Venerdì 25 gennaio dalle 15,00 alle 17,00 all’Istituto Caselli-De Sanctis si svolgerà l’evento ‘La voce dei classici’ con la preziosa presenza di Paolo Cresta che leggerà i testi classici della letteratura italiana: Dante, Boccaccio, Ariosto e Basile.
Paolo Cresta collabora con diversi registi tra cui Renato Carpentieri, Arturo Cirillo, Claudio Di Palma e Luca De Fusco. Ha lavorato in radio con Rai International ed è stato, per Rai Educational, protagonista delle sitcom per ragazzi Tracy&Polpetta e Lab Story e voce narrante della serie di documentari Gate C. I suoi ultimi lavori di narrazione sono Il giorno dei morti di Maurizio de Giovanni e Canto di Natale di Charles Dickens.
Il progetto è stato organizzato all‘Istituto Caselli-De Sanctis perchè la scuola è uno degli ambienti più idonei per favorire la lettura dei testi classici. La scuola è un luogo in cui l’alunno ha a che fare con le proprie emozioni.
E lo studio della letteratura garantisce la possibilità di conoscere la realtà da punti di vista “altri” rispetto al proprio e di avere a che fare con una vasta gamma di sentimenti, che vanno a delineare un vero e proprio cammino di crescita e di consapevolezza delle proprie emozioni.
La lettura ad alta voce è un processo che consiste nel far sembrare le parole lette di un testo come se fossero parole pensate e dette in quel momento da colui che legge.
Chi opera la lettura ad alta voce si trova a vivere il doppio ruolo di destinatario rispetto all’autore e di emittente rispetto allo spettatore.
Italo Calvino nei suoi tentativi di dar soluzione al non facile quesito “Perché leggere i classici?” tenta diversi tentativi di risposta. “I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo...»
E ancora “Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.”
Il leggere ad alta voce funziona soltanto se si utilizza non solo la voce, ma anche il corpo, attraverso movimenti fisici, che non possono essere banalizzati o, addirittura, omessi; senza quest’ultimi le parole vengono sì pronunciate, ma l’atto comunicativo non può considerarsi pienamente realizzato.
Tale percorso di ricreazione in scena del testo coniuga un aspetto conoscitivo delle strutture del testo dal punto di visto morfo-sintattico con la necessità dell’uso del corpo dell’attore, attraverso l’utilizzo di un’espressività corporea che riesce a ricreare sia gli aspetti emotivi e che le azioni capaci di “muovere” il testo letto.
Grazie a tale esperienza estetica di lettura ad alta voce, sarà stimolato nell’alunno un processo di riapprendimento della lingua e di approccio al testo scritto che si realizzerà attraverso la necessaria azione di pensare con il corpo, di approfondimento degli aspetti grammaticali e di interrogazione del testo, per poter vivere in maniera più efficace l’affascinante esperienza della lettura.
La relazione che si viene man mano a creare tra attore e alunni stimola un coinvolgimento attivo ed emotivo del singolo partecipante, che ha piena libertà intervenire per dar spazio alle proprie idee, manifestare dubbi e generare spunti di riflessione, creando i presupposti per offrire nuove e non previste direzioni all’incontro.
I CLASSICI DANTE ALIGHIERI
DIVINA COMMEDIA
INFERNO
I canto (versi scelti)
V canto (vv. 72-142) Paolo e Francesca XXVI canto (43-142) Ulisse
GIOVANNI BOCCACCIO
DECAMERON
Introduzione
Andreuccio da Perugia (II giornata V novella)
LUDOVICO ARIOSTO
ORLANDO FURIOSO
La pazzia di Orlando (Canto XXIII-XXIV)
Curriculum Paolo Cresta
Paolo Cresta, attore e regista, si è formato presso l’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli. Docente formatore, collabora con diversi registi tra cui Renato Carpentieri, Arturo Cirillo, Claudio Di Palma e Luca De Fusco.
Attualmente fa parte della Compagnia del Teatro Stabile di Napoli ed è in tournée con i “Sei personaggi in cerca d’autore” e ” Salomè” con regia di Luca De Fusco. È insegnante di recitazione per la ” Bellini Teatro Factory ” e di dizione per L’ Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Mercadante di Napoli- Teatro Nazionale.
Ha lavorato in radio con Rai International e per Rai Educational. Tra i suoi lavori di teatro di narrazione Il giorno dei morti, Luiz torna a casa e Atto di fede di Maurizio de Giovanni, Novecento di Alessandro Baricco e Canto di Natale di Charles Dickens.
Articolo pubblicato il: 25 Gennaio 2019 0:52