Pay tv, a partire dal 1 aprile 2018 saranno abolite le limitazioni nazionali per gli abbonamenti: i servizi di streaming saranno visibili in tutta Europa.
Dopo l’abolizione del roaming per le chiamate, nel mercato unico del digitale dalla domenica di Pasqua saranno eliminate le limitazioni delle connessioni online. Gli abbonati in viaggio potranno continuare a seguire i loro programmi preferiti online anche fuori dall’Italia. Entra, infatti, in vigore il Regolamento (Ue) 2017/1128 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Pay tv, cosa prevede il Regolamento?
Prevede il diritto dei consumatori Ue di fruire dei servizi di contenuti online a cui sono abbonati e senza costi aggiuntivi anche in un altro Stato dell’Unione. Stabilisce che, si legge sul Regolamento, “i consumatori possano fruire di servizi di contenuti online portabili che offrono accesso a contenuti quali musica, giochi, film, programmi di intrattenimento o eventi sportivi, non soltanto nel loro Stato membro di residenza ma anche quando sono temporaneamente presenti in un altro Stato membro per motivi di svago, viaggio, lavoro o studio”.
Un obbligo, però, che è connesso alla temporanea presenza dell’abbonato all’estero. Finora, gli italiani in trasferta all’estero per svago o per lavoro, aprendo la pagina del proprio account di Sky Go vedevano comparire un messaggio che li informava: “il contenuto non è disponibile fuori dall’Italia“.
Pay tv, ecco come verificare
La veridicità di quanto dichiarato potrà essere controllata dall’operatore tramite indirizzo di fatturazione, dell’IP e dei documenti d’identità. Pronti a recepirla sia Sky che Mediaset con Premium e Infinity, oltre che Netflix, Timvision e Amazon con il suo servizio Prime Video e Amazon Music. Discorso differente per Apple per la portabilità completa è già realtà.
Per gli utenti di Netflix la situazione è leggermente differente: il servizio pay tv offre cataloghi diversi a seconda dei Paesi, ma non oscura tout court l’abbonamento quando si varcano i confini nazionali.