Cambia rotta Peppe Iodice al Teatro Augusteo, dove per il suo “So’ Pep…”, abbandonando la sua comicità canzonatrice e scacciapensieri, punta su di un tipo di umorismo tendente alla politica, ai problemi della società e alle conseguenti depressioni psicologiche del genere umano.
Rinunciando alle sue solite colorate e affollate scenografie, per lo spettacolo in cartellone fino al prossimo 28 gennaio, il prodigo Peppe si presenta al pubblico in un’ambientazione bianco e nero da studio psicologico. Il tutto, mentre affronta un ciclo di sedute con uno psicoterapeuta impersonato da Francesco Mastandrea, unico compagno di scena nonché regista delle due ore di intrattenimento.
Definito in locandina “elettroshow” e scritto dallo stesso Iodice con Francesco Burzