdifiori (46′ Jorginho), Hamsik (66′ Grassi), Callejon (70′ Roberto Insigne), Mertens (76′ Dumitru), Gabbiadini (57′ El Kaddouri). All. Sarri

Nizza: Hassen Souquet (72′ Rafetraniana), Baysse, Boscagli, Chagas, Walter, Lusamba (64′ Eysseric), Koziello, Seri (75′ Bodmer), Marcel (64′ Vercauteren), Plea. All. Favre

Arbitro: Russo di Nola

Marcatori: 9′ Koulbaly, 24′ Mertens, 28′ Koulibaly

Si avvera la profezia del 1986 di San Giovanni Paolo II (leggi la storia)

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Poche semplici parole, che risuonano più di cento campane.”I musulmani vadano a messa domenica mattina per dare ai cattolici un segno di solidarietà”.

Questo l’appello lanciato dal Centro per il culto musulmano francese, in seguito all’assassinio di padre Jacques Hamel il 26 luglio a Rouen.

E così, domenica 31 luglio, Imam e preti sono stati in chiesa insieme, sia in Francia che in Italia, per assistere alla messa e dire no alla violenza.

“Una iniziativa a ‘doppio senso di marcia’, sia per le comunità islamiche che per le nostre comunità occidentali, che serve ad abbattere i reciproci pregiudizi, di chi descrive i cristiani come infedeli o i musulmani come terroristi” ha commentato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio. “Una iniziativa del genere non si improvvisa, al di là del fatto che sia stata sollecitata dall’urgenza del momento.

E’ il segno di un cammino di unità percorso dalle comunità cristiane e musulmane nelle città, perché siano luoghi di convivenza e di pace, contro l’isolamento che è il terreno di coltura di tante follie. Un cammino lento, come quello di chi pianta un albero per trovare dopo qualche anno l’ombra”.

La Comunità di Sant’Egidio è nata a Roma nel 1968, per iniziativa di un giovane, allora meno che ventenne, Andrea Riccardi. Iniziò riunendo un gruppo di liceali, come era lui stesso, per ascoltare e mettere in pratica il Vangelo.

Oggi è un movimento di laici impegnato nella comunicazione del Vangelo e nella carità a Roma, in Italia e in più di 70 paesi dei diversi continenti. E’ riconosciuta dal Pontifico Consiglio per il Laici come “Associazione pubblica di laici della Chiesa”.chiesa

A Roma la Comunità di Sant’Egidio ha accolto l’invito di preghiera e di pace e si è fatta promotrice dell’incontro nella chiesa di Santa Maria in Trastevere, dove domenica tre  imam e una delegazione della comunità islamica hanno assistito alla celebrazione della messa, accogliendo l’appello lanciato dal Centro per il culto musulmano francese.

La presenza degli imam delle comunità locali e i loro messaggi, hanno dato una risposta chiara contro l’identificazione tra l’Islam e la violenza terroristica che ne utilizza impropriamente il nome. Una notizia che ha fatto il giro del mondo, ma che ha radici lontane…

Vi racconto una storia – Trent’anni fa, il 27 ottobre 1986, fu convocata da Giovanni Paolo II la Giornata mondiale di preghiera per la pace, ad Assisi, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali. Vi parteciparono 50 rappresentanti delle Chiese cristiane (oltre ai cattolici) e 60 rappresentanti delle altre religioni del mondo. Era la prima volta che, nella storia, si realizzava un incontro come questo.

L’intuizione del Papa fu semplice e profonda: riunire i credenti di tutte le religioni mondiali nella città di San Francesco, ponendo l’accento sulla preghiera per la pace, l’uno accanto all’altro, di fronte all’orrore della guerra. Un modo nuovo di proporre la pace tra i popoli, che non fosse il risultato di trattative, di compromessi politici ed economici. L’appello fu ascoltato, tra l’altro, anche dal “mondo”: per un giorno intero tacquero le armi.

La Comunità di Sant’Egidio raccolse allora quell’eredità e ha continuato a vivere e a promuovere lo spirito di Assisi attraverso incontri annuali di Preghiera per la Pace, a partire dal 1987, attraverso incontri come quello di domenica con la comunità musulmana e fino al prossimo che si terrà ad Assisi, dal 18 al 20 settembre 2016.

“SETE DI PACE: religioni e culture in dialogo”, questo il titolo dell’incontro internazionale, che permetterà di rivivere, 30 anni dopo, la storica Giornata di Preghiera per la Pace del 1986 voluta da San Giovanni Paolo II.

Si è realizzata così la profezia del Papa, che esattamente 30 anni fa volle unire ad Assisi tutte le religioni per la pace.

Boeri: «Rivoluzione all’Inps: prendo 900 giovani, via i superdirigenti»

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Governo, tensione con Inps: per Salvini “Boeri attacca tutto, si dimetta”

Boeri: «Rivoluzione all’Inps: prendo 900 giovani, via i superdirigenti» Novecento assunzioni di giovani giuristi, economisti, ingegneri gestionali per inserire nuove competenze nella macchina dell’Inps.

Un ridisegno della struttura di vertice dell’istituto che ridurrà da 48 a 36 il numero dei dirigenti apicali, dislocandoli sul territorio.

E nuove procedure di assegnazione di questi incarichi dirigenziali, per i quali i dirigenti saranno valutati per la prima volta da una commissione esterna. La riforma complessiva della pubblica amministrazione non è ancora legge ma Tito Boeri sta riorganizzando in modo incisivo l’ente di cui è presidente, che nei prossimi mesi e anni sarà chiamato ad affrontare compiti ancora più impegnativi sul fronte della previdenza e dell’assistenza.

Meno dirigenti apicali, novecento nuove assunzioni fra giovani giuristi, economisti, ingegneri gestionali per inserire nuove competenze nella macchina dell’Inps, un ridisegno complessivo della struttura di vertice dell’istituto: è questa la rivoluzione che il presidente Tito Boeri si prepara ad approntare per la macchina burocratica dell’Inps.

Una rivoluzione che partirà nei prossimi mesi e che prevederà anche nuove procedure di assegnazione degli incarichi dirigenziali, che scenderanno da 48 a 36 (e dislocati sul territorio) e che finalmente saranno valutati da una commissione esterna.

“Non potevamo aspettare i decreti delegati – ha detto in proposito Boeri -, la nostra è una struttura nevralgica per tutto il Paese.

Utilizziamo gli strumenti che ci sono, poi se ne arriveranno altri, meglio. Del resto, per quello che abbiamo intenzione di fare, non c’è bisogno diinterventi legislativi”.

IL PIANO – “Il primo atto che ho firmato – attacca Boeri delineando le linee guida del piano d’intervento – permetterà un piano di assunzioni di più di 900 funzionari della cosiddetta ‘fascia C’, con lauree in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Ingegneria Gestionale e Informatica, e presumibilmente giovani.

Molte sedi, in particolare al Nord, sono sottodimensionate dopo gli esodi degli ultimi anni; ma oltre a riempire questi vuoti vogliamo rafforzare la capacità generale dell’Istituto di allacciare un rapporto di consulenza con gli utenti, a 360 gradi.

Questa consulenza la offriremo non solo nei nostri uffici ma anche in ‘punti Inps’ da creare nei centri più piccoli in locali comunali, con una rete capillare”.

Italia – Svizzera: fine del segreto bancario

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La Svizzera apre le porte ai controlli: non potrà più opporre al fisco italiano il segreto bancario. Con la notifica del protocollo di Milano del 23 febbraio 2015, è entrato in vigore a tutti gli effetti il meccanismo rafforzato delle rogatorie fiscali, che prevede lo scambio di informazioni fiscali tra i due paesi, modificando la storica convenzione del 1976 contro la doppia imposizione.

A COSA SI ESTENDE LA COOPERAZIONE FISCALE –La prima, epocale conseguenza è che la Svizzera non potrà più opporre al fisco italiano il segreto bancario. La cooperazione fiscale viene estesa a tutte le cosiddette “informazioni verosimilmente rilevanti per l’amministrazione e/o per l’applicazione del diritto interno relativo alle imposte di qualsiasi natura o denominazione, riscosse in Italia oppure in Svizzera”. Un salto in avanti sostanziale poiché, secondo il testo previgente, la cooperazione si limitava alle informazioni necessarie per evitare l’utilizzazione abusiva della Convenzione. Il Protocollo vieta “una ricerca generalizzata e indiscriminata di informazioni”, quella che viene definita fishing expedition. Le domande di informazioni inoltre devono essere rilevanti in merito agli affari del contribuente per il quale si richiede l’accertamento. Si conservano insomma delle clausole di salvaguardia che potrebbero fornire una via di scampo al controllo.

NUOVE REGOLE DI SCAMBIO – La domanda di cooperazione fiscale può riferirsi sia a un singolo contribuente, identificato con nome e cognome, oppure (per la precisione “altrimenti”, nei termini del protocollo) a una pluralità di contribuenti. Sull’avverbio “altrimenti” è prevedibile che si accenderanno battaglie giudiziarie, come già avvenne per le rogatorie di gruppo approdate in Svizzera dagli Usa e, recentemente, dall’Olanda.

