domenica, Novembre 24, 2024

“Pe’ ‘na caramella”: filastrocca di Marco Bruno al tempo del Coronavirus (VIDEO)

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Marco Bruno: grande successo per nuovo il singolo del cantautore cilentano (il cui videoclip è stato girato in casa).

Il termine “virale”, in tempi di Covid-19 è ardito, ma nel caso di Marco Bruno e la sua Pe’ ‘na caramella può esser speso in accezione positiva. E’ ottimo l’impatto sul pubblico del web del nuovo singolo del cantautore cilentano, oltre 5000 visualizzazioni a pochi giorni dall’uscita su Youtube.

La canzone è una filastrocca che inneggia alla pace. Il videoclip, montato dallo stesso artista, è stato girato a distanza, causa-coronavirus, come racconta: “E’ un abbraccio virtuale che io ed i miei amici ci siamo regalati in questo periodo difficilissimo. Alle riprese, fatte tramite smartphone rigorosamente in casa, hanno partecipato 40 persone. Gli esterni sono immagini di repertorio”.

I bambini sono i protagonisti della canzone, che musicalmente gioca con una bella ritmica ed un ritornello martellante che richiama echi delle tradizioni antiche: “Il loro grido di speranza è il nostro. Volevo creare spunti di riflessione sull’inutilità delle guerre, sugli uomini che fanno abusi di potere e sulla miseria che ne deriva. È una provocazione che ci riconduce – conclude l’autore- al senso della vita”.

Ed in effetti la frase chiave del testo è “guerra per una caramella”, che sta a simboleggiare la futilità dell’agire umano ridimensionandolo, simbolicamente, nel minuscolo dolciume.“Pe’ ‘na caramella”: filastrocca di Marco Bruno al tempo del Coronavirus (VIDEO) Cantautore attivo da un ventennio, è stato recentemente protagonista a Casa Sanremo ed al Parlamento Europeo dove ha rappresentato la sua terra, il Cilento. Tanti gli ascolti musicali, tra questi Laura Pergolizzi, Angus, Julia Stone ma anche i più pop Ligabue e Pelù: “La musica è bella perché è varia-asserisce convinto- io ho un suono che è la miscela di tutte queste influenze”.

Bruno, leader della folk-band Namarà, oltre all’attività di artista gestisce un service audio/luci di sua proprietà. Il settore del live è stato tra i più colpiti dal blocco dovuto alla pandemia: “Come tutti ho paura ma resto fiducioso. Il nostro settore è stato colpito duramente e non sarà facile rialzarsi. La musica non si fermerà grazie ad internet ed al popolo dei social, la stessa che sta sostenendo il mio progetto”.

A giugno sarebbe dovuto uscire sul mercato un suo doppio-cd , nove inediti ed i suoi singoli più famosi risuonati in studio per l’occasione. Tra questi brani come a Vita è ‘na tarantella, l’Uosso, “E mmo?”, ed Namaracunto che l’hanno fatto conoscere ed apprezzare dal pubblico del folk nostrano. Il progetto è stato rimandato a data da destinarsi ma, c’è da aspettarsi che, alla luce degli ottimi riscontri, l’attività di Bruno sarà molto intensa.

L’artista cilentano, che per due anni ha lavorato come operatore sociale in un centro CAS per migranti ed oggi si occupa di assistenza specialistica nelle scuole medie ed elementari ai ragazzi con difficoltà, conclude lanciando un appello a tutti i cilentani: “Fate donazioni per l’ospedale di Vallo della Lucania. Il San Luca non ci ha mai negato l’assistenza ed ora hanno bisogno di noi. Non abbandoniamoli”.

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