giovedì, Settembre 19, 2024
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LIBRO BIANCO: ESPERIENZA DI GESTIONE DELLA BPCO NELLA REGIONE CAMPANIA

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Presentazione Libro Bianco Unioncamere Campania su Priorità Infrastrutturali

Una campagna di sensibilizzazione sulle patologie respiratorie in grado di avviare efficaci programmi di intervento, per dare risposte adeguate alla giusta richiesta di salute dei pazienti.

Questo il tema affrontato nel Libro Bianco del Respiro in Campania, presentato in Regione davanti a un attento e folto pubblico di addetti ai lavori.

In un sistema che ha una sempre più stringente necessità di attuare politiche sanitarie efficienti e sostenibili, il Libro Bianco rappresenta un’importante opportunità di discussione su una patologia complessa, come la BPCO che, per la sua crescente diffusione, sta diventando un gravoso problema di sanità pubblica.

Secondo l’OMS, la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva è la quarta causa mondiale di morte, dopo le malattie cardiovascolari, le infezioni respiratorie acute ed è al quarto posto insieme all’AIDS, proiettata verso il 3* posto entro il prossimo decennio. Ma, soprattutto, la BPCO è una malattia che può condizionare in maniera significativa la vita dei pazienti, alterandone profondamente la qualità.

A causa della sottovalutazione dei sintomi e della mancata diagnosi, la BPCO è spesso diagnosticata soltanto in fase avanzata, quando la funzionalità respiratoria è già significativamente compromessa e la patologia genera costi maggiori. Anni di malattia misconosciuta, diagnosi tardiva, scarsa aderenza al trattamento e ricoveri inappropriati diventano così i mali principali da sconfiggere, sia per giungere a una diagnosi precoce, sia  per migliorare la qualità di vita dei pazienti e tendere a una ottimizzazione dei costi legati alla gestione della patologia, anche attraverso la riduzione dei fattori di rischio, come la cessazione dell’abitudine al fumo.

Molti gli attori in gioco: medici di famiglia e specialisti, ospedali e istituzioni. E soprattutto i pazienti, coloro che, veri protagonisti, devono essere guidati verso un corretto percorso  di cura e di salute.

In questo contesto, come scrive nel suo articolo il dr. Gaetano Piccinocchi, Medico di base e Segretario Nazionale della SIMG, è auspicabile un approccio multidisciplinare integrato, che potrà avvenire solo ricercando formule di lavoro “insieme”, che non rappresentino una dichiarazione di intenti, ma una reale ed effettiva integrazione di attività tra Medici di Medicina Generale, specialisti  e altre figure professionali sanitarie e amministrative. Sarà così possibile realizzare un modello innovativo di gestione della BPCO, in grado di ottimizzare l’approccio diagnostico-terapeutico al paziente e influenzare positivamente gli outcome di natura sia clinica che economica.

Maria Sordino

CALCIOMERCATO NAPOLI: ACCORDO PER HERRERA

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Con molti giocatori impegnati nell’Europeo o in Sud America nel Centenario, gli acquisti diventano più difficili.

Per il centrocampo, il Napoli continua a trattare Herrera col Porto ma le trattative con gli iberici non sono mai facili. C’è la disponibilità del calciatore a giocare nel Napoli e c’è anche un accordo sull’ingaggio. Restano da “limare” le pretese del Porto. Probabilmente il giocatore messicano, estroso centrocampista dal buon livello tecnico, sarà ceduto per un cifra vicina ai 18 milioni più bonus legati ai risultati.

Restano aperte le piste che portano a Kums ( ottime le sue prove nell’ultima Champion’s con il Gent) ed a Tolisso ( concreto e abile centrocampista del Lione). Tramontate definitivamente le speranze per Zielinsky, si potrebbe riaprire la pista Soriano. Sul fronte partenze, Valdifiori preferirebbe una squadra che gli assicuri un posto tra i titolari mentre Grassi ( ancora molto giovane) potrebbe andare in prestito a qualche squadra neopromossa per fare esperienza.

Per la “fascia” destra il nome più gettonato è quello di Fabinho del Monaco. Il brasiliano classe ’93 si caratterizza come terzino di “spinta” più che di copertura. Stessa caratteristica ha Widmer, esperto del campionato italiano ed apprezzato per doti tecniche e caratteriali. Sul fronte partenze, sembrerebbe ormai certo l’addio di Maggio.

In attacco si aspetta la decisione di Lapadula anche per decidere il futuro di Gabbiadini. Suggestiva l’ipotesi di Immobile, napoletano DOC: andrebbe a ricomporre la coppia d’attacco del Pescara di Zeman. In questo caso, però, l’ingaggio del giocatore di Torre Annunziata ( di proprietà del Siviglia) potrebbe essere un freno.

In ottica Youth League ( la Champion’s delle “primavere”) il Napoli sta acquistando giovani talenti. Leandrinho (classe ’98) brasiliano di piede destro già nazionale u.17 è uno dei profili sudamericani più interessanti ed il Bulgaro Hristov, classe ’99 difensore centrale.

Gianmarco Giugliano

 

Autismo: tavolo tecnico regionale

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È a lavoro il tavolo tecnico che esaminerà la proposta di legge a firma del consigliere regionale Flora Beneduce sul miglioramento della qualità della vita di persone affette dallo spettro autistico, sia nell’età evolutiva che in quella adulta.

La commissione Sanità e Sicurezza sociale ha espresso la volontà di sottoporre al Consiglio regionale un testo unitario, che disciplini l’autismo e i disturbi di spettro autistico in modo completo. “Il tavolo, che ha incardinato l’esame comparativo delle proposte sul tema, ha l’obiettivo di produrre un documento di indirizzo per giungere all’approvazione di un’unica legge in grado di offrire supporto e sostegno alle famiglie che vivono queste difficoltà – dice Flora Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza e impegnata in questa fase di approvazione del testo -.

Abbiamo esaminato approfonditamente i primi sei articoli e, in tempi rapidissimi, la V Commissione potrà approvare una proposta di legge non solo valida, ma indispensabile per i cittadini campani”. Dopo questa prima sessione, l’esame riprenderà martedì prossimo. “La legge intende aiutare innanzitutto le famiglie, in particolare in fase di diagnosi in modo da lavorare in tempi rapidi sulle terapie – conclude la Beneduce, componente della commissione Sanità -.

Laddove manca la famiglia, carente per difficoltà economiche, per sostrato culturale o per legami con la criminalità, saranno predisposte azioni di supporto presso centri specializzati e istituti scolastici”.

NAPOLI SALSA FESTIVAL 2016

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La quinta edizione di “Napoli Salsa Festival”, si terrà il 25 giugno a Napoli presso Città della Scienza.
La manifestazione prevede un programma articolato in diversi momenti ugualmente coinvolgenti.
La vera novità è rappresentata dagli stage con i migliori maestri nazionali e internazionali a partire già dal mattino. In più ci saranno altre discipline messe in luce oltre alla salsa quali la Bachata, la Kizomba e la Zumba. Quest’anno padrino della manifestazione sarà il ballerino ed artista internazionale ROLY MADEN. Contestualmente nel teatro Newton andrà in scena il festival junior dedicato ai bambini. La serata continuerà dalle 20.30 con una carrellata di esibizioni di danze caraibiche eseguite dagli allievi delle principali scuole campane. A concludere la manifestazione, a partire dalle 22.30, la Galleria Centrale ospiterà quindi il “Gran Galà della Salsa e spettacoli” cui prenderanno parte centinaia di ballerini ed appassionati.
L’evento patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dal CONI di Napoli oltre che dal CSEN Danze Campania punta dunque a ricordare come nella vita di tutti i giorni, proprio come nel ballo, al di là dei movimenti predefiniti sta pur sempre alla fantasia dei singoli improvvisare la propria performance ed il proprio successo.

