Non solo uova di cioccolato. La Pasqua a Napoli, come da tradizione, si trasforma anche in un’occasione per preparare gustosi dolci tipici di questa festività (che quest’anno ricorre domenica 4 aprile), da mangiare tutti insieme o, come purtroppo accaduto negli ultimi due anni a causa della pandemia da Covid 19, anche a distanza.
Ecco cinque dolci tipici della Pasqua a Napoli, che rappresentano delle vere e proprie eccellenze dell’enogastronomia partenopea.
La pastiera, antichissimo dolce pasquale partenopeo, è una torta di pasta frolla ripiena di un impasto formato da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi. La frolla della pastiera è croccante, mentre il suo ripieno è morbido di un colore giallo oro molto intenso, il suo sapore e il profumo varia a seconda degli aromi utilizzati.
Un dolce unico, storico per la cultura partenopea e che, secondo una delle tante leggende, affonda le sue radici proprio nel mito di Partenope.
C’è chi la preferisce “frolla” (se preparata con la pasta frolla) e a chi invece piace “riccia” (preparata con pasta sfoglia), fatto sta che il suo sapore è inconfondibile.
Fu utilizzato allora un cappuccio di pasta sfoglia per ricoprire il ripieno e venne tutto riposto nel forno ben caldo. Il dolce riscosse molto successo tra gli abitanti delle zone vicine al convento, prese il nome di Santarosa in onore della santa a cui era dedicato il convento.
Nel 1818, il pasticcere napoletano Pasquale Pintauro entrò in possesso della ricetta segreta della Santarosa, portando il dolce a Napoli, modificando leggermente la ricetta, introducendo la variante riccia-sfoglia inventando la sfogliatella classica.
Altro classico della pasticceria napoletana è il babà. La sua origine è polacca, ma è a Napoli, dopo un passaggio in Francia, che è diventato il dolce più famoso e conosciuto.
I quaresimali napoletani sono biscotti secchi semplici e gustosi, di origine povera, ma molto apprezzati.
Direttamente dalle province di Benevento e Caserta, è arrivata anche sulle tavole dei napoletani l’antica ricetta di un dolce molto soffice, detto pigna, pignatella perché, essendo più alto che largo, ricorda la forma di una pigna.
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