RIMANGONO ALCUNI SEGRETI – Permangono le garanzie giudiziarie e procedurali classiche che, per la Svizzera, sono previste dalla legge federale sull’assistenza internazionale in materia fiscale: diritto di essere informati e di ricevere copia della domanda di cooperazione, diritto di ricorso. La Svizzera ha dovuto prevedere anche la possibilità, in casi eccezionali, di non informare preventivamente il contribuente destinatario di una domanda di assistenza, benché solo “in casi eccezionali”.

Restano fermi i principi storici del rispetto del segreto da parte delle autorità fiscali che ricevono il risultato della domanda di assistenza, e anche il divieto di utilizzare i documenti a scopi diversi da quelli fiscali, salvo ovviamente il caso di perseguire ipotesi di reati fiscali.

“La Paranza dei bambini”. A Natale, il nuovo romanzo di Saviano

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“Adda muri’ mammà” è un capitolo de “La paranza dei bambini”, il nuovo romanzo di Roberto Saviano in uscita a Natale per Feltrinelli.

 

"La Paranza dei bambini". A Natale, il nuovo romanzo di Saviano

Murales ai Quartieri Spagnoli in memoria di Giancarlo Siani

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Sono le tre in punto quando Salvatore Iodice impugna il pennello, lo intinge nel secchio pieno di vernice rossa e prende a tracciare i primi lineamenti. Comincia dal sorriso, specchio fedele di un’anima limpida. E, un tratto dopo l’altro, sulla saracinesca color crema con vista su una piazzetta che si apre tra i budelli ombrosi dei Quartieri, viene fuori la faccia pulita di Giancarlo. «Metteremo una targhetta per spiegare chi era e cosa ha fatto Giancarlo Siani, ma soprattutto lo racconteremo ai nostri bambini e ai nostri ragazzi. Il suo esempio per loro può essere fondamentale», promette Salvatore, 41 anni tutti campati ai Quartieri, una vita divisa tra la bottega di falegname, la passione per i murales e il consiglio della II Municipalità, dove a giugno è stato eletto con i Verdi.

Edenlandia, ​l’apertura del parco entro maggio 2017

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Edenladia va avanti! La smentita dell'ad Vorzillo: "Riapriremo ad aprile"

L’Edenlandia non riaprirà neanche quest’anno. L’ultima scadenza, fissata per Pasqua, è ormai passata. Problemi burocratici e organizzativi avevano fatto mancare quell’appuntamento annunciato più volte, suggerendo un rinvio di qualche mese. La novità, invece, è che prima della fine del 2016 non sarà svelata neanche la nuova area Kid.

L’azienda ha deciso per un’apertura totale entro la prossima primavera. Di date, stavolta, manco a parlarne. Per giustificare la sua reticenza Ciro Cangiano, amministratore unico di New Edenlandia, oppone un argomento inoppugnabile: «Porta sfiga», risponde sorridendo, come a lasciar intendere di aver imparato la lezione. Ma d’altro canto assicura che il parco dei divertimenti sarà restituito alla città in un’unica soluzione entro maggio 2017, scelta di fatto obbligata non solo perché nella stagione calda i luna park vivono il loro momento più florido, ma ancor prima perché a maggio scadrà la Naspi per i 54 dipendenti. «Ci siamo rimboccati tutti le maniche e abbiamo dato un’accelerata – spiega Cangiano -. Fino ad oggi abbiamo assunto il venti per cento della forza lavoro di Edenlandia (11 lavoratori, ndr), l’impegno è quello di assorbirla tutta. Si tratta di tecnici validi e motivati che conoscono bene il parco e stanno ristrutturando le vecchie giostre. Rimetterli a lavorare ci sembrava il modo migliore per evitare di dare soldi a ditte esterne».

Recuperate le arcate mussoliniane, si lavora per adeguare le strutture agli standard europei di sicurezza e per restituire smalto alle attrazioni storiche, quelle che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria degli ex bambini di Napoli: la Vecchia America, i tronchi, il trenino, il Viaggio di sogno, chiuso ormai da dieci anni, il maniero, il Castello di Lord Shadon, il Festival delle beffe. Ma accanto alla nostalgia c’è il futuro: sono in arrivo, infatti, dodici nuove attrazioni acquistate dalle ditte Zamperla e Sbf, leader nel settore delle attrezzature per parchi giochi, che cambieranno il volto di Edenlandia.

Nel frattempo l’azienda sta mettendo a punto una serie di eventi (la road map comprenderà certamente Natale e Halloween) che accompagneranno il percorso di avvicinamento alla riapertura. Appuntamenti che consentiranno ai napoletani di varcare di nuovo la soglia del parco chiuso dal 2013 e di farsi un’idea dell’Edenlandia che verrà. Come sul fronte societario, anche su quello sindacale torna la concordia. «Nelle ultime due settimane s’è fatto quello che non si è fatto in sette mesi. E siamo tornati alla concertazione», spiega soddisfatto Mariano Montiglione della Cgil-Filcams. Massimo Taglialatela, segretario della Uilcom Campania, è più cauto: «Per i lavoratori vivere con il contributo economico della Naspi è molto pesante, soprattutto considerando che questo si riduce del 3 per cento ogni mese. Visti i ritardi e le false partenze, non siamo del tutto rassicurati», commenta.

GDF: SCACCO MATTO AL COMMERCIO DI “BIONDE” ILLEGALI

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guardia di finanza

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise hanno disarticolato, individuando trafficanti e distributori all’ingrosso, un’organizzazione internazionale specializzata nel trasporto dall’estero al territorio nazionale di ingenti quantitativi di tabacchi.

L’obiettivo è stato quello di tagliare i rifornimenti al “mercato nero”, impedendo la successiva vendita al dettaglio. Le persone coinvolte nelle indagini sono 87 tra italiani e stranieri per un giro d’affari di milioni e milioni di euro.

Durante le operazioni sono scattate le manette per 16 soggetti colti in flagranza di reato, mentre sono finite sotto sequestro 15 tonnellate di TLE e 6 automezzi (n. 1 autoarticolato, n. 1 furgone, n. 1 camion adibito a trasporto cavalli e n. 3 autovetture) opportunamente modificati per il trasporto illecito delle stecche.

Le investigazioni, condotte attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e tracciamenti GPS, hanno permesso di ricostruire le rotte commerciali seguite dalle sigarette che dall’Ucraina, dalla Polonia, dell’Ungheria e dalla Moldavia giungevano in Italia, per poi essere affidate ai “minutanti”.

Estate a tavola: Insalata di Mare in Coppette di Limone

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Una deliziosa insalata di mare, a base di polpo, gamberi e patate, servita in originali coppette di limone per un antipasto gustoso, fresco ed invitante… Jamm ja’… jamm..a’ cucina’!!!

Insalata di Mare in Coppette di Limone

Categoria: Antipasti

Ingredienti per 10 coppette:
5 limoni non trattati
1 polpo surgelato di circa 700 gr
2 bicchieri di vino bianco secco
6-7 patate medie
200 gr di gamberetti sgusciati
qualche rametto di rucola
1 spicchio d’aglio
olio e.v.o.
sale e pepe q.b.
prezzemolo fresco tritato
succo di limone

Procedimento:
Lasciar scongelare il polpo e lavarlo sotto l’acqua fresca corrente poi eliminare gli occhi, il dente centrale e pulire la sacca.

In una pentola mettere a bollire acqua abbondante, mescolata con il vino bianco secco.
Appena l’acqua bolle, calare il polpo nell’acqua più volte, tenendolo per la testa (così si arricceranno i tentacoli) poi immergere completamente il polpo e attendere che riprenda il bollore, quindi abbassare al minimo la fiamma (l’acqua deve bollire lentamente per tutta la durata della cottura).

Cuocere per circa 30 minuti con il coperchio inclinato.
Mentre cuoce il polpo, lessare le patate con tutta la buccia in acqua salata.
Appena il polpo è cotto (controllare con una forchetta), spegnere il fuoco e lasciarlo ancora per 10 minuti nella sua acqua di cottura.

Trascorso il tempo, scolare il polpo, metterlo su un tagliere e tagliarlo a pezzetti.
Scolare anche le patate, pelarle e tagliarle a pezzetti non tanto grossi.
Sbollentare per qualche minuto anche i gamberetti e scolarli.
Tritare finemente il prezzemolo fresco, insieme all’aglio privato dell’anima centrale.
Mettere in una ciotola il polpo, le patate, i gamberetti, la rucola e condire con olio, succo di limone, il trito di prezzemolo e aglio, un pizzico di sale e una spruzzata di pepe nero.
Mescolare bene e lasciar riposare mezz’ora in frigorifero per far insaporire.
Nel frattempo lavare i limoni, tagliarli a metà dal lato più lungo ed eliminare tutta la polpa, con l’aiuto prima di un coltello e poi di un cucchiaio, ricavando così le coppette.
Riempire le coppette con l’insalata di mare e servire in un piatto da portata direttamente a tavola.

Difficoltà: bassa

Tempi di preparazione: 30 minuti circa + raffreddamento e riposo in frigo

Tempi di cottura: circa 45-50 minuti

Consigli: Volendo, potete aggiungere all’insalata di mare anche cozze e vongole, precedentemente cotte e sgusciate.  Inoltre, poichè non si deve buttare via niente, con la polpa dei limoni avanzata potete preparare un ottimo sorbetto al limone.