LE MULTINAZIONALI DELLE PERIZIE

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Garanzia Campania Bond, nuove emissioni per 12 PMI campane

Lo straordinario potere e la spropositata forza economica delle banche conduce il cliente, nell’ambito dei rapporti con le banche stesse, a sentirsi impotente, alla stregua di Davide contro Golia, e ciò, nella quasi totalità dei casi, lo fa desistere dall’attivare qualsiasi tipo di rimostranza o di perorazione dei propri diritti, quand’anche egli abbia il forte sospetto, se non addirittura la certezza, che l’istituto di credito abbia perpetrato o stia perpetrando abusi od illeciti in suo danno. Tutto questo nell’errata convinzione che contro il “Golia” di turno si rimarrà certamente soccombenti, dimenticando, invece, che Davide, nel noto episodio biblico, riuscì ad ammazzare il gigante avversario con l’utilizzo solo di una fionda. Orbene, continuando nella metafora, sarebbe importante sapere, per chiunque abbia un rapporto bancario in essere – ovvero anche estinto, se non è ancora maturata la prescrizione – che oggi questa fionda è offerta loro non solo dalla legislazione vigente, ma soprattutto da come tale normativa è stata applicata dalla giurisprudenza, in particolare negli ultimi tempi.

E per far giurisprudenza, come si dice in gergo, occorrono le sentenze!!

È vero che ogni situazione è diversa dall’altra e che, quindi, ciascun caso merita di essere di volta in volta massimamente approfondito come un unicum, ma è comunque possibile, in questa sede, fornire qualche consiglio utile e di carattere generale sul come affrontare per il correntista, mutuatario o cliente di una banca una situazione di criticità, soprattutto in relazione a quelle condizioni limite in cui ci si sente come stritolati dalle spire di un sistema che non lascia respiro e si teme di “perdere tutto”.

Come piu’ volte consigliato, di fronte al fondato sospetto che gli interessi pattuiti con la banca siano maggiori di quelli normativamente stabiliti è opportuno per il cliente rivolgersi ad un professionista serio allo scopo di munirsi di una perizia econometrica nella quale, all’esito di precisi calcoli, venga accertato se, nel caso concreto, si sia o meno in presenza di un contegno illecito da parte dell’istituto di credito..

Onde evitare “sorprese” è però fondamentale sapere, a questo proposito, che, all’attualità, alla luce del boom di controversie intentate contro gli istituti bancari, molti professionisti o presunti tali, al fine di lucrare il più possibile sulle spalle del malcapitato “presunto usurato”, per svolgere un’operazione di tal fatta – e quindi per effettuare una perizia econometrica  – chiedano dei compensi davvero eccessivi e utilizzino metodologie di difesa sui generis che quasi mai si basano sul ricorso alla magistratura. Ma il costo della perizia non necessariamente è proporzionale con la professionalità del soggetto a cui ci si è rivolti. Serve cautela anche su questo versante, dunque. Non mettete la fionda (perizia e consulenza) in mano a uno dei tantissimi “nuovi professionisti del settore”  perche’ questo strumento, se ben utilizzato (con professionalita’, esperienza e etica) nell’ambito del processo, può convincere il giudice della bontà delle proprie pretese. Ma non sempre e’ cosi’ perche’ in questo nascente  e fiorente mercato ci sono players, anche stranieri, che giocano una partita che non massimizza il risultato per il cliente e soprattutto spesso non transita per le aule dei tribunali.

A tal proposito occorre stare ben attenti alle cosiddette “multinazionali delle perizie” che hanno creato, su un bisogno drammatico del cliente (…soprattutto piccoli imprenditori in  difficolta’ economica o finanziaria …), una catena di multilevel marketing cioe’ un metodo di distribuzione di prodotti e servizi che ha la finalità di permettere a chiunque di diventare un distributore e di creare a sua volta una rete di distributori senza consistenti investimenti in denaro e/o professionalita’ ma soprattutto facendo selezione e reclutamento tra le reti di venditori-piazzisti dei piu’ svariati settori. Con fatturati da capogiro ! Qui non si discute della qualita’ delle perizie ma cio’ che ci lascia perplessi sono le tecniche commerciali, gli strumenti di incentivazione delle performance, le metodologie di enfatizzazione dei risultati e di engagement (coinvolgimento), tipiche dei settori dei beni di largo consumo (come quelli bancari!!) . E la disperazione del piccolo imprenditore che non riesce a pagare la rata di mutuo, sebbene largamente diffusa, non e’ un detersivo !

La tecnica commerciale seguita da queste societa’ di consulenza si basa sul prodotto-civetta della pre-analisi gratuita che e’ un vero e proprio ossimoro perche’ la metodologia di calcolo e’ la stessa per due prodotti (pre-analisi e perizia) che vogliono invece  presentare come “diversi”.  L’unica differenza, e qui sta l’abilita’ commerciale di queste grandi catene di vendita, e’ nel creare, per il cliente,  “aspettative positive” attraverso una pre-perizia che presenta dati “leggermente ottimistici” sulla base di calcoli che tengono conto di orientamenti giurisprudenziali sicuramente non prevalenti. Ottenuto il mandato (convincendo il cliente con la pre-perizia gratuita!!),  questi consulenti quasi mai si confrontano poi  con perizie svolte da un CTU (Consulente Tecnico di Ufficio nominato da un giudice )perche’ nella stragrande maggioranza dei casi fanno quasi sempre in modo di arrivare a una soluzione extragiudiziale della controversia attraverso una transazione. La loro strategia prevede infatti che  i rapporti bancari possono anche essere negoziati in modo non conflittuale ed ottenere vantaggi da una serrata trattativa! E a tal proposito ci piacerebbe sapere, visto che manca tra i tanti dati che spesso fanno girare nelle loro brochure, anche il numero totale delle controversie giunte a sentenze!!! Anche perche’ su questo assioma (….negoziamo e trattiamo quanto dare alla banca ma non arriviamo al confronto con il CTU e men che meno alla sentenza…..) si basa un altro fondamentale asset commerciale che ci lascia quantomeno scettici: queste grandi aziende spesso offrono, nel prezzo-onorario complessivo, anche una polizza assicurativa che copre tutte le eventuali spese di soccombenza a seguito di eventuale sentenza negativa. Sempreche’ ci arrivassero!

Ad ogni modo un pacchetto offerto da queste “industrie delle perizie” (preanalsi+ perizia+ polizza assicurativa) costa mediamente circa 4.000-4.500 euro, prezzo sicuramente fuori mercato anche perche’ deve contenere le provvigioni ai venditori-distributori (mediamente circa 500 euro per singolo cliente) della catena.

Ma il mercato, fortunatamente, se ne sta accorgendo: non si spiegherebbe diversamente  il rapporto (solo il 17%!!!), sicuramente poco efficiente dal punto di vista commerciale, che sussiste (su dati analizzati in un arco temporale abbastanza ampio ), per una di queste societa’,tra perizie effettuate e il totale delle pre-analisi.

Consiglio: per essere quindi più sicuri fate affidamento direttamente a consulenti “indipendenti”, competenti del settore (….non ex venditori di enciclopedie o di mutui….), che sappiano coniugare un lavoro ben fatto con un “prezzo” onesto e che soprattutto credano nella forza della magistratura.

Vincenzo Imperatore

 

 

LA STRETTA DI MANO DEL BANCARIO

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Piccola e simpatica lezione di semiotica sulla stretta di mano. Sì, perché sempre più spesso mi imbatto in imprenditori increduli che arrivano nel mio studio di consulenza sempre meravigliati dell’inaspettato, inatteso, impensato comportamento della banca e di chi la rappresenta. LEZIONI IMPARATE? Certo. Ma la meraviglia è anche mia perché, a meno che non si sia vissuto su Marte negli ultimi sette anni, qualche spiegazione “tecnica”, è stata pur data. Qualche interpretazione e chiarimento in merito alle cause (Basilea 2, credit crunch, crisi di liquidità) che hanno determinato quei criteri di ragionamento sono stati forniti in questo libro e in quello precedente. Ma questa volta parliamo di altro.

