giovedì, Dicembre 26, 2024

Pedofilia, dopo le radio anche I Simpson “cancellano” Michael Jackson

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Clamorosa decisione della popolare serie tv, che ha deciso di cancellare dalla programmazione e dai cataloghi l’episodio in cui il Re del Pop collaborava al doppiaggio.

Dopo alcune radio, che hanno deciso di non trasmettere più le sue canzoni, a mettere al bando Michael Jackson sono anche i Simpson. I produttori della serie tv animata hanno deciso di cancellare dalla programmazione e dai cataloghi l’episodio ‘Stark Raving Dad’ in cui il Re del Pop collaborava al doppiaggio. Il primo giornale a segnalare la notizia è stato il Wall Street Journal. La decisione è stata presa dopo l’uscita del documentario ‘Leaving Neverland’, in cui l’artista viene accusato di pedofilia. “Ci sembrava l’unica decisione possibile”, ha detto il produttore esecutivo James L. Brooks

L’episodio, la prima della terza stagione, vedeva l’artista interpretare Leon Kompowsky, un uomo che crede di essere Michael Jackson e che Homer Simpson incontra in un istituto di igiene mentale in cui viene ricoverato per un breve periodo. La pop star, fan della serie animata, si era offerto di prestare la voce al personaggio sotto lo pseudonimo di ‘John Jay Smith’. Quell’episodio fu trasmesso per la prima volta il 19 settembre del 1991.

Pedofilia, dopo le radio anche I Simpson "cancellano" Michael Jackson‘Leaving Neverland’, attraverso la testimonianza di Wade Robson e James Safechuck, trasmesso in America da HBO in due parti all’inizio di questa settimana, parla di presunti abusi sessuali compiuti da Jackson a danno dei due uomini, all’epoca dei bambini, che sarebbero andati avanti per anni in una escalation. La famiglia Jackson ha tentato inutilmente di bloccare la pubblicazione del documentario, intentando alla HBO una causa da 100 milioni di dollari.

La messa al bando da parte di molte radio

Da quando il documentario è stato trasmesso, molte emittenti radiofoniche di tutto il mondo hanno deciso di non trasmettere più la musica di Jackson e una sua statua è stata rimossa dal National Football Museum della Gran Bretagna si legge su Hollywood Reporter. Ventitré stazioni del Quebec in Canada, di proprietà di Cogeco Media, hanno messo al bando le canzoni del Re del Pop, incluse tre stazioni principali a Montreal. “Siamo attenti ai commenti degli ascoltatori, e il documentario della scorsa notte ha creato reazioni”, ha detto la società in una nota.

MediaWorks Radio e NZME, le due più grandi reti radio della Nuova Zelanda, hanno entrambi dichiarato che non passeranno più le canzoni di Jackson si legge su Fatherly.com. Il direttore dei contenuti di Mediaworks ha detto in un’intervista che la decisione è stata presa per garantire “che le nostre stazioni radio riproducano la musica che la gente vuole sentire”. Nella vicina Australia, anche la Nova Entertainment Company ha vietato la musica di Jacko.

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