(A Tavola con Lia)

“Ambulance Drone”, presentato il primo drone salvavita

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Si chiama Ambulance Drone ed è il drone ambulanza

Si chiama Ambulance Drone ed è il drone ambulanza ideato da un uno studente olandese e sviluppato per la Delft University of Technology: il suo scopo è dar vita ad una vera e propria ambulanza via aerea mai vista prima.

Il prototipo del primo drone ambulanza è stato presentato in Olanda dall’Ingegnere 23enne Alec Momont, si stratta di una vera e propria valigetta medica volante in grado di portare attraverso un Gps un defribrillatore, una maschera d’ossigeno o una dosa d’insulina.

Il drone potrà trasportare un peso di 4 chili, è composto da sei eliche e impiega un minuto per raggiungere il paziente in una zona di 12 km quadrati. Costa circa 21.200 dollari, è realizzato in parte in fibra di carbonio ed elementi prodotti con una stampante 3D, ed è alimentato da batterie ricaricabili.

Il dispositivo salvavita può volare a una velocità di 100 chilometri all’ora.

Il tempo medio di un’intervento di ambulanza dotata di defibrillatore automatico, è tra gli 8 e i 15 minuti, il drone porta questo tempo orario a un minuto, il che lo fa diventare molto importante per salvare la vita a molte persone: potrebbe innalzare il tasso dei pazienti salvati dall’attuale 8% fino all’80%.

In medicina, la tempestività dei soccorsi è molto importante, perché un minuto di differenza può essere decisivo per la vita di un paziente, quindi questa grande creazione, che è arrivata dai Paesi Bassi, ha regalato una tecnologia più avanzata alla salute umana.

“È essenziale che le cure mediche appropriate vengano assicurate entro i primi minuti successivi all’arresto cardiaco – afferma Alec Momont – Se riusciamo a raggiungere più rapidamente il luogo in cui si è verificata un’emergenza, possiamo salvare molte vite e facilitare il ricovero di numerosi pazienti.

Questo vale in modo particolare per emergenze come insufficienze cardiache, annegamenti, traumi e problemi respiratori; questa maggiore prontezza di intervento è diventata possibile perché le tecnologie salvavita, come i defibrillatori, vengono ora realizzati abbastanza piccoli da poter essere trasportati da un drone”. 

Il drone ambulanza

oltre al defibrillatore portatile trasporta il necessario per tamponare le ferite, una coperta termica e altri dispositivi medici che possono determinare la vita o la morte se correttamente utilizzati in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.

Il dispositivo rintraccia il paziente attraverso il segnale inviato dal telefono della persona che ha effettuato la chiamata ed individua il percorso attraverso il GPS, poi attraverso la webcamera interna gli operatori sanitari possono osservare cosa stia accadendo sul luogo dell’incidente e fornire istruzioni alla persona che sta applicando il defibrillatore, la quale, a sua volta, può rivolgere domande agli stessi operatori sanitari attraverso un microfono.

“Non sono i costi a rappresentare un problema da questo punto di vista. – spiega Momont –Ho calcolato che questi si aggirano intorno ai 15.000 euro per ogni drone, il che rappresenta una spesa del tutto ragionevole, se consideriamo il numero delle vite che potrebbero essere salvate.

Tuttavia esistono ancora diversi ostacoli che rallentano lo sviluppo del progetto del drone dell’ambulanza. Il drone può volare autonomamente, è vero, ma questo non è ancora permesso dalla legge ed inoltre non è ancora stato testato su pazienti reali”.

E’ morta l’attrice Anna Marchesini. A dare l’annuncio su Facebook il fratello Gianni

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“Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione – dice in un post – tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi”. A dare l’annuncio su Facebook il fratello Gianni. L’attrice, storica componente del Trio assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto ed era malata da tempo di artrite reumatoide. Aveva 62 anni.

Le esequie si terranno in forma privata alle ore 16 lunedì 1 agosto ad Orvieto. In tempi recenti la grandissima attrice aveva anche ironizzato sulla sua volontà di farsi cremare.

La sua lunga carriera sempre all’insegna dell’intelligenza e dell’ironia ha abbracciato il teatro, la televisione e anche il mondo dei libri ma l’affetto del grande pubblico e la popolarità anche all’estero arriva con l’incontro all’inizio degli anni ’80 con Solenghi e Lopez con cui dà vita al mitico Trio e a memorabili interpretazioni, dalla sessuologa Merope Generosa a Wanna Marchi, da Rita Levi Montalcini alla Lucia dei Promessi Sposi.

Nata a Orvieto, il 19 novembre 1953, diplomata nel 1979 all’Accademia d’Arte drammatica Silvio d’Amico (dove è tornata nel 2007 come insegnante), debutta ancora allieva nell’estate del 1976 con Tino Buazzelli nello spettacolo “Il Borghese Gentiluomo”. A fine studi entra in compagnia Teatrale per la regia di Virginio Puecher (Piccolo di Milano) nello spettacolo “Platonov” di Anton Cecov. Nel 1980 è con Mario Scaccia nello spettacolo “Il Trilussa Bazar”, l’anno successivo con la regia di Mario Maranzana ne “Il Barbiere di Siviglia” e nel 1982 ne “Il Fantasma dell’Opera”.

Ma proprio nel 1982 c’è la svolta: l’incontro avvenuto tra le risate – come lei stessa racconta sul suo sito www.annamarchesini.it – prima con Solenghi e poi con Lopez, la nascita del Trio e l’inizio della “sfrenata e “libidinosa attività come autrice-attrice-regista”. Scritturati dalla Rai di Genova per 13 puntate di un varietà radiofonico del sabato mattina, ne arrivarono a fare ben 52 su Radio2… Poi la tv con “Tastomatto”, nel 1985/86 La grande maratona di “Domenica In” (40 puntate) e nel 1987 l’edizione di Fantastico 7 passata alla storia: in uno sketch il trio prese in giro l’Ayatollah Khomeini. Per ritorsione l’Iran Air sospese i voli con l’Italia mentre il governo Iraniano richiama l’ambasciatore a Roma e chiude l’Istituto italiano di cultura. Nel 1988 debutta il primo spettacolo del Trio a teatro “Allacciare le cinture di sicurezza” al Sistina con il tutto esaurito e repliche per tre anni.

E’ la volta dello strepitoso successo della parodia de “I Promessi Sposi” trasmesso in 5 puntate da Rai 1 con ascolto medio di 13 milioni e picchi di 17. Nel ’90 ancora teatro con “In principio era il Trio”. Poco dopo il Trio si scioglie e i tre attori continuano con successo carriere soliste. Nel 2008 torna in televisione, dopo una lunga assenza per la sua malattia, nella celebrazione dei 25 anni di attività del Trio con Non esiste più la mezza stagione. Autrice di tre romanzi Il terrazzino dei gerani timidi (Bur), Di Mercoledì (Bur)e Moscerine (Rizzoli). Oggi – come ricorda l’ufficio stampa Paola Rotunno – lascia la figlia Virginia di 23 anni appena laureata.

“Cultura crea” Invitalia: 114 milioni di euro per le imprese culturali del Sud. Come accedere ai fondi

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“Cultura crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell’industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

E’ promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MiBACT) e gestito da Invitalia, per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese (Asse Prioritario II – PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”).

Dalle ore 12.00 del 15 settembre sarà quindi possibile presentare le domande per accedere ai fondi del PON Cultura e Sviluppo (FESR 2014/2020) per un totale di 114 milioni di euro più ulteriori 7 milioni di euro di performance che saranno proporzionalmente redistribuiti sui tre settori così suddivisi:

  1. la creazione di nuove imprese dell’industria culturale e creativa che promuovano l’innovazione, lo sviluppo tecnologico e la creatività. L’incentivo finanzia team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni; imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative. Sono finanziabili progetti di investimento fino a 400.000 euro che prevedono la creazione o l’introduzione di prodotti e/o servizi innovativi. (41,7 milioni)
  2. lo sviluppo delle imprese dell’industria turistica e manifatturiera. L’incentivo prevede il sostegno allo sviluppo e al consolidamento delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e del settore manifatturiero tipico locale. Si applica nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale. Si rivolge alle imprese costituite in forma societaria da non meno di 36 mesi, incluse le cooperative che vogliono presentare progetti di investimento nei settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici locali. Sono finanziabili progetti con piani di spesa fino a 500.000 euro che prevedono investimenti nelle seguenti aree di intervento: servizi per la fruizione turistica e culturale; promozione finalizzata alla valorizzazione delle risorse culturali; recupero e valorizzazione di produzioni tipiche locali. (37,8 milioni)
  3. Il sostegno ai soggetti del terzo settore che operano nell’industria culturale turistica e manifatturiera. L’incentivo punta a sostenere lo sviluppo e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e manifatturiero tipico locale. . Si rivolge alle imprese – comprese le cooperative – e ai soggetti del terzo settore che hanno progetti di investimento con piani di spesa fino a 400.000 euro in una o più delle seguenti aree di intervento: gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; animazione e partecipazione culturale. (27,4 milioni)

Per tutti e tre i filoni sono previsti finanziamenti agevolati a tasso zero fino ad un massimo del 60% della spesa ammessa e ulteriori agevolazioni in caso di progetti presentati da imprese femminili, giovanili o in possesso del rating di legalità.