MACCHÉ GENTILUOMINI. Lo studio di un gesto come la stretta di mano è fondamentale per dare poi a quel segno la giusta interpretazione.

Solitamente suggella un accordo tra gentiluomini, tanto che spesso sentiamo banalmente ripetere che «nei tempi passati» bastava solo quello.

Purtroppo per molti cittadini (e per la mia esperienza professionale soprattutto piccoli imprenditori) nel loro rapporto con la banca quel gesto che sostituisce carte, contratti e inchiostro è ancora maledettamente valido.

UN PATTO DI NOBILTÀ. La stretta di mano ha origini antichissime e nacque, apparentemente, come modo di far verificare che non si possedessero armi. Un gesto di pace insomma, nobile. Da questo uso si è giunto al saluto come lo conosciamo noi, ma ha mantenuto quel sapore di nobiltà, un senso alto di “patto”. Tanto da far coniare il proverbiale «Basta una stretta di mano».

IN FINANZA VALE ZERO. Già, ma vi starete chiedendo il perché di tutto questo preambolo.

In un mondo come quello della finanza, dove circolano milioni di euro sporchi, dove gli interessi e il profitto “non etico” sono la norma, il gesto della stretta di mano (e per estensione la rassicurazione verbale, la parola data) non conta nulla. Il bancario è sempre pronto a tradire il cliente Dare la mano diventa il primo e fondamentale modo di conoscere chi si ha di fronte.

Non conta niente perché in banca viene sconfessato dai dirigenti, quadri e impiegati senza un minimo di dignità in nome di un sempre sopraggiunto «ordine dall’alto»; viene rinnegata la parola (promessa) data in virtù di un accordo scritto che fino a pochi secondi prima era «pura formalità» (verba volant, scripta manent). Stringere una mano è un atto formale e sostanziale, è la prima presentazione, il mezzo con il quale si afferma la propria identità.

UN PUGNO DI MOSCHE. Chi si dimentica di aver stretto un patto così, senza neanche la giustificazione di una condizione impareggiabile sopraggiunta (che non approviamo, ma potremmo, forzando un po’, giustificare) tradisce la nobiltà del gesto e, oggi come in passato, viene “pesato” per quello che è, rischiando così di rimanere con un pugno di mosche in mano.

E allora è tutto chiaro? Il bancario viene formato affinché fisiologicamente consideri il cliente (è una frase che sentii pronunciare da un dirigente nei miei primi anni di banca) «appartenente o alla categoria di quelli che te lo hanno già messo nel c… oppure a quella di chi te lo vuole mettere nel c…».

NON C’È RISPETTO. Così si allena un bancario, senza una stima di base per il cliente, senza un rispetto sostanziale di chi rappresenta un asset importante del proprio conto economico. Ma solo onorando una forma che è finalizzata a massimizzare la “spremitura” del correntista.

Anche quando i rapporti si stanno deteriorando. Anzi, proprio in quel momento occorre stare con gli occhi più aperti perché con comportamenti surrettizi e scorretti la banca cerca di sistemare – un po’ prima di comunicare al cliente (soprattutto piccolo imprenditore) che si vuole disimpegnare – alcune irregolarità di cui lo stesso cliente non ha consapevolezza.

SENZA DEONTOLOGIA. Non hanno una deontologia etica e contrariamente alle organizzazioni mafiose (che invece danno valore alla stretta di mano), le banche la sfoderano dopo carte, contratti e inchiostro.

Vi sto avvisando. Perché non ho armi da nascondere e non voglio  che la gente si dimentichi del disvalore di una stretta di mano. Noi di loro non ci fidiamo, che ci volete fare: siamo gente all’antica. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

Vincenzo Imperatore

IL COLOSSO DI ARGILLA

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Il cancro sta facendo metastasi! La confusione, l’indecisione , la mancanza di una visione strategica rappresentano il tumore di una gestione aziendale: meglio prendere una decisone sbagliata e poi correggerla sulla base del feed back ricevuto dal mercato che non prenderla proprio. E’ quanto sta accadendo in Unicredit, l’unica banca “sistemica” del nostro paese che solo nel febbraio u.s., per il tramite del suo presidente di Unicredit Giuseppe Vita dichiarava che  “Il Cda ha espresso all’unanimità la sua piena fiducia all’amministratore delegato e il convinto supporto al suo operato”. Pero’ appena le agenzie diffusero la nota, il titolo di Unicredit crollo’ ai minimi della giornata, 2,884 euro, in ribasso del 5,7 per cento. Traduzione: la Borsa sperava che Federico Ghizzoni se ne andasse presto e si aspettava qualche segnale di cambio imminente

Passano 3 mesi e l’amministratore delegato viene cacciato senza pero’ spiegare il perche’! Ma tra i media nessuno pero’ ricorda che quanto avvenuto in questi giorni altro non e’ che il segnale eloquente di una situazione preannunciata!
Non solo ma la più grande banca del paese dimette il suo AD (per inefficienza) e non programma la successione (hanno preso 15 giorni per decidere!!!).
E tenta di scaricare sui risparmiatori la responsabilità del salvataggio dimenticando che dallo scoppio della crisi Lehman i risparmiatori italiani, per Unicredit, hanno già dovuto aprire il portafoglio tre volte (3 miliardi nel 2008, 4 nel 2009 e 7,5 nel 2011) per un totale di 14,5 miliardi di euro.

Ma pochi sanno che i risparmiatori questa volta difficilmente “saranno convinti” anche perché la leva del credito non è la stessa degli anni scorsi.

Certo che cambiare un amministratore delegato che ha realizzato il brillante obiettivo di far crollare del 75% il valore del proprio titolo era necessario….gia’ da un po di tempo! E per troppo tempo ( la miopia delle banche e’ una metastasi del tumore di cui sopra) ci e’ stato riferito che era tutto sotto controllo !

Il mercato ha ritenuto poco credibile il piano industriale presentato a novembre (e il titolo e’ crollato di un ulteriore 43%!!!) ma soprattutto l’indice patrimoniale di solidita’ CET1 e’ appena di 35 basis point superiore alla soglia critica (10,50)

Quindi cambio dell’amministratore delegato necessario ma ora occorre andare oltre ! Chi conosce quella banca sa che la vera inefficienza gestionale sta a valle dell’AD e soprattutto nel management della divisione Italia.

Se si entra infatti  nei meandri del bilancio di gruppo si scopre che i risultati reddituali positivi vengono fatti essenzialmente all’estero e nell’investment banking mentre il buco arriva proprio dalla divisione Italia dove il management e’ sempre lo stesso dal 2003 !! Le errate politiche commerciali e creditizie sono state progettate e gestite dalle stesse persone che oggi vorrebbero vestirsi di abiti etici e attraverso nuovi business (che nulla hanno a che fare con la banca tradizionale) traghettare la banca fuori dal guado.
Il cambiamento (subito dopo l’AD) passa anche attraverso la catena di trasmissione operativa in Italia. Ci riusciranno a sostituire i dinosauri del trasformismo?

Vincenzo Imperatore

GLI AMICI DEGLI AMICI NON ESISTONO

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Garanzia Campania Bond, nuove emissioni per 12 PMI campane

di Vincenzo Imperatore – In questi ultimi tempi, soprattutto dopo il default delle 4 piccole banche (tra cui Banca Etruria), ho sentito (e letto) spesso che la causa principale della crisi degli Istituti di Credito sia imputabile ai finanziamenti, poi divenuti delle “sofferenze”, accordati agli “amici degli amici” che non avevano i rating necessari per la concessione creditizia e quindi non avrebbero potuto avere quei soldi. E’ bene precisare che quando parliamo degli “amici degli amici” nel nostro immaginario scatta immediatamente il meccanismo di associare tale caratterizzazione ai grandi tycoon o mega-imprenditori che siedono nei salotti “giusti” dimenticando che nel nostro paese ci sono circa 5 milioni di piccole imprese contro circa 250.000 medie e grandi imprese. Come a dire che per ogni Agnelli o Pirelli abbiamo 20 Sig. Rossi! Ma il problema vero non e’ rappresentato dal fatto che gli “amici degli amici” molto spesso siedono nei salotti di casa nostra! Ciò che non è stato detto finora e’ che per le banche (e i banchieri-top manager) gli “amici degli amici” non esistono più quando poi i loro interessi (anche personali) non sono garantiti. Esiste la “mala gestio” perchè i banchieri hanno largheggiato (e’ divenuta “cultura” creditizia) in finanziamenti  concessi con leggerezza a tutti (anche ai non “amici”) senza curarsi che gli investimenti dei beneficiari fossero sicuri e redditizi. A tal proposito mi piace raccontarvi un episodio particolarmente significativo che riflette in modo eloquente tutto quello che abbiamo detto e rappresenta al meglio l’essenza di come il sistema bancario può arrivare a maltrattare qualcuno dopo essersene servito ed averlo dissanguato. Anche se si tratta di un “amica degli amici”. Io ho vissuto la vicenda da protagonista, conosco dunque i retroscena e ho, ormai inevitabile per me, le prove di ciò che sto per raccontare.

È il 2007. La Bufra srl (nome di fantasia) è una piccola azienda che si occupa, per effetto di un know how di notevole spessore, di organizzazioni di grandi eventi: convention per Telecom, Olivetti ad esempio, e altre grandi multinazionali. Ad un certo punto, vista l’amicizia di un suo parente con il direttore generale della banca per cui lavoro, Francesca – questo il nome dell’amministratore nonché soggetto economico della società– entra in contatto diretto con il top management. Ricordo benissimo il momento in cui ricevo la telefonata dalla sede centrale di Bologna. Stavo giocando a calcetto ma avevo lasciato, come d’abitudine, il cellulare acceso a bordo campo, in caso di chiamate urgenti. E in effetti quella era piuttosto importante: dall’altro capo il direttore Sud Italia dell’istituto mi dice: «Imperatore, domani mattina viene da te la signora Francesca della Bufra srl. Mettiti a sua disposizione perché lei sarà l’organizzatrice di tutte le nostre convention aziendali per i prossimi dieci anni.» Mi dice, inoltre, di predisporre per lei uno scoperto di conto corrente di duecentomila euro entro dodici ore, cioè entro l’orario dell’incontro con la donna. Guardo l’orologio: le sette e trenta del pomeriggio! Gli uffici sono chiusi già da un pezzo. Lascio perdere la partita e corro a farmi una doccia, poi “schizzo” in banca per cominciare una procedura alquanto anomala: fino a quel momento non c’era alcun elemento di giudizio –bilanci, visura catastale, informazioni settoriali, etcné alcuna richiesta scritta di fido da parte della signora Francesca, che in quei giorni si trova in Germania per organizzare la prima convention del nuovo sodalizio Banca-Bufra. Per operazioni simili vi è un iter d’istruttoria rigido e prescritto che mai prima d’ora era stato violato: sebbene io stia incorrendo in un esercizio non corretto della funzione creditizia, sollecitato “dall’alto”, attivo lo stesso la procedura. Prima di dare «l’ok» definitivo, però, come prassi, chiamo il Direttore Crediti per comunicargli la situazione ma egli si oppone, mi intima di non procedere e di non autorizzare quel tipo di prestito perché la Bufra, secondo una sua verifica istantanea, «è un’azienda troppo poco capitalizzata e il giro d’affari che ha non consente quell’affidamento. Sarebbe meglio, se proprio dobbiamo, concedere un finanziamento per ricapitalizzazione.»La discussione si protrae a lungo, spiego al collega chi sia questa signora (e soprattutto chi la sponsorizza) ma lui non ha intenzione retrocedere di un passo a meno che, sfidando la buona regola della fiducia incondizionata nelle parole del “capo supremo”, «non riceva una richiesta scritta da parte del direttore generale della banca»!

È oramai notte. Guardo il telefono sulla mia scrivania per oltre venti minuti e poi mi decido a chiamare. Contatto il “numero uno”, il Grande Capo, al quale sottopongo la questione. La sua risposta è eloquente: «Che cazzo stai dicendo?»Io, quasi balbettando, spiego meglio l’accaduto. Mi dice di stare tranquillo che ci avrebbe pensato lui. Il tempo di attaccare e mi cerca al cellulare il “braveheart” Direttore Crediti: «Tutto ok, possiamo procedere»con una voce da oltretomba. Posso immaginare cosa sia avvenuto in quei due minuti… Dunque, in poche ore vengono concessi duecentomila euro sulla fiducia. Ma a cosa servono quei soldi?  E soprattutto, sicuro che siano erogati sulla fiducia? Facciamo un passo indietro. La donna aveva chiuso l’accordo con i tedeschi qualche mese prima e, come da contratto, doveva avere da noi i soldi da anticipare ai fornitori di Berlino. Senza dare troppe spiegazioni, i miei superiori, prima rimandano il pagamento poi, a due giorni dall’evento, le comunicano che non è possibile autorizzare il versamento fino a evento concluso. Lei a quel punto è costretta a cacciarli di tasca propria e minaccia –se non la rimborsano immediatamente –«di mandare a monte tutta la convention»per la quale sono attese duemilacinquecento persone da tutta Europa! La situazione si fa tesa ed è a quel punto che ricevo la telefonata per mettere a disposizione i duecentomila euro di fido. Mi impongono di spiegarle «che il prestito è momentaneo e che a chiusura del meeting avrebbe ricevuto tutto il dovuto e non avrebbe pagato un centesimo di interessi sul fido qualora l’avesse utilizzato.» A quel punto, fidandosi delle rassicurazioni della banca, si parte per la Germania. Il meeting si fa ed è un successo. A una settimana dal rientro, Francesca comincia a passare in banca tutti i giorni per chiedere quando sarebbe stato possibile rientrare dei soldi anticipati ai fornitori ed estinguere il fido. Di denaro non se ne parla ma poiché la nostra banca per lei rappresenta il committente più importante, non fa un fiato. Francesca, a quel punto, fidandosi ancora delle nostre rassicurazioni e non avendo altra liquidità, inizia a utilizzare i soldi del fido. Non solo, pensando di essere una “privilegiata”, sempre per via dell’incarico conferitole per gli eventi, sottoscrive sotto nostro suggerimento delle polizze assicurative e qualche derivato!

Morale della favola: Francesca incasserà quei duecentomila euro solo un anno più tardi ma nel frattempo sarà costretta (sempre perché tenuta sotto scacco dall’accordo commerciale di dieci anni) a saldare a sue spese le fatture dei fornitori tedeschi per un totale di «2 milioni e 356mila euro.» Fatture di cui ho ancora copia. La donna, sempre rassicurata da me e altri colleghi, è costretta a chiedere allora ulteriori fidi alla nostra banca che a quel punto comincia ad applicare eccome gli interessi.

Dopo tre anni, dulcis in fundo, salta l’accordo tra noi e l’azienda: alcuni giochi di potere, nuovi equilibri e la rotazione dei consiglieri di amministrazione fanno cadere la scelta su un’altra impresa che organizza eventi. A conti fatti, tra quello che ha pagato per i prodotti finanziari e tassi alle stelle, Francesca riprende a malapena la metà del denaro anticipato. Da quello che so, oggi la Bufra ha dichiarato default!

