venerdì, Novembre 22, 2024

Napoli, Parco dei Murales a Ponticelli: ecco ‘O sciore cchiù felice

- Advertisement -

Notizie più lette

Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Ponticelli: il Parco dei Murales di Napoli Est si arricchisce della settima opera di street art.

Un’altra opera di street art, la settima, arricchirà il Parco dei Murales di Ponticelli. Il suo titolo è ‘O sciore cchiù felice, ovvero il fiore più felice, ed è dedicato al valore e alla conoscenza del territorio, ispirata alla ricerca di Aldo Merola (botanico tra i più rilevanti direttori del Real Orto Botanico di Napoli). L’ultimo esempio di creatività del distretto d’arte urbana di Napoli Est (ideato da Fabio Petani e curato da Inward Osservatorio sulla Creatività Urbana) pone al centro l’esperienza di ragazzi e famiglie del Parco Merola, tant’è vero che l’opera è nata anche dalla loro immaginazione dopo una visita guidata al Reale Orto Botanico di Napoli e in particolar alla maestosa Serra Merola.

La cultura per rigenerare il senso di appartenenza

Sono così emerse le preferenze per l’utilizzo di diversi colori, in particolare del giallo e del viola, e di alcune forme, come quella del cerchio, per via delle corolle tanto apprezzate dai giovanissimi.Napoli, Parco dei Murales a Ponticelli: ecco ‘O sciore cchiù felice Sulla facciata è stato rappresentato un gigaro chiaro, specie a distribuzione mediterranea, presente nel Vallone di San Gennaro, che fiorisce a marzo: nell’antichità era considerata una pianta magica e capace di allontanare gli spiriti maligni. E proprio dal gigantesco gigaro gli studenti delle scuole della zona prenderanno spunto per elaborare il logo ufficiale del Parco. Insomma, l’ennesimo esperimento di quell’arte che punta a rigenerare il senso di appartenenza di un territorio spesso ingiustamente bistrattato. Inward ha prodotto la nuova opera in partnership con Linvea e grazie alla collaborazione del Real Orto Botanico di Napoli – Università degli Studi di Napoli Federico II. L’osservatorio nazionale sulla creatività urbana ha curato la realizzazione di “Gennaro” e “Diego” di Jorit Agoch, “Giancarlo” degli Orticanoodles, “Je sto vicino a te” (dedicata a Pino Daniele) e gli interventi artistici nelle stazioni Eav della Circumvesuviana (su cui sono raffigurati Totò, Alighero Noschese e Massimo Troisi).

Ultime Notizie