Le domande per l’accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente online, registrandosi sul sito Cultura Crea di Invitalia e accedendo all’area riservata. Sarà così possibile compilare la domanda, caricare il piano d’impresa e la documentazione da trasmettere attraverso la procedura informatica.

Tutti i dettagli nella Direttiva n.55 del 20 luglio 2016

Una storia che merita di essere letta. Il post di un medico commuove il web

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Un post davvero commovente. Questo testimonia che il rapporto che si viene a creare tra medico e paziente spesso va oltre il rapporto professionale. Non sempre naturalmente. In genere i medici sono freddi e distaccati.

Del resto se così non fosse non riuscirebbero a svolgere il loro lavoro con lucidità e professionalità. Ma a volte una parola di conforto vale più di una medicina. Non è unica questa storia ma è una delle tante a dimostrazione che in una drammatica situazione si possono instaurare rapporti umani.

Il messaggio è stato pubblicato da un medico dell’ospedale Sirai di Carbonia, in Sardegna, è subito diventato virale per la sua grande emozione. Lo stesso dottore, Marco Deplano, si dice lusingato e meravigliato nel vedere che questo post è diventato un putiferio mediatico, poiché lui lo considera uno stralcio di quotidianità.

La signora che è affetta da un tumore terminale ha dato una lezione di vita al medico ed a tutti noi. Una storia che merita di essere letta. Una storia che mette in discussione “l’accanimento terapeutico”.

IL POST DEL MEDICO

Oggi mi chiamano per una consulenza in un altro reparto. Una delle solite e molteplici consulenze della giornata… ordinaria amministrazione. Paziente con un tumore in fase ormai terminale con insufficienza renale da compressione degli ureteri.

Arriva con il letto una paziente tra i 70 e gli 80 anni, bianca bianca, capello rosso carota con due dita di ricrescita ma smalto rosa impeccabile.

-“Buongiorno signora”.

-“Buongiorno a lei dottore”.

Vedo la cartella, la visito e ripeto l’ecografia.

-Allora signora in questo momento i suoi reni hanno difficoltá a scaricare le urine per cui non potendo eliminare le urine per via naturale devo posizionare un tubicino, una specie di rubinetto che scavalca l’ostacolo cosi farà pipí da due tubicini nella schiena collegati a due sacchette…”.

-“Scusi se la interrompo… avró un’altra sacchetta anche dietro?” (aveva la colostomia).

-“Si signora…”.

Silenzio assordante di un minuto che sembrava interminabile.

Sorridendo mi dice:”Scusi dottore come si chiama?”.

-“Deplano”.

-“No il nome”.

-“Marco”.

-“Marco che bel nome…hai due minuti per me?”.

-“Certo signora ci mancherebbe…”.

-“Lo sai che io sono già morta?”.

-“Scusi non la seguo… non è così immediato…”. -“Si… sono morta 15 anni fa”. Silenzio.

-“15anni fa mio figlio a 33 anni e venuto a mancare… ha avuto un infarto. Io sono morta quel giorno lo sai?”.

“Mi spiace signora…”.

-“Io dovevo morire con lui 15 anni fa, dovevo morire 10 anni fa quando mi hanno trovato la malattia e adesso io non devo più fingere per gli altri. I figli sono sistemati, i nipoti pure… io devo tornare da lui. Che senso ha vivere qualche giorno in più con sacchette soffrendo e facendo penare i miei cari… io ho una dignità. Ti offendi se non voglio fare nulla… io sono stanca e mi affido alle mani di Dio. Dimmi la verità soffriró?”.

-“No signora… lei può fare quello che vuole… ma mettendo due…”.

-“Marco ti ho detto no. La vita e mia e ho deciso cosi. Anzi fai una cosa sospendi la trasfusione che ho voglia di tornare a casa e mangiare un gelato con mio nipote”.

Piano piano ogni parola mi ha spogliato come quando si tolgono i petali a una rosa.

Ho scordato la stanchezza, la rabbia e tutto quello che mi angoscia.

Non c’erano più gli anni di studio, le migliaia di pagine studiate, le linee guida… nulla tutto inutile.

Nudo e disarmato dinanzi a un candore e una consapevolezza della morte che mi hanno tramortito.

Mi sono girato per scrivere la consulenza per evitare che mi vedesse gli occhi lucidi e l’infermiera si è allontanata commossa.

Non sono riuscito a controllarmi e chi mi conosce sa che non è da me…

-“Marco ti sei emozionato?”.

-“Si signora un pochino, mi scusi”.

-” É bello invece, mi fai sentire importante. Senti fammi un altro favore. Se vengono i miei figli e ti prendono a urla chiamami che li rimprovero per bene. Tu scrivi che io sto bene cosí…Ok?”.

-“Si signora”.

-“Marco posso chiederti una cosa?”.

-“Si signora dica”.

-“Sei un ragazzo speciale io lo so e sei destinato a grandi cose. Me lo dai un bacio? Come quelli che i figli danno alle mamme”.

-“Si signora”.

-“Preghero per te e per mio figlio. Spero di riverderti”.

-“Anche io signora… grazie.”.

In quel momento era la donna più bella del mondo, luminosa, decisa, mamma, nonna… in una parola amore puro.Forse é stata la volta in cui sono stato contento di fare una figura di merda. Smontato, denudato e coccolato da chi avrei dovuto aiutare e invece mi ha impartito la lezione di vita piu toccante della mia vita.

La morte vista come fase finale della vita, senza ansia, paura, egoismo. Consapevolezza che anni di studio mai ti insegneranno…il mio curriculum valeva meno di zero… Anni di studio, master, corsi… Il nulla. Parlavano le anime. Tutto é relativo e io sono piccolo piccolo davanti a tanta grandezza. Tutto quello che riguarda la vita, quando la si cerca, quando la si ha o la si perde fino a quando finisce va vissuto intimamente nella massima libertà e discrezione. L’unico momento che davvero unisce chi si vuol bene cancellando litigi e negatività. Sembra paradossale ma il dolore che è un aspetto dell’amore unisce a volte più dell’amore stesso.

Io credo molto nell’accompagnamento in queste fasi: a volte una parola dolce ha più beneficio di molte medicine.

Comunque vada buon viaggio.

Condannati i vertici di “Poltronesofà”

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Condannati i vertici di Poltronesofà per tentata estorsione nei confronti di alcuni lavoratori. A Renzo Ricci, 58enne reggiano, amministratore unico Massimo Affinati e Bruno Gulic amministratori-capi area sono stati inflitti un anno e otto mesi e 600 euro di multa dal Tribunale di Forlì. I tre erano accusati di aver messo in atto una tentata estorsione quando volevano far firmare ad alcuni lavoratori delle dichiarazioni di avere con l’azienda un rapporto di “associate in partecipazione”. Stessa sorte è toccata anche ai dipendenti della sede di Napoli.

Gli avrebbero detto: “O firmate o siete licenziati”. Era il 2012 quando era entrata in vigore la legge Fornero che prevede infatti che in ogni punto vendita non si possano avere più di tre addetti “associati in partecipazione” (Aspo, una forma particolare di para-subordinazione, diversa sia dal contratto a progetto che dalla partita Iva) oltre i familiari del titolare fino al secondo grado di parentela. Facile applicare questa regola sui piccoli esercizi familiari, mentre più ambigua è l’applicazione sulle grosse catene. La Fornero aveva previsto che chi avesse certificato i rapporti di lavoro entro luglio 2012, avrebbe potuto mantenerli in essere comunque, al di fuori della regola dei 3 addetti. L’azienda aveva quindi chiesto immediatamente alle commesse di recarsi nella commissione di certificazione (Fondazione Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia). Un obbligo imposto da Poltronesofà ai suoi addetti.

“O firmate la certificazione, o vi rescindiamo il contratto”: questo è stato detto a tutti i commessi all’entrata in vigore della Fornero. Un incontro dove si sarebbe configurato il reato si sarebbe dovuto svolgere a Forlì il 10 luglio del 2012. Uno dei capi area avrebbe detto invece testualmente in un altro incontro: “Signori, qua c’è il vostro futuro, se rispondete direttamente – riferendosi alle risposte indicate dall’azienda – continuerete a lavorare con noi, diversamente potete immaginare quale sarà il vostro futuro”. Gli addetti non hanno accettato il ricatto e si sono rifiutati di certificarsi e alla fine sono stati poi licenziati. Erano riusciti a dimostrare che avevano obblighi di presenza, turni, orari stabiliti unilateralmente dai capi, così come le ferie. E non erano quindi lavoratrici autonome. Firnando la certificazione avrebbero poi commesso il reato di falso.

L’indagine è stata seguita direttamente dal Procuratore della Repubblica Sergio Sottani che ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ora il Tribunale di Forlì (pm d’udienza Brunelli) ha condannato i vertici di Poltronesofà, l’azienda nata a Forlì nel 1995 e che fa tanta pubblicità.

A Stoccolma poliziotta in bikini arresta un ladro, la foto su Instangram

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poliziotta in bikini a stoccolma

Si stava rilassando in bikini nel parco Rålambshov a Stoccolma ma questo non le ha impedito di intervenire per arrestare un ladro.

La protagonista della storia è la poliziotta Mikaela Kellner che ha poi postato su Instagram la foto di lei in costume da bagno mentre ammanetta il ladro tenendolo con la testa schiacciata sul prato. “Il primo intervento con indosso un bikini in 11 anni da agente”, ha scritto sotto.