IL GATTOPARDO BANCARIO

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Senza prove non scrivo, ormai sono condannato! Ho una ragionevole certezza, sulla base della documentazione fornitaci da un piccolo risparmiatore, che le banche non si sono fermate! Nonostante gli scandali che stanno investendo il mondo bancario, i valori dei titoli azionari bancari che hanno perso circa il 40% da inizio anno, una maggiore e quasi generalizzata consapevolezza dell’opinione pubblica (e delle stesse banche) sullo ormai depauperato grado di fiducia della propria clientela, continuano i deliri di onnipotenza della lobby bancaria che, forte dell’appoggio degli ultimi governi “bancocentrici”, sembra non rendersi proprio conto che la distruzione (allo stato di Etruria, Marche, Chieti, Ferrara, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Carige, Tercas, Mps …….) sia avvenuta per effetto della incompetenza manageriale e dei mancati controlli (organi di vigilanza, sindaci e revisori).

Ultimo esempio di errata scelta strategica e commerciale, condivisa tralaltro dai dipendenti a qualsiasi livello della scala gerarchica, riguarda l’operazione di switching degli asset di raccolta della Banca Popolare di Vicenza. Ma andiamo con ordine. La “raccolta” e’ la somma di tutti i soldi/risparmi che i clienti hanno presso una banca. La raccolta bancaria si divide, ai fini del bilancio,  in “raccolta diretta” e  “raccolta indiretta”. Semplificando la raccolta diretta e’ la somma di tutti i saldi positivi dei conti correnti, dei libretti a risparmio, dei certificati di deposito, dei “pronti contro termine” e delle obbligazioni emesse dalla banca. Si chiama diretta perchè è appunto un debito che la banca ha direttamente coi clienti e rappresenta il fondamentale asset (insieme al proprio capitale) che consente a un Istituto di Credito di fare “impieghi”, cioè di prestare soldi a chi li richiede.

Ma soprattutto rappresenta uno degli elementi di base per il calcolo degli indici patrimoniali minimi necessari (tra cui l’ormai famoso CET1) per poter continuare a fare banca. Se non ho raccolta diretta, non posso prestare denaro!

Nella raccolta indiretta invece il rapporto è a tre: banca/cliente/chi ha emesso il titolo. Facciamo un esempio. Se il cliente viene in banca e vuole acquistare quote di fondi comuni di investimento, questo titolo non lo emette la banca ma una societa’ di gestione e quindi la banca fa solo da intermediario. La banca non può disporre di queste masse per prestarli ai clienti (imprese e/o privati) e soprattutto questi asset hanno scarsa incidenza nella formulazione degli indici patrimoniali di “sopravvivenza”.

Ebbene, oltre a tutti gli altri dati negativi ben evidenziati in questi mesi (utili, crediti deteriorati, sofferenze) nel crollo della quotazione della azione (da 62 euro a pochi centesimi!), il bilancio della Banca Popolare di Vicenza ha mostrato soprattutto un crollo della raccolta diretta che è passata dagli oltre 30 miliardi del 2014 ai circa 21,9 miliardi del 2015; in altri termini i risparmiatori hanno ritirato dalle casse della BPVI circa 8,4 miliardi di euro!

E allora quale strategia commerciale adotta il management di BPVI per frenare questo salasso?

Semplice! Dopo aver riempito i depositi dei piccoli risparmiatori di azioni della banca (distruggendo risparmi per circa 6 miliardi di euro), sta oggi facendo vendere ai propri clienti quote di fondi comuni di investimento di case terze (ARCA nel nostro caso) che rendevano il 14,5 % per metterli su un deposito di risparmio vincolato a 6 mesi che produce interessi per il 1,8 % !!! Quindi smontano la raccolta indiretta per “creare” raccolta diretta! Sempre a danno dei risparmiatori. E si tratta di una operazione datata 1 aprile 2016! Praticamente ieri!

E sapete perche’? Perche’ devono presentare la prossima relazione semestrale agli analisti (e agli organi di controllo) con dati  “edulcorati” relativi alla raccolta diretta  ai fini dell’aumento di capitale da sottoporre agli investitori istituzionali.

Come si vede, pur modificando gli spartiti (decreti legge, regolamenti interni, policy aziendali), la musica non cambia!

E mi chiedo: dove sta ora la Consob ? Dove stanno i controlli di Bankitalia?

Mica tra qualche mese se ne usciranno con la dichiarazione che i risparmiatori, oltre che avere scarsa cultura finanziaria (Vegas, presidente della Consob), sono anche cosi “stupidi” da vendere cio’ che rendeva il 14,5% per acquistare cio’ che invece remunera scarso il 2%?

Il cambiamento delle banche non deve solo avvenire negli spot pubblicitari e negli enunciati delle “mission” aziendali ma attraverso un turnover molto profondo di persone (amministratori e top manager) che insegnino a tutta la rete manageriale e commerciale a vivere e crescere da qui in poi contando su valori di etica e trasparenza

Incubo vacanze per mezzo milione di italiani

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Le compagnie aeree dell'UE si impegnano a rimborsare tempestivamente i voli cancellati

E’ iniziata l’estate e circa 30 milioni di Italiani sono pronti a partire per le vacanze. Ma purtroppo moltissimi resteranno in attesa negli aeroporti con il rischio di ritardi ed essere penalizzati sui giorni di vacanza prenotati già da tempo. La denuncia arriva da AirHelp Score (www.airhelp.com/it) una compagnia nata per gestire procedure per il risarcimento ai malcapitati passeggeri in caso di ritardi o cancellazione del voli. La piattaforma classifica le compagnie aeree, perché hanno accesso alla moltitudine di dati necessari. Con le loro procedure hanno aiutato più di 500.000 persone (Dato aggiornato) ad ottenere un risarcimento solamente negli ultimi 3 anni. Il loro scopo è aiutare i viaggiatori a guardare oltre il prezzo quando comprano un biglietto, aiutandoli ad essere informati prima di prenotare il loro viaggio. É tutta una questione di trasparenza, operano in modo tale che le persone possano prevedere come le compagnie aeree li tratterà riguardo a puntualità e nel caso di voli in ritardo, cancellati o sovra-prenotati. AirHelp ha creato un database in cui vengono registrate tutte le problematiche legate ai voli in tutto il mondo. Il database aggrega I dati provenienti da diverse fonti come: agenzie governative, banche dati aeroportuali, specialisti in flight-tracking, dati storici, agenzie di dati commerciali, ect. Ad oggi, dai risultati che ci sono stati trasmessi, più di 500mila passeggeri hanno subito un ritardo o la cancellazione del proprio volo tra Giugno e Settembre del 2015 (i dati riguardano l’estate scorsa).Aeroporto check in
A Fiumicino ogni giorno più di mille persone hanno problemi con i loro voli in estate, a Milano sono invece circa quattrocento. Nei soli mesi estivi nell’aeroporto della capitale i passeggeri avrebbero avuto diritto a 67 milioni di euro dalle compagnie aeree. La massima criticità si registra a Malpensa, Capodichino, Fiumicino e a Bergamo dove l’aeroporto risulta essere il terzo su territorio nazionale per traffico passeggeri.
In questi ultimi anni sono state accettate procedure di risarcimento per volo in ritardo, cancellato o in overbooking, in Italia solo lo 0.1% delle persone ha avuto diritto a fino 600 euro.

Campionato Mondiale di Calcio per Sordi

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Si è svolta questo pomeriggio la partita inaugurale del terzo Campionato Mondiale di Calcio per Sordi, presso lo stadio comunale “Raffaele Guariglia” di Agropoli. Un match accesissimo tra le due compagini sportive di Italia e Germania che si è concluso con il risultato di 2-1.

