Non si placano le polemiche nel Pd intorno all’impianto di trattamento rifiuti che dovrebbe sorgere a Giugliano.
E’ stato ufficializzato giovedì sera il “no compatto” degli esponenti del Pd di Giugliano all’assessore e vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, giunto proprio presso la nuova sede del circolo in via Aniello Palumbo per illustrare gli aggiornamenti sul piano dei rifiuti. E, a due giorni di distanza, la spaccatura continua a fare rumore. “Lo ringraziamo per la visita nella nuova sede Partito Democratico di Giugliano, ma ribadiamo il no compatto dell’intero Circolo ad un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti nella nostra città”.
Il riferimento è all’impianto di trattamento dei rifiuti che dovrà sorgere presso l’ex centrale Enel, in località Ponte Riccio a Giugliano. In merito al quale, proprio nei giorni scorsi, sul sito istituzionale del Comune di Giugliano sono stati presentati tutti gli atti relativi all’impianto proposto dalla Regione per smaltire le ecoballe.
La situazione a Giugliano, al momento non è di certo delle più semplici, anche perché sotto il grande stemma del Pd c’è una spaccatura non da poco tra il gruppo consiliare e le alte sfere del circolo cittadino, contrari all’impianto, e il sindaco Antonio Poziello, con ciò e chi ne consegue, molto vicino a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Indubbio dire che questi ultimi non abbiano nulla per cui opporsi o protestare.
Dalla Regione si continua ad andare avanti, definendo la scelta fatta “giusta e compatibile con il rispetto per l’ambiente”. Anche perché le alternative proposte di certo non sembrano migliori. Tra la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore o lasciare la balle dei rifiuti nella zona tra Giugliano e Villa Literno. Il segretario cittadino Pietro Di Girolamo, in una nota della segreteria si pone alcune domande: “Se questa tecnologia ha un impatto ambientale così ridotto perché, ancora una volta, viene scelta la città di Giugliano come sito destinatario del nuovo impianto? Questa città ha già pagato a caro prezzo il costo ambientale dell’intera regione facendosi carico di discariche e impianti negli ultimi anni. Adesso è arrivato il momento di dire basta ad altri impianti dei rifiuti, l’unica cosa che vogliamo è la bonifica del territorio”.