Fisico statuario, riflessi pronti e appassionata di fitness, è diventata in breve una star dei social media. “Non ci ho pensato nemmeno per un secondo, sarei intervenuta anche nuda”, ha raccontato Mikaela spiegando di aver notato un uomo che aveva rubato un cellulare.

Lei e una collega lo hanno inseguito, trovato e arrestato.

Olimpiadi Rio 2016: calendario delle gare

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Dal 5 al 21 agosto 2016 Rio de Janeiro ospita la 31ma edizione dei Giochi Olimpici Estivi: la città brasiliana è la prima sudamericana alla quale viene assegnata la rassegna.

L’assegnazione avvenne nel 2009 quando Rio superò dopo 3 votazioni Madrid, Tokyo, dove si andrà nel 2020, e Chicago.

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio 2016 andrà in onda venerdì 5 agosto, nella notte di sabato 6 in Italia.

La città sarà suddivisa in 5 zone dove saranno dislocati i diversi impianti di gara: Barra, Deodoro, Maracanà, Copacabana ed una zona esterna riservata al calcio. In tutto 28 sport, tra cui le new entry Rugby e Golf, e 48 discipline con l’Atletica che reciterà la parte del leone con l’assegnazione di 47 titoli olimpici.

La Portabandiera dell’Italia sarà Federica Pellegrini che succede a Valentina Vezzali, che portò il tricolore a Londra 2012, e ad Antonio Rossi, protagonista a Pechino 2008.

Nella lunga lista dei portabandiera di tutte le nazioni partecipanti è l’atletica a recitare il ruolo di protagonista risultando la disciplina più rappresentata tra gli atleti che entreranno all’interno dello Stadio Maracanà.

L’Italia si presenterà il Brasile con 297 atleti: il presidente del CONI Giovanni Malagò ha affermato che l’obiettivo degli azzurri, a Rio con la più alta rappresentanza femminile della storia per la nostra delegazione, sarà quello di ottenere un minimo di 25 podi.

A proposito di medaglie i nostri dovranno difendere il bottino conquistato a Londra 2012 quando gli atleti italiani salirono in 8 occasioni sul gradino più alto del podio, in 9 volte sul secondo ed in 11 sul terzo per un totale di 28 medaglie.

Tutto sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Rio 2016 che andrà in scena venerdì 5 agosto, nella notte di sabato 6 in Italia. Ora di inizio, portabandiera, sfilata delle nazioni ed indiscrezioni; chi sarà l’ultimo tedoforo?

Di seguito il calendario delle gare:

LO SPECIALE RIO 2016 – LE OLIMPIADI IN DIRETTA TV – IL MEDAGLIERE -TUTTI GLI AZZURRI IN GARA – LE SCHEDE DI TUTTI GLI IMPIANTI – I BIGLIETTI  – LA MASCOTTE -LA TORCIA OLIMPICA – LA LISTA DEI PORTABANDIERA

  • ATLETICA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • BADMINTON CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • BASKET CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • BEACH VOLLEY CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • BOXE CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • CALCIO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • CANOA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • CANOTTAGGIO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • CICLISMO – BMX – MTB CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • EQUITAZIONE CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • GINNASTICA ARTISTICA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • GINNASTICA RITMICA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • GOLF CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • HOCKEY SU PRATO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • JUDO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • LOTTA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • NUOTO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • NUOTO SINCRONIZZATO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • PALLAMANO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • PALLANUOTO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • PENTATHLON MODERNO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • RUGBY CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • SCHERMA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • SOLLEVAMENTO PESI CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TAEKWONDO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TENNIS CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TENNISTAVOLO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TIRO A SEGNO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TIRO A VOLO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TIRO CON L’ARCO CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TRIATHLON CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • TUFFI CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • VELA CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA
  • VOLLEY CALENDARIO – LA SQUADRA AZZURRA

Addio a Marta Marzotto, la regina dei salotti d’Italia

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E’ morta Marta Marzotto, la regina dei salotti d’Italia. La stilista si è spenta stamattina a Milano, aveva 85 anni. Nata a Reggio Emilia nel 1931, esuberante, estroversa, è stata la signora dei salotti, dall’arte, della politica, della moda, del charity.

Aveva appena pubblicato la sua ultima autobiografia, in cui raccontava la sua vita: l’infanziapovera, il lavoro da mondina, il matrimonio da fiaba. E poi l’amore per Guttuso e Lucio Magri. La mondanità. Craxi, Pertini, il Pci. Stilista ed ex modella, disegnatrice di gioielli, musa, ha lasciato un segno profondo nella vita culturale del Paese.

Già da diversi giorni era ricoverata nella clinica La Madonnina, dove è morta. “Marta Marzotto se n’è andata stamattina nel sonno dopo una breve malattia.

Era serena e circondata dai figli e dai nipoti che negli ultimi mesi sono stati sempre con lei, testimoni dell’allegria, ironia e generosità che l’hanno accompagnata fino all’ultimo momento”.

Questo il messaggio della famiglia. I funerali saranno celebrati lunedì 1 agosto alle 11 del mattino nella Chiesa di Sant’Angelo in piazza Sant’Angelo a Milano. Lo comunica una portavoce della famiglia.

La camera ardente sarà aperta in forma privata sabato 30 e domenica 31 luglio presso l’impresa funebre San Siro in via Corelli 120 a Milano, dalle 9 alle 19.

Frutta e verdura: 80% in meno di vitamine e minerali. Cause e rimedi

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Gli scienziati confermano: la frutta e verdura che mangiamo ha perso quasi tutti i suoi nutrienti a causa delle ibridizzazioni delle specie, l’impoverimento dei terreni, lunga conservazione e l’inquinamento atmosferico. Si è arricchita invece di metalli pesanti.

Quanti di noi concordano che ormai la frutta ha perso il suo sapore? Che le verdure marciscono subito e non sono per nulla gustose?

Certamente farne dei frullati e aggiungere tanto condimento aiuta a renderle più gradevoli però dovremmo mangiarne almeno 7 volte tanto per ottenere le stesse vitamine e minerali che assumevano i nostri genitori e i nostri nonni.

Non accusiamo semplicemente la dieta moderna delle malattie in crescita esponenziale della nostra epoca: una carenza di vitamine e minerali può innescare ogni serie di disturbi ed aumentare la mortalità, ed oggi è sempre più difficile assimilare questi nutrienti preziosi.

Già 30 anni fa la sola dieta sarebbe stata sufficiente a fornire un adeguato apporto vitaminico: ecco perché i nostri avi riuscivano a lavorare nei campi tutto il giorno senza mangiare molto ed erano più forti.

Oggi invece, il cibo si è impoverito dei micronutrienti necessari per mantenere uno stato di salute ottimale.

Perché oggi frutta e verdura sono così svuotate di nutrienti?

Secondo il Dr. Donald Davis: «la colpa è delle nuove tecniche competitive usate dagli agricoltori per aumentare i profitti sono costretti a maggiorare la produzione, usando sistemi che fanno incrementare e maturare i raccolti assai più velocemente. Frutta e verdura pompate all’inverosimile e in maniera artificiale non hanno il tempo di sviluppare le naturali proprietà nutrizionali, tipiche di uno sviluppo normale.

Gli sforzi per allevare nuove varietà di colture che forniscono una maggiore resa, la resistenza dei parassiti e la capacità di adattamento del clima hanno permesso colture a crescere più grandi e più rapidamente, ma la loro capacità di produrre ed assorbire sostanze nutritive non può tenere il passo con la loro rapida crescita.

Gli agricoltori vengono pagati a peso, non a seconda delle vitamine nei loro prodotti.

Gli scienziati lo chiamano “effetto diluizione”: più la frutta e la verdura diventano grandi e rigogliose, meno contengono minerali, vitamine e altre sostanze nutritive. E’ un rapporto inversamente proporzionale, il raccolto più ricco diventa automaticamente il più povero».

Quindi secondo il ricercatore americano, l’uso di fertilizzanti sintetici, fitofarmaci e pesticidi insieme all’ibridizzazione delle specie impedisce alla pianta di sviluppare il suo contenuto nutritivo. Un’altra ragione per la carenza vitamina è dovuta alla grande produzione estensiva che richiede lunghi tempi di conservazione e trasporto che non fanno altro che accelerare la perdita di nutrienti. I nutrienti in frutta e verdura cominciano a diminuire appena li raccogliamo dalla pianta.

Questa perdita di sostanze nutritive può essere minimizzata con il surgelamento e l’essiccazione a massimo 42 °C.

L’ideale è quindi acquistare quindi da un piccolo produttore locale che raccoglie solo quando necessario.

Come rimediare? Acquista biologico o non trattato. Scegli la frutta e verdura più piccola. Bere molti estratti freschi fatti in casa di frutta e verdura è un modo per consumarne un grande quantità assumendo tutti i nutrienti eccetto le fibre se abbiamo la possibilità.

Assumi integratori vitaminici naturali ovvero superfoods. Gli integratori di vitamine normali che vengono venduti in farmacia e pubblicizzati in televisione sono tossici come dimostrato da alcuni studi.

Scegli quindi i superfood ovvero cibi-medicina super concentrati di nutrienti: spirulina, clorella, bacche goji, acai, olio di cocco, aronia, camu camu, semi di canapa, semi di chia, lucuma, polline, omega 3, funghi medicinali (Reishi, Chaga, Cordyceps, ecc) ed altri.