Alla cerimonia hanno partecipato Eugenio Benevento, assessore allo Sport di Agropoli; Massimo Cariello, sindaco di Eboli; Carmine De Caro, consigliere nazionale Fssi e presidente del Col “World Deaf Football Championship 2016”; Guido Zanecchia, presidente nazionale Fssi; Carmine Mellone, presidente regionale del Cip.

Il fischio d’inizio alle ore 17.30 in punto; ad assistere alla partita tantissimi spettatori. Dopo il primo quarto d’ora durante il quale le squadre si sono studiate reciprocamente, al 35’ del primo tempo è passata in vantaggio l’Italia con Luigi Cigna che ha raddoppiato al 5’ del secondo tempo. Al 90’ del secondo tempo goal della Germania siglato da Benjamin Christ. Comunque un bel risultato per il team azzurro allenato da Luigi Ferrari.

Domani si svolgeranno sette incontri: Turchia – Svezia, ore 10.00, Stadio/1 “Dirceu” Eboli; Russia – Grecia, ore 10.00, Stadio/2 “Dirceu” Eboli; Ucraina – Gran Bretagna, ore 10.00, Stadio “Guariglia” Agropoli; Iraq – Belgio, ore 15.00, Stadio “Guariglia” Agropoli; Arabia Saudita – Argentina, ore 18.00, Stadio/1 “Dirceu” Eboli; Iran – Egitto, ore 18.00, Stadio/2 “Dirceu” Eboli; Giappone – Usa, ore 18.00, Stadio “Guariglia” Agropoli.

C’è molta attesa anche per il debutto delle squadre di calcio femminili; prima partita il prossimo mercoledì 22 giugno alle ore 16.00, sul terreno di gioco dello stadio “Dirceu” di Eboli.
In questa occasione la nostra Nazionale incontrerà la Russia che secondo le previsioni è la favorita
del torneo.

Il Campionato Mondiale di Calcio per Sordi è stato promosso dal Comitato Organizzatore Locale, sotto l’egida della Federazione Sport Sordi Italia, con il supporto della Figc-Lnd, la collaborazione dei Comuni di Agropoli, Capaccio-Paestum ed Eboli, e il patrocinio del Coni e del Cip.

Operazione “MARE SICURO 2016”

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Donna colpita da ictus su nave da crociera soccorsa dalla Guardia Costiera di Napoli

Oggi è partita l’operazione “Mare Sicuro 2016”. Come ogni estate la Guardia Costiera effettuarà attività di controllo che vedranno impegnati, in tutta la Regione Campania circa 100 militari tra uomini e donne e un numero totale di 24 motovedette e 24 battelli veloci lungo tutti i 523 Km di costa della regione Campania, che con il supporto di un elicottero G.C. nella parte centrale della stagione estiva , avranno il compito di:

Prevenire e, quando necessario, reprimere i comportamenti che rappresentano un pericolo per la vita umana in mare; Controllare/verificare che l’utilizzo delle moto d’acqua non arrechi pericolo e disturbo ai bagnanti; Vigilare affinchè le zone di mare riservate in via esclusiva alla balneazione siano rispettate dalle unità da diporto;

Verificare gli apprestamenti di sicurezza degli stabilimenti balneari (pattino di salvataggio, presenza del bagnino ecc.) nonché dei corridoi di lancio e delle boe delimitanti le acque riservate alla balneazione;

Verificare il posizionamento, a cura delle Amministrazioni/Enti competenti, di cartelli monitori sulle spiagge libere, in particolare in quelle altamente frequentate, indicanti eventuali limitazioni alla balneazione sicura;

Dare ausilio alle manifestazioni sportive che si svolgeranno nelle nostre acque.
L’operazione “MARE SICURO 2016” prevede la presenza di personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera nei periodi di maggior afflusso lungo tutte le coste della Regione, con particolare attenzione ai siti considerati “sensibili” a causa della maggior affluenza turistico balneare.

La particolare prontezza d’intervento nasce da un’accurata fase di “preparazione” che ha prodotto sia un’efficace campagna di sensibilizzazione, attraverso dedicate attività che hanno consentito la divulgazione delle regole basilari per una corretta fruizione del mare a circa 4000 studenti Campani, sia la formazione del personale del Corpo delle Capitanerie di Porto con corsi di salvamento in mare e primo soccorso.

Sarà, inoltre, offerto un servizio per la divulgazione a favore della collettività di notizie in materia di nautica da diporto, patenti nautiche, regolamentazione delle aree marine protette e delle ordinanze balneari.

Tale servizio è particolarmente necessario in quanto ogni estate continuano a ripetersi incidenti in mare con cause che, spesso, possono essere ricondotte all’imprudenza o alla scarsa conoscenza delle basilari norme che vigono in mare.

Il quadro normativo è consultabile direttamente sul sito www.guardiacostiera.it/(indicare la località di riferimento).

ammiraglio
Inoltre ci sarà la possibilità di comunicare, attraverso il Numero Blu 1530 con la sala operativa del Comando delle Capitanerie più prossimo alla località da cui viene effettuata la chiamata di emergenza, anche se quest’ultima proviene da telefonia mobile.

Il servizio sopra menzionato si pone l’obiettivo di ridurre e ottimizzare i tempi d’intervento, e consentirà al personale appartenente al Comando che operativamente interverrà per l’emergenza, di rispondere alla chiamata di soccorso senza dover transitare attraverso un preliminare accentramento delle comunicazioni presso il Comando Generale di Roma.

Già nei mesi di Maggio e Giugno è stata svolta un’intensa attività di controlli preventivi alle strutture oltre ché di coordinamento e condivisione con le diverse società di navigazione, associazioni ed enti che operano a diverso titolo nell’ambito marittimo.

A tale scopo sono state effettuate delle conferenze presso i circoli nautici e velici (cd. “giornate sulla sicurezza in mare”), sono state indette delle riunioni con le Associazioni ambientaliste nonché con altre forze di polizia e con le Amministrazioni competenti in materia nel territorio campano. Detti incontri continueranno durante l’intera stagione estiva.

Anche quest’anno continueranno le peculiari iniziative e collaborazioni poste in essere al fine di tutelare il valore storico, archeologico-ambientale e culturale di aree particolarmente pregevoli, di cui è ricco il territorio Campano, quali i Parchi Sommersi e le Aree Marine Protette.

Per quanto concerne le unità da diporto, anche quest’anno si prevedono delle attività di controllo dei documenti di bordo e delle dotazioni di sicurezza che, in caso di esito positivo, porterà al rilascio dell’ormai noto (e ambito per alcuni diportisti virtuosi) “BOLLINO BLU”. Tale bollino, apposto in modo ben visibile sull’unità, consentirà di procedere a controlli più snelli in caso di verifiche successive.

UN’IDEA VERDE DOPO LA MORTE, ARRIVA L’URNA BIODEGRADABILE

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Un’urna totalmente biodegradabile e dunque ecosostenibile che va a sostituire i vecchi sistemi di sepoltura. Basta dunque a bare in legno o sepolture metalliche. Basterà infatti cremare il defunto e le sue ceneri costituiranno in qualche modo concime per queste urne che potranno anche essere piantate e diventare alberi.
Stop alle visite al cimitero, tra cipressi e lapidi secolari.
L’impresa funebre a offrire questo servizio è partenopea la prima in Campania e tra le prime in Italia. Non è, però, tutto made in Italy dal momento che le urne provengono da Oltralpe. Nella romantica Francia se ne possono già trovare di tutti i colori e dimensioni. Basterà solo scegliere quella che si preferisce per andare via nel modo più verde possibile…

“MARE SICURO” è ormai una tradizione nel calendario degli impegni estivi della Guardia Costiera.

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Donna colpita da ictus su nave da crociera soccorsa dalla Guardia Costiera di Napoli

“MARE SICURO” è ormai una tradizione nel calendario degli impegni estivi della Guardia Costiera.

