Ultime notizie sulle pensioni: il Governo lavora per inserire quota 100 nella prossima legge di Bilancio.
Dopo l’ok del Senato al decreto Dignità, il Governo lavora per il superamento della legge Fornero. Si studiano le mosse in vista della prossima la legge di Bilancio, per una misura che dovrebbe costare circa 4 miliardi. Come riporta “Il Mattino”, il provvedimento sarà costruito intorno alla Quota 100, ovvero la somma tra contributi versati e l’età: in questa prima fase saranno coinvolte circa 400mila persone.
Ancora da stabilire se si farà anche quota 41, cioè la possibilità andare in pensione a qualsiasi età avendo versato contributi per 41 anni e mezzo. L’asticella dell’età per quota 100 dovrebbe invece essere fissata a 64 anni e l’altro paletto per limitare la platea sarà quello dei contributi figurativi, che potranno essere conteggiati con dei limiti (si è ipotizzato al massimo 2 anni). Uno scenario con quota 100 senza vincoli di età (l’ipotesi più netta formulata dall’Inps), con in più la pensione di anzianità, comporterebbe un esborso di quasi 14,4 miliardi già in partenza, per sfiorare i 21 miliardi annui di euro nel 2028. Gli assegni in più sarebbero 751mila nel 2019 (oltre un milione nel 2028). Nei dieci anni considerati si spenderebbero così oltre 190 miliardi. A partire dal 2030 gli oneri si riducono, trasformandosi in risparmi intorno al 2040.
Con la legge di Bilancio, il Governo sta valutando anche di spingere gli investimenti degli enti locali, liberando un altro miliardo, dopo lo sblocco di oltre 2 miliardi di avanzi di amministrazione di Comuni e Regioni in arrivo con il decreto Milleproroghe. Sul tavolo anche l’Iva: per evitare aumenti vanno trovati 12,4 miliardi e nei giorni scorsi sono circolate ipotesi di aumenti “selettivi” per recuperare risorse, ma Di Maio ha ribadito la volontà di evitare aumenti di tasse.