(fonte Dionidream)

Papa Francesco prega in silenzio ad Auschwitz: dolore e commozione nei suoi occhi

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di Antonella Amato – Cammina a testa bassa, spalle curve e tanta ma tanta tristezza sul suo viso. E’ il nostro Papa Francesco in visita a pregare in silenzio ad Auschwitz. Sulle spalle e nel cuore porta con sè tutto il dolore e l’orrore di ciò che accadde in quel luogo maledetto. Un viaggio nei luoghi della terza giornata di Papa Francesco in Polonia, che inizierà con un percorso silenzioso nella memoria, perché l’orrore di Auschwitz non si ripeta mai più. Sono già 300mila i giovani che visitano il Museo nei giorni della Gmg. A due passi dai campi di sterminio, un Centro di dialogo per ebrei, polacchi e tedeschi. Il lungo viale che porta al campo di sterminio di Auschwitz è verde. Eppure, neanche il rigoglio della vegetazione, in quest’alba estiva un po’ uggiosa, riesce a cancellare l’immagine dei deportati che in lunghe colonne, su strade sterrate polverose o fangose a seconda del grado di clemenza atmosferica, si incamminano a marce forzate verso il loro destino di morte. La prima cosa che si vede stagliarsi imponente è il Crematorio numero 1, sul lato sinistro dell’ormai famigerata scritta “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi). E’ la porta d’ingresso di Francesco, che oggi è stato il terzo papa a varcare i cancelli del luogo degli orrori più noto al mondo, dove sono stati sterminati quasi due milioni di ebrei, e non solo, in nome di un odio all’uomo, prima ancora che alla fede. La grande e pacifica affluenza ha “blindato” tutta la zona e ha costretto gli organizzatori a non fare entrare i ragazzi nei “blocchi” – 28 solo quelli di Auschwitz – ma a permettere loro una visita completa attraverso grandi pannelli con gigantografie che, lungo il campo di “Auschwitz 1”, riproducono ciò che si trova all’interno dei “blocchi”. Così il popolo giovane di Cracovia può fare in questi giorni il percorso che il Papa ha compiuto oggi. Accende una candela davanti alle lapidi, bacia il palo di ferro delle impiccagioni, tocca con la mano il muro delle esecuzioni poi scende le scale, nel blocco numero 11, per andare a pregare da solo nella cella di San Massimiliano Kolbe. Su una parete del muro è ancora visibile un graffito, una croce. La luce arriva da una grata in alto, piccola e angusta. “Signore, abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdono per tanta crudeltà!”, ha scritto, in spagnolo, sul libro d’onore del lager nazista, come riporta il sito della fondazione del museo del campo di concentramento e sterminio degli ebrei. “Auschwitz 2”, il luogo dove i nazisti hanno sterminato il maggior numero di ebrei. In seguito Bergoglio si è recato al monumento alle vittime delle Nazioni, che annovera una serie di lapidi nelle 23 lingue usate dai prigionieri.

Porto d’armi: aumentano le richieste in Italia. Cosa sta succedendo?

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“Sono 45.618 gli italiani con il porto d’armi per difesa personale, ai quali vanno poi aggiunti i cacciatori: 884.953 persone con il porto d’armi per esercizio venatorio.

Una cifra, quella relativa alle ultime rilevazioni del Dipartimento di Polizia, alla quale vanno aggiunti…i 4 milioni di persone che possiedono un’arma in casa, ma non possono portarla fuori. Un vero e proprio esercito parallelo.

Dopo la vicenda di Aci Castello, dove un uomo con problemi psichici ha ucciso cinque persone, e quella di Milano, dove uno squilibrato ha ucciso due persone, ferito altre tre e si è poi suicidato, si torna ora a parlare del porto d’armi.”

La notizia che avete appena letto è apparsa sul Corriere della sera, nell’aprile del 2002, ma è quanto mai attuale.

Solo due giorni fa, durante un’intervista allo scrittore Mauro Corona, Ospite a In Onda (La7), in collegamento dalle montagne di Erto, il conduttore Tommaso Labate si è accorto che da un angolo dell’inquadratura spuntava una grossa pistola: “Corona si vede un fucile alla sua destra”, lui lo ha corretto: “E’ un revolver, ho il porto d’armi innocuo.”

Un ossimoro. Dati aggiornati allo scorso anno, riportano che in Italia ci sono 11,9 armi da fuoco ogni 100 persone. Questo significa che nel nostro Paese ci sono ben sette milioni di armi: un cittadino ogni dieci dispone di una pistola, di un fucile, visto che le armi in dotazione alle forze dell’ordine sono solo un milione ( fonte gunpolicy.org sito indipendente).

Le statistiche, infatti, pongono l’Italia al quindicesimo posto nella classifica mondiale dei 178 Paesi monitorati. Per armi possedute, sempre secondo lo stesso sito, in Europa l’Italia è terza dopo Germania e Francia. Il posto sul podio spetta invece, al nostro Paese, secondo i dati questa volta dell’Unione Europea, per la produzione di armi.

Numeri da far girare la testa. Ma non è necessario rifarsi a statistiche nazionali. Solo ieri, durante un’attesa di circa un’ora presso l’ufficio di Polizia della Questura di Fuorigrotta, su otto persone in attesa, cinque erano per rinnovo passaporto e tre per rinnovo o richiesta di porto d’armi.

Cosa sta succedendo? Paura dei terroristi, paura di ladri e rapinatori. Paura. Ma attenzione. I dati parlano chiaro. Esiste una correlazione forte fra le morti per omicidio e il possesso di armi da fuoco.

Il confronto tra Usa e il resto del mondo Occidentale lascia poco spazio alle interpretazioni. Nel 2013, secondo le statistiche ufficiali, in Usa sono morte 33.636 persone a causa delle armi da fuoco. Inoltre, dal 1982 al 2012, sempre negli Usa si sono verificati almeno 61 omicidi di massa con armi da fuoco (nella maggior parte dei casi possedute legalmente) in ben 30 Stati.

Lo stesso presidente Obama, citando diverse fonti, ha spesso ricordato che negli Usa con le armi si uccide 297 volte in più che in Giappone, 49 volte in più che in Francia e 33 volte in più che in Israele. Negli Stati Uniti, infatti, la media è di 3,7 omicidi per arma da fuoco ogni 100mila abitanti

(Riproduzione parziale da BSnews.it del 28 novembre 2015).

Ecco la risposta di Aurelio De Laurentis alle affermazioni di Higuain

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Calcio Napoli: De Laurentiis parla di Ancelotti, Balotelli,Hamsik e Sarri

di Gianmarco Giugliano – Questa, nel dettaglio, la risposta di Aurelio De Laurentiis alle affermazioni di Higuain di ieri durante la presentazione del giocatore alla Juventus.

«Cari tifosi del Napoli, cari appassionati di calcio, ho letto le dichiarazioni di Gonzalo Gerardo Higuain nella conferenza stampa organizzata dalla Juventus e vorrei soffermarmi sulla parte nella quale, dopo aver detto che la Juventus è una grande famiglia e lui è felice di indossare la maglia bianconera, afferma che il motivo per cui ha deciso di andare in quella squadra sarebbe colpa mia. Ho riflettuto a lungo se queste affermazioni meritassero una risposta, essendo facilmente chiaro a tutti quale sia la verita’. Alla fine ho pensato che qualcosa era meglio dire, cosi’, a futura memoria. Questa è la mia risposta.

1) Se il signor Gonzalo Gerardo Higuain era così indispettito dalla mia presenza, ha impiegato molti anni per capirlo, a meno che non sia una persona falsa o un ottimo attore. Ma escluderei quest’ultima possibilità: di attori me ne intendo.

2) Abbiamo trascorso molto tempo insieme, anche recentemente, ad esempio un’intera giornata alla Commissione Disciplinare di Roma non più tardi del 15 aprile scorso, per cercare di rimediare alla squalifica di 4 giornate che aveva avuto nel pieno della lotta scudetto. Vi assicuro che quel giorno Gonzalo era molto sereno e non mostrava alcuna insofferenza nei miei confronti, come possono testimoniare le persone che erano con noi.

3) Come mai il suo procuratore non ha mostrato insofferenza quando ci siamo incontrati per discutere del rinnovo, ed è successo spesso nell’ultimo anno? Se fossero stati così intolleranti alla mia presenza, non avrebbero passato ore a discutere di soldi, molti soldi, con grande interesse e disponibilità.

4) Non ha una certa vergogna il suo procuratore quando dice che la squadra nella quale giocava, che lo ha messo nella condizione di segnare 38 gol, non era all’altezza ? Non ha vergogna di dire, in pratica, che i compagni di Gonzalo erano scarsi, visto che il Napoli è stata la squadra che ha avuto il maggior numero di occasioni da gol in Italia, condizione fondamentale per consentire a un attaccante di segnare molti gol?

5) Cercare di spiegare che il suo passaggio nella nuova famiglia sia colpa mia, è mancare di rispetto ai napoletani. Se Higuain avesse letto la storia di Napoli, scoprirebbe che questa città è stata l’unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell’arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo».

Spettacolo FuoriDiTango: Napoli si tinge di musica, danza, poesia e teatro

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Lunedì 1 agosto alle 21.00 la notte di Napoli si tingerà di tango quando musica, poesia, teatro e danza si incontreranno sul cortile del Maschio Angioino in uno spettacolo firmato FuoriDiTango.