La complessa operazione, soprattutto di prevenzione a tutela dell’incolumità dei bagnanti, di difesa dell’ambiente marino ed a garanzia della sicurezza di quanti vanno per mare, verrà illustrata dall’Amm.

Arturo FARONE il giorno 17 Giugno 2016 alle ore 11,00 presso la Sala Conferenze della Capitaneria di Porto di Napoli. (ufficio stampa segreteria particolare dell’ammiraglio)

Fca Pomigliano, contratti di solidarietà anche nell’area produzione Panda

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Nello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco, contratti di solidarietà estesi anche all’area di produzione Panda.

Da circa 1900, degli oltre 4500 lavoratori della fabbrica, salirà quindi a 3241 il numero di addetti che a partire dal prossimo 4 luglio rientrerà nel regime di solidarietà.

A renderlo noto – riferisce l’Ansa – è Felice Mercogliano, segretario generale della Fismic Campania, al termine dell’incontro tra vertici sindacali e aziendali avvenuto nello stabilimento automobilistico campano.

Giardinieri e imprese di pulizia: ecco i lavori che non conoscono crisi

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La fotografia scattata da Unioncamere e InfoCamere parla chiaramente: più giardinieri e imprese di pulizia, meno muratori e falegnami. Negli ultimi 6 anni la crisi ha cambiato il volto dell’artigianato.

Nell’edilizia sono mancati all’appello 35.800 muratori, 6.100 carpentieri, 3.500 idraulici, 3.450 falegnami, 2.600 imbianchini, 2.000 serramentisti. È invece boom per le imprese di pulizia di edifici (+10.898) e le attività di cura e manutenzione del paesaggio (+4.904), ma anche takeaway e parrucchieri.

In aumento le iniziative imprenditoriali legate ai servizi alla persona: design, benessere, bellezza.

L’annuncio di Valeria Valente: “Resto in Consiglio Comunale a fare opposizione”

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“Resto per rappresentare le ragioni dei tanti che mi hanno sostenuto, per fare opposizione in Consiglio Comunale e costruire un’alternativa di buon governo per Napoli, così come i cittadini hanno voluto”. Con questo post su Facebook, la candidata sindaco del Pd alle ultime Elezioni Comunali di Napoli, Valeria Valente, annuncia di voler proseguire il suo impegno politico in prima linea in città, restando in Consiglio Comunale.

“Resto per dare una mano a ricostruire il Partito Democratico – prosegue la Valente – . Per essere al fianco di tutti quelli che con me hanno combattuto questa battaglia. Questa volta con 5 anni davanti e non solo 5 mesi”.

Europei 2016: anche a San Gregorio Armeno si tifa per l’Italia

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L’attesa è di quelle febbrili e convolge tutti, anche quelli che solitamente non seguono il calcio. Poche ore, infatti, al fischio di inizio degli Europei 2016.

A Napoli, il maestro Enzo Ferrigno ha pensato di omaggiare l’Italia con alcune statuine esposte a San Gregorio Armeno. Tra i presenti, Lorenzo Insigne in maglia azzurra numero 20, Gigi Buffon in completo grigio e guanti rossi, Antonio Candreva e Stephan El Shaarawy.

Fortuna Loffredo, parla la baby-testimone: “L’ha uccisa Titò”

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Fortuna Loffredo, parla la baby-testimone: "L'ha uccisa Titò"

Fortuna Loffredo, parla la baby-testimone: “L’ha uccisa Titò”.

“È stato Titò a uccidere Fortuna”: così la teste di 13 anni, sentita oggi al Tribunale di Napoli Nord, nell’incidente probatorio effettuato nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni morta nel 2014 a Caivano.

Titò”, ossia Raimondo Caputo, indagato per l’omicidio, ha reso dichiarazioni spontanee accusando del delitto la compagna, che era presente, e la prima figlia della donna, amichetta del cuore di Fortuna e sua accusatrice. Caso Fortuna Loffredo: Caputo la compagna e la figlia

Come ha confermato a NapoliToday l’avvocato della famiglia di Chicca, Angelo Pisani: “E’ un nuovo colpo di scena, come avevo previsto. Il giallo di sangue e orrore è ancora tutto da scrivere”.

ACCUSE

Già nelle scorse settimane Caputo aveva puntato l’indice contro la compagna, Marianna Fabozzi, anche se tali accuse non avrebbero al momento trovato alcuna conferma. E’ invece la prima volta che l’uomo coinvolge anche la figlia della sua compagna come corresponsabile dell’omicidio di Fortuna.

Koulibaly choc: «Penso che andrò via dal Napoli, altrove posso guadagnare di più»

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NAPLES, ITALY - NOVEMBER 05: Kalidou Koulibaly of Napoli in action during the UEFA Europa League Group D match between SSC Napoli and FC Midtjylland at Stadio San Paolo on November 5, 2015 in Naples, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

I primi segnali li aveva lanciati a fine febbraio Bruno Satin, il suo procuratore: messaggi chiari sulla possibilità che Koulibaly, uno dei migliori azzurri, potesse lasciare il Napoli a fine campionato. Le voci sono state ufficializzate dallo stesso difensore, al termine delle partite giocate con il Senegal per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2017. Parole concesse al quotidiano francese l’Equipe, in edicola oggi, che fanno preoccupare il club e i tifosi azzurri.

Ha detto Koulibaly: «Ho ancora tre anni di contratto. Ho tante offerte sul tavolo e voglio fare la scelta giusta sul piano economico e anche sportivo. Tanti grandi club mi vogliono e non ho nessuna notizia del Napoli. La trattativa per il rinnovo è in stand by. Non hanno mai voluto discutere con noi, dunque… Se vado via ? Ho l’impressione che andrò via… A Napoli stanno in silenzio e ho altri club che mi vogliono. Se devo partire, partirò, anche se devo tanto a questo club e ai tifosi. Ho voglia di crescere ancora, magari andando all’estero. Questa stagione è stata quella della conferma. L’anno scorso, il club non sapeva se tenermi o no, poi l’allenatore mi ha dato fiducia».

Tra i club interessati a Koulibaly c’è anche il Chelsea: «Se ho parlato con Conte? No, no, ma può succedere. Se il Napoli non si fa vivo, comincerò a parlare con altri club. La Premier mi piace, il gioco può essere giusto per me, ma amo l’Italia. Aspetto un segnale del Napoli».

Una grana per il presidente De Laurentiis e per il direttore sportivo Giuntoli. Erano state finora respinte offerte per Koulibaly, che è stato acquistato dal Genk nel 2014 e guadagna poco meno di un milione di euro a stagione.

Edenlandia: il parco cambia faccia ​e si prepara alla riapertura

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Nei prossimi mesi, i napoletani potranno tornare a divertirsi all’Edenlandia. I lavori ormai, procedono senza sosta e tutto sembra essere pronto per la riapertura. Ma con qualche cambiamento.

Con la fine della ristrutturazione degli archi storici infatti, il parco recupera parte della sua forma originale. Con una differenza. Le arcate di interesse storico, dopo la visita del responsabile della soprintendenza per i beni architettonici, cambieranno colore passando dal giallo al bianco. Ma non solo. Anche le biglietterie torneranno ad essere quelle di un tempo e saranno sistemate proprio all’interno degli archi.

Non solo la zona relativa all’ingresso però, subirà cambiamenti e riorganizzazioni strutturali. Anche l’edificio del teatrino sta per essere ultimato, nell’ambito della grande risistemazione di tutta l’area kid.

In questa fase, cinque dipendenti sono stati assunti con ruoli tecnici utili allo svolgimento dei lavori ed altri, fanno sapere dalla società, saranno riassorbiti in corso d’opera. Il progetto che ormai va avanti da oltre un anno, ha completamente ridisegnato gran parte del luna park, conservando allo stesso tempo strutture ed attrazioni che lo hanno reso famoso.

