Palermo: mille studenti sulla Nave della Legalità per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le vittime innocenti delle mafie.
Sono passati 26 anni da quel maledetto 23 maggio 1992, quando nei pressi dell’uscita autostradale di Capaci un attentato dinamitardo della Mafia portò via le vite del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta che li accompagnava. È nel ricordo loro e di tutti gli “angeli” della legalità del passato e del presente, degli uomini e delle donne che hanno rischiato e rischiano quotidianamente la vita per proteggere i servitori dello Stato, che oggi si fa memoria delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo borsellino, Francesca Morvillo e gli agenti delle loro scorte: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuele Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina. Oltre 70mila ragazze e ragazzi sono coinvolti in tutta Italia nelle iniziative di #PalermochiamaItalia.
Giornata della Legalità, a Palermo 1000 studenti per le celebrazioni
È approdata al porto di Palermo la Nave della Legalità con a bordo oltre mille studenti che oggi parteciperanno alle manifestazioni in ricordo del giudice Giovanni Falcone. A bordo c’è anche la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Il presidente della Camera Roberto Fico ha accolto i ragazzi insieme a Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della fondazione omonima, e il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini. Le celebrazioni istituzionali si stanno svolgendo presso l’aula bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del maxiprocesso a Cosa Nostra.
Giornata della Legalità, Fico: “Faccio politica per choc delle stragi”
“Mi ricordo quel pomeriggio di tanti anni fa. Avevo quasi 18 anni. Mi arrivò la notizia dell’uccisione di Falcone e di tutta la scorta. Fu un momento che scosse l’Italia. Il fatto che io sia in politica come terza carica dello Stato deriva anche da quella sensazione”. Così il presidente della Camera, Roberto Fico, ai ragazzi della Nave della Legalità. “Oggi a Palermo -ha proseguito Fico- si respira un’atmosfera straordinaria. È l’energia dell’Italia che deve andare avanti, dei ragazzi delle scuole, l’energia del futuro. La priorità è la lotta alla Mafia e cercare di fare luce in tutti i modi: l’abitudine all’insabbiamento è qualcosa che dobbiamo interrompere”.
Mattarella: “La forza della legalità non si ferma”
Come sempre, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (che ha visto morire il fratello Piersanti per mano mafiosa), sente molto questa ricorrenza, ricordando l’esempio di Falcone e Borsellino: “La Mafia verrà sconfitta. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminerà “sulle gambe di altri uomini”, come disse lo stesso Falcone. La forza della legalità non si fermerà davanti alle nuove strategie mafiose”.