La performance, ideata e diretta dalle due pianiste Maria Luisa Abbattista e Porsia Caragnano e curata dall’Associazione Centro Didattico Musicale Orff Schulwerk di Mottola (Taranto), è compresa nel ricco cartellone estivo organizzato dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Palazzo San Giacomo per l’edizione 2016 dal titolo “Allo Zenit. Napoletani per Costituzione”.

Tema di quest’anno è la celebrazione del 70° anniversario della nascita della Repubblica Italiana, per celebrare i valori salienti della Costituzione italiana e quelli che costituiscono le radici dell’Europa Unita e della dichiarazione dei diritti universali dell’uomo.

Non una semplice riproposizione di brani che pure hanno fatto la storia del tango argentino, bensì un’artistica fusione tra musica colta e tradizione popolare, per dare una veste nuova ed accattivante al repertorio tradizionale tanguero, per un risultato al di fuori delle regole stilistiche imposte dalle interpretazioni più note, donde il nome del progetto FuoriDiTango.

Il repertorio musicale eseguito dalle due direttrici artistiche nonché raffinate pianiste, Maria Luisa Abbattista e Porsia Caragnano, insieme all’eclettico violino di Leo Gadaleta e alle multiformi percussioni di Giuseppe Di Pinto, prende vita grazie alle esibizioni dei pluripremiati ballerini di tango argentino, Luca Morale e Francesca Santangelo, alla voce energica e sensuale del giovane attore di cinema e teatro William Volpicella, che racconta l’esotica magia del tango in prosa e in versi, e alla partecipazione della giovanissima danzatrice Vittoria D’Ausilio.

“La nostra – chiosa una delle direttrici artistiche, Maria Luisa Abbattista – è una visione prismatica, a cui siamo giunti amando e vivendo profondamente questo tipo di musica. Non solo eseguendola, ma anche cercando di ricreare quell’intensa magia che il repertorio tanguero reca in sé”.

I FuoriDiTango, nati a Bari nel 2013, si sono già esibiti nell’ambito di importanti stagioni culturali italiane.

Regione Campania: ok alla legge per l’uso terapeutico della cannabis

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La Campania ha approvato ieri in consiglio regionale, all’unanimità, la proposta di legge sull’uso terapeutico della cannabis, così come previsto dalle norme nazionali.

 L’uso dei cannabinoidi sarà ammesso come trattamento sintomatico per mitigare i sintomi (nausea, vomito, dolore, spasmi muscolari) di varie patologie difficili da controllare; tra queste: disturbi d’ansia, disturbi post-traumatici da stress, diabete, artrite reumatoide. Ma anche sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, dolore cronico, effetti da chemioterapia e radioterapie a da Hiv.

Per rendere meno gravoso per il sistema sanitario regionale il costo della preparazione dei farmaci, è stata prevista anche una intesa con le Università campane. Ma la nuova legge servirà anche a diffondere la cultura dell’uso della canapa anche in altri settori diversi da quello terapeutico, come industriale, alimentare e delle bonifiche ambientali. Per questi ulteriori usi verrà istituito un Comitato tecnico-scientifico che dovrà occuparsi di diffondere l’attività di aggiornamento e informazione nonché di ricerca su cure palliative e terapie del dolore. Verrà pure incentivata la ricerca scientifica con la sperimentazione clinica dell’efficacia della cannabis per numerose patologie neurodegenerative.

Napoli, varco ZTL “Marechiaro” attivo dal 1 agosto

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Si comunica che dal 01/08/16 al 30/09/16 sono attive le telecamere per il rilevamento dei transiti ai varchi di accesso di via Marechiaro lato Coroglio e via Marechiaro lato via Alfano. La ZTL è attiva:

  • dalle ore 8:30 alle ore 13:00 (varco Via Marechiaro lato Via Coroglio)
  • dalle ore 8:00 alle ore 19:00 (varco Via Marechiaro lato Via Alfano).

Possono essere richiesti permessi di accesso temporaneo alla Z.T.L. per comprovate e straordinarie necessità. I permessi possono essere rilasciati a veicoli per: traslochi; interventi manutentivi su fabbricati, appartamenti, negozi ecc.; visite e/o esami clinici per soggetti con problemi di deambulazione; carico/scarico materiali e suppellettili per manifestazioni autorizzate

La richiesta dovrà essere trasmessa all’Ufficio ZTL Chiaia mediante posta elettronica, non con pec, all’indirizzoztlmarechiaro@anm.it. Per informazioni chiamare lo 081.7950513 dalle ore 13.00 alle 15.00.

I tempi per il rilascio dei permessi sono di 4 giorni lavorativi. Per le informazioni e la modulistica per richiedere l’autorizzazione per l’accesso nella ZTL “Marechiaro” per il rilascio dell’apposito Contrassegno possono essere richieste presso l'”Ufficio per il Rilascio dei Contrassegni”, sito in Piazza Santa Caterina – I piano, presso la sede della Municipalità 1.

L’Ufficio Rilascio Contrassegni, è aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, con i seguenti orari:

dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00

Inoltre l’ANM attiverà, a partire dall’01/08/16, la linea 622 Marechiaro in servizio dalle ore 11.00 alle ore 19.00 con partenza ogni 30 minuti.

(fonte: Comune di Napoli)

SSCNapoli: la presentazione della squadra spostata il 1 agosto allo Stadio San Paolo

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La bellissima lettera di un tifoso dedicata a Marek Hamsik

L’evento avverrà in occasione dell’amichevole di prestigio col Nizza organizzata per festeggiare i 90 anni del Napoli

La SSC Napoli informa che la presentazione della squadra, prevista per venerdì 29 luglio alle ore 21.15 a Dimaro, è stata spostata allo Stadio San Paolo in occasione di SSC Napoli – Nizza, amichevole organizzata per festeggiare i 90 anni del Napoli il prossimo primo agosto.

In virtù di questa novità, il Napoli in accordo con Trentino – Val di Sole,  comunica che a tutti i tifosi presenti a Dimaro per l’evento di venerdì, verrà regalato un biglietto a scelta tra Napoli – Nizza (primo agosto) e la prima partita di campionato al San Paolo, Napoli – Milan, anticipo di sabato 27 di agosto.

Potranno ricevere i biglietti anche i non residenti in Campania, ma presenti in ritiro a Dimaro.

Per poter accedere a tale opportunità è richiesto un accredito nei punti di raccolta allestiti giovedì 28 (dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00) e venerdì 29 (dalle 09.00 alle 13.00), all’esterno dello stadio di Carciato – Dimaro.

Sarà obbligatorio indicare Nome, Cognome, Luogo e Data di nascita, recapito telefonico e indirizzo mail in quanto i biglietti saranno recapitati solo in formato elettronico. Sarà inoltre necessario esibire un documento di identità.

Si segnala che domani 28 luglio, anche in presenza dell’amichevole serale Napoli – Virtus Entella in programma a Trento, si terrà comunque un allenamento pomeridiano a ranghi ridotti allo stadio di Carciato Dimaro.

Questo permettarà ai tifosi di potersi accreditare allo stadio di Carciato anche in questa occasione.

Consiglio Comunale di Napoli: convocazione sulla manovra di bilancio

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La Conferenza dei Capigruppo ha deciso la convocazione del Consiglio
sulla manovra di bilancio per il 4 e 5 agosto

La Conferenza dei Capigruppo, presieduta da Alessandro Fucito, si è  riunita oggi pomeriggio, con la partecipazione dell’assessore delegato  ai rapporti con il Consiglio, Enrico Panini.
La Conferenza ha deciso che il Consiglio Comunale sulla manovra di  Bilancio di Previsione 2016-2018 sarà convocato per i giorni 4 e 5  agosto, alle ore 9.00, con lo svolgimento di una nuova Conferenza dei  Capigruppo la sera del 5 agosto per valutare, qualora non si  prevedesse di esaurire l’ordine dei lavori, una nuova seduta per il  giorno 8 agosto.
Nella prima parte della riunione, la Conferenza ha discusso degli  altri punti all’ordine del giorno della Conferenza odierna, a partire  dai decreti nel frattempo emanati sul funzionamento dell’Ufficio di  Presidenza e sulla composizione delle Commissioni consiliari, che si  riuniranno tutte domani per l’insediamento e l’elezione dei  Presidenti, e di una proposta che sarà presentata al Consiglio relativa all’interpretazione del Regolamento vigente con riguardo alle  Commissioni stesse e alla tutela dei gruppi con minore rappresentanza.

Le proprietà afrodisiache dell’aglio: altro che Viagra!

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Fin dall’antichità l’uomo ha cercato di accentuare e potenziare la sua virilità ed in effetti esistono molti rimedi naturali efficaci per l’impotenza che agiscono come un viagra naturale nell’aiutare nella difficoltà di erezione ed eiaculazione precoce.