La “nuova era” dell’Edenlandia però, passa anche per il cinema. Una produzione italiana infatti, in queste settimane utilizzerà alcune aree del parco per le riprese di un film prossimamente in uscita.

Calciomercato Napoli: è Tonelli il primo acquisto.

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Empoli - Stadio "Carlo Castellani" - 20-08-2015 Serie A TIM 2015 - 2016 Empoli F.C. Lorenzo Tonelli ph: Massimo Sestini

è Lorenzo Tonelli il primo acquisto del Napoli 2016/2017.

Classe 1990, alto 183 cm, Tonelli è un difensore centrale rapido e forte di testa. Ha disputato tra serie A e B 173 gare realizzando 15 reti di cui ben 7 in serie A.

Sarri potrà contare nuovamente sulle prestazioni di uno dei più importanti protagonisti del periodo empolese.

L’acquisto di Tonelli risponde perfettamente alle esigenze dell’allenatore e della squadra: conosce già i movimenti difensivi di Sarri ed è dotato di quella rapidità che nel reparto difensivo partenopeo è dote naturale del solo Koulibaly. Ora il pacchetto arretrato sarà composto (salvo clamorosi cambiamenti di mercato) da quattro centrali ben assortiti: Albiol, Kuolibaly, Tonelli e Chiriches.

Sistemati i “centrali” difensivi, Giuntoli e De Laurentiis cercheranno di assicurare al tecnico i giocatori necessari al rafforzamento della rosa entro l’inizio del ritiro a Dimaro.

Conoscendo De Laurentiis da ormai dieci anni, possiamo tranquillamente pensare che farà di tutto per completare gli acquisti entro il 9 di luglio.

Non credo che il Napoli punterà su calciatori “famosi”: la filosofia societaria non prevede acquisti che comportino ingaggi faraonici. Piuttosto (nella scia dei vari Hamsik, Cavani, Lavezzi, Jorginho, Koulibaly, Hisay, Gholam) cercherà calciatori giovani e da valorizzare.

Restando su questa linea , gli interessamenti per Vrsaliko, Vecino, Klasseen, Herrera, Lapadula sembrano molto più che semplici ipotesi.

L’obiettivo della campagna acquisti 2016/2017 del Napoli è creare una rosa di 22/23 elementi validi e interscambiabili; una rosa che mescoli, in maniera vivace e piacevole, la freschezza giovanile (molti giocatori sono nati dal 1990 in poi) alla fondamentale esperienza dei vari Reina, Higuain, Hamsik, Albiol, Mertens e Callejon.

Un ipotetica “seconda” squadra realizzata con i giocatori sopracitati ed escludendo gli 11 titolarissimi di Sarri, sarebbe così composta:

portiere: ?

difensori: VRSALIKO; Tonelli; Chiriches, Strinic

Centrocampisti: VECINO, KLASSEEN; HERRERA.

Attaccanti: El Kaddoury, LAPADULA, Mertens.

Napoli. Banda di rapinatori tenta l’assalto di un furgone commerciale senza accorgersi della Polstrada che li pedinava: denunciati

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SPETT 1 giugno 2016 Presentazione del disco Nun Tardare Sole di Fiorenza Calogero e Enzo Avtabile. Newfotosud Sergio Siano

Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria, del Compartimento della polizia stradale, diretto dal Questore Giuseppe Salomone e coordinata dal commissario Roberto Pes, nell’ambito dei pattugliamenti contro le rapine agli autotrasportatori hanno denunciato, in stato di libertà, C.C., 32 anni; C.G. 62 anni; G.A., 52 anni e P.A., 40 anni, tutti napoletani. I quattro sono accusati, in concorso tra loro, di tentata rapina. Per i pattugliamenti mirati, gli agenti della squadra antirapina del compartimento di polizia stradale, durante una ricognizione disposta ad hoc, con pattugliamento, nei passaggi per le vie di Napoli, hanno notato due veicoli con all’interno i quattro soggetti: tutti personaggi ben noti agli investigatori della polstrada, perché gravitanti in gruppi criminali specializzati nel «ramo rapine ai danni di autotrasportatori con sequestro dei conducenti». Il quartetto è stato seguito dai poliziotti. Il pedinamento, durato per diverse ore, è terminato solo quando la banda, dopo aver intercettato un furgone commerciale che trasportava farmaci, decideva di passare all’azione per assaltarlo. Dopo aver tentato in più circostanze di bloccare il furgone, fallendo per il traffico intenso, la banda è stata fermata dalla polizia che, nel frattempo, aveva potuto osservare le varie manovre di accerchiamento del mezzo andate a vuoto. I poliziotti hanno fermato le due autovetture, identificando gli occupanti. All’interno delle vetture sono stati rinvenuti e sequestrati 4 jammer di diverse dimensioni, aggeggi elettronici utilizzati durante gli assalti per inibire i segnali gprs, gps e gsm dei sistemi satellitari installati sui mezzi commerciali; una pistola giocattolo priva di tappo rosso, dei guanti per non lasciare impronte durante l’assalto, una corda ed un rotolo di nastro adesivo del tipo largo.

XV Edizione del Premio Letterario “RACCONTI NELLA RETE” di Maria Sordino

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Hai un racconto nascosto nel cassetto e non hai mai pensato o avuto il coraggio di farlo leggere a qualcuno? Ti è sempre piaciuto scrivere, ma non hai mai provato a misurarti col mondo dell’Editoria?

Il tuo sogno si realizza partecipando al Premio Letterario “Racconti nella Rete”: la scrittura è a portata di un click.

Nato da un’idea del giornalista Demetrio Brandi, il Premio si sviluppa durante tutto l’anno sul sito www.raccontinellarete.it, dove gli scrittori e gli aspiranti scrittori possono pubblicare i loro racconti, oltre che leggere e commentare tutte le storie a concorso. Si tratta di una vetrina d’autore. Possono partecipare al Premio tutti coloro che hanno un racconto inedito, oppure un soggetto per la sezione Corti, dedicata ai Cortometraggi.

Racconti nella Rete vuole essere un’opportunità di espressione e confronto fra aspiranti scrittori più o meno giovani. In una sorta di agorà virtuale, tutti trovano infatti uno spazio privilegiato per dar voce alle proprie fantasie, memorie o sogni, per cimentarsi nella scrittura creativa e per saggiare il valore e la qualità del proprio lavoro, incontrando talenti sconosciuti o confrontandosi immediatamente con i diversi stili narrativi, generi e contenuti. E’ uno spazio democratico, che si trasforma in un vero e proprio laboratorio di scrittura, grazie al contributo di tutti.

gruppo scrittori 2015

Per partecipare basta registrarsi al sito www.raccontinellarete.it. Il racconto, a tema libero, non dovrà superare le cinque cartelle di testo: se l’elaborato sarà ritenuto interessante verrà subito inserito nel sito. Si possono inserire racconti per bambini e soggetti per cortometraggi. 

I venticinque racconti scelti da una giuria tecnica, composta tra gli altri  dallo scrittore e poeta  Ennio Cavalli e dai giornalisti Chiara Lico e Marco De Angelis,  saranno inseriti nell’antologia “Racconti nella Rete 2016”, edita dalla Casa Editrice Nottetempo. La copertina della nuova edizione è opera di Gianpaolo Talani.

Quest’anno,  la fase finale del XXII Festival Letterario LuccAutori, è in programma dal 24 settembre al 9 ottobre a Villa Bottini di Lucca, con il sostegno e patrocinio del Comune di Lucca e patrocinio della Provincia di Lucca, Regione Toscana, RAI, Biblioteche di Roma, Centro per il Libro, Premio Acqui Storia, Fondazione Mario Tobino, mensile Buduàr.

In questa occasione verranno premiati i venticinque vincitori del premio letterario Racconti nella Rete, 15^ edizione. Alla  premiazione interverranno, in qualità di ospiti, alcuni personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.