Uno di questi viagra naturali è proprio il comunissimo e semplicissimo aglio, presente in quasi tutte le cucine del mondo. E i riferimenti nella storia sono moltissimi dato che ha fatto da sempre parte della medicina popolare:

  • Erodoto afferma che i faraoni facevano consumare l’aglio agli schiavi impegnati nella costruzione delle piramidi in Egitto per rafforzarli ed irrobustirli;
  • Durante i primi giochi olimpici in Grecia veniva dato agli atleti come stimolante;
  • Plinio il Vecchio, nella Historia Naturalis, ne indica vari usi terapeutici curativi;
  • I legionari romani usavano l’aglio abitualmente come vermifugo e per combattere varie malattie infettive;
  • La medicina ayurvedica lo somministra come cura per le malattie infettive
  • La medicina moderna lo considera preventivo per alcune forme di cancro, come quello del colon.

Uno dei primi scopritori delle proprietà afrodisiache dell’aglio è proprio l’italiano Antonio De Toma, che da oltre 25 anni si dedica alla ricerca delle proprietà medicinali dei prodotti naturali e sta per dare alle stampe un libro interamente dedicato all’aglio.

Al quotidiano Il Mattino, De Toma rivendica la paternità degli studi sulle proprietà del prezioso bulbo. “La Bbc e gli inglesi – dice riferendosi ad alcuni documentari trasmessi in tutta Europa – hanno scoperto l’acqua calda.

Io sono stato il primo, e lo rivendico, ad affermare le proprietà afrodisiache dell’aglio. Basta assumere uno spicchio, o due, per almeno un mese e 12-24 ore prima di avere un rapporto sessuale. Altro che Viagra…”.

Recenti studi negli Stati Uniti ed in Inghilterra hanno dimostrato che il Viagra danneggia il cuore e può causare un infarto.

L’uso dell’aglio, invece, dà gli stessi risultati favorendo un naturale risveglio sessuale del nostro corpo senza causare effetti collaterali. Gli studiosi affermano che le proprietà afrodisiache dell’aglio aumentano se viene consumato insieme a cipolle, peperoncino, scalogno ed altri prodotti dell’orto come il finocchietto selvatico.

(fonte Dionidream)

Napoli, Funicolare Centrale si ferma per 10 mesi: ecco i servizi sostitutivi

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L'ANM informa che l’Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore.

 

Da lunedì 1 agosto verrà sospeso il servizio della Funicolare Centrale per l’inizio dei lavori di revisione ventennale generale finalizzati al rinnovo e all’adeguamento tecnico dell’impianto. I lavori avranno una durata di 300 giorni. Una brutta notizia per i 28mila passeggeri giornalieri, che, però, era nell’aria da tempo. La conferma è arrivata nella serata di ieri.

SERVIZI SOSTITUTIVI

A copertura del percorso Palizzi – Piazza Vanvitelli sarà attivo il servizio sostitutivo minibus Linea 635, tutti i giorni dalle ore 06:30 alle 23:30, con una frequenza di 30 minuti.

La stazione intermedia della funicolare Centrale Petraio-Palizzi resterà accessibile per tutta la durata dei lavori per facilitare il passaggio dell’utenza da una strada all’altra.

Sul Corso Vittorio Emanuele è attiva la Linea C16 (Mergellina – Piazza Canneto) grazie alla quale è possibile effettuare l’interscambio con le fermate intermedie delle Funicolari Chiaia e Montesanto, poco distanti dall’impianto Centrale.

Per raggiungere il centro città sempre dal Vomero si consiglia l’utilizzo della  Linea 1 metropolitana.

Per i passeggeri disabili inoltre è attivo anche il servizio TAXI gratuito a chiamata attraverso cooperative convenzionate con ANM.

TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO DI REVISIONE

L’intervento di revisione generale ventennale prevede:  il restyling dei treni, della linea e degli ambienti di stazione, la sostituzione dell’argano e degli impianti di controllo, comando e conduzione del sistema, l’introduzione di nuove tecnologie per la movimentazione e l’informazione al pubblico.

Rinnovo treni: Sostituzione ruote, freni, carrelli, impianto pneumatico, idraulico, sistema elettronico per la trasmissione dati terra-treno-cabina.Riverniciatura della livrea carrozze, rinnovo cabina di comando, corrimani, piano di calpestio e sedute. Galleria, linea aerea e binari: sottoposte a interventi civili per il ripristino delle condizioni iniziali di idoneità statica e funzionale. Rinnovo dei sistemi di illuminazione con lampade a LED.

Ambienti di stazione: tinteggiatura e rinnovo delle sale di attesa e dei servizi igienici. Installazione di pannelli elettronici per l’informazione al pubblico e nuovi citofoni anche nelle stazioni.

Sala argano: sostituzione dell’argano e apparecchiature elettromeccaniche di nuova generazione che garantiscono anche  la sensibile riduzione delle vibrazioni alle strutture del fabbricato.

Videosorveglianza e sistemi di sicurezza: rinnovo completo degli impianti divideosorveglianza a circuito chiuso in stazione e sui treni, di diffusione sonora e interfono a terra e bordo treno per facilitare la comunicazione tra passeggeri conducente e stazioni, degli impianti di rilevazione incendi nelle stazioni , in galleria e sui treni.

Accessibilità: installazione di ascensori nelle stazioni intermedie Petraio e Corso Vittorio Emanuele in sostituzione degli attuali montascale per gli utenti con disabilità motoria.

L’intervento è stato programmato nel rispetto delle prescrizioni e degli obblighi di legge in tema di sicurezza previsti dal DPR 753/80 e comprende la ristrutturazione e l’ammodernamento della linea, la revisione delle carrozze, la sostituzione dell’argano e di altri dispositivi meccanici, dell’impiantistica di rete compreso il sistema di sicurezza. Al termine dei lavori la funicolare sarà sottoposta ai collaudi ministeriali: ottenuto il nulla osta del Ministero delle Infrastrutture riprenderà il regolare esercizio.

(ufficio stampa ANM)

 

L’Arte incontra l’Astronomia: dalle stelle di Democrito ai buchi neri di Hawking

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L’Universo immaginato: dalle stelle di Democrito ai buchi neri di Hawking immaginazione o realtà?

Giovedì 28 luglio 2016, alle ore 17, ultimo appuntamento a Palazzo Reale con IncAstri. L’Arte incontra l’Astronomia, il ciclo di incontri organizzato in collaborazione tra l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e il Polo museale della Campania, dedicato al dialogo tra arte e astronomia. Conversazione con Antonella Cucciniello, direttore del Museo e Massimo Della Valle, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte.

Stephen Hawking

In ogni epoca l’uomo ha immaginato l’Universo secondo le proprie conoscenze filosofiche e scientifiche, il direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Massimo della Valle e il direttore di Palazzo Reale, Antonella Cucciniello condurranno  in un percorso che parte dalle teorie di Democrito sulle stelle e giunge all’affascinante studio sui buchi neri di Stephen Hawking, raccontato attraverso le opere conservate nella Reggia, come l’orologio con planetario del XIX secolo e l’orologio con figura di Atlante che regge il globo.

La partecipazione all’incontro è gratuita per i possessori del biglietto che sarà emesso a tariffa ridotta.

Il tam tam della “secchiata gelata” ha funzionato: scoperto il gene della Sla

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Vi ricordate l’Ice Bucket Challenge, il gioco della “secchiata ghiacciata” diventato virale nell’estate 2014? Molti erano scettici, tantissime le critiche lanciate sui social. A due anni di distanza, l’originale campagna di raccolta fondi lanciata dall’Associazione Statunitense contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica ha dato i frutti sperati.

Grazie ai 200 milioni di dollari raccolti, una squadra di ricercatori ha scoperto un nuovo gene coinvolto nello sviluppo della malattia.

Due studi italiani pubblicati sulla rivista Nature Genetics dimostrano la correlazione tra anomalie genetiche e rischio di contrarre la malattia. La ricerca è stata appunto finanziata dalla raccolta fondi “Ice Bucket Challenge”

Con i fondi raccolti in tutto il mondo, l’Als Association è riuscita a sostenere un progetto di ricerca ambizioso, coinvolgendo 80 ricercatori provenienti da 11 Paesi.

Il gruppo guidato dall’Università del Massachussets e dallo University Medical Center di Utrecht ha ottentuto eccellenti risultati, isolando per la prima volta un gene, il NEK1, coinvolto nei processi neurodegenerativi che colpiscono i pazientiL’analisi genetica su più di 13mila persone ha rilevato che le anomalie del NEK1, il gene che contribuisce al rifornimento energetico dei neuroni e alla riparazione del Dna, sono correlate al rischio di contrarre la Sla.

Di conseguenza, capire meglio il suo funzionamento potrebbe portare allo sviluppo di terapie più efficaci per combattere la malattia.

Oltre ad aver finanziato la ricerca, l’Italia ha contribuito al progetto con due studi scientifici pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature Genetics. Gli articoli, firmati dai ricercatori dell’Istituto Auxologico Vincenzo Silani e Nicola Ticozzi, confermano il ruolo trainante della ricerca italiana nella lotta alla Sla..

Dopo un tam tam sui social network, anche nel nostro Paese migliaia di persone avevano risposto all’appello, a fin di bene, un secchio di acqua e ghiaccio.

Chi riusciva a superare la prova doveva “nominare” altre persone, invitando amici e personaggi famosi a fare altrettanto.

Tra i tanti “coraggiosi”, anche il premier Renzi e il Ministro della Pubblica Amministrazione Madia si sottoposero alla temuta doccia, prolungando una “catena di sant’Antonio” che permise di raccogliere donazioni per 2,4 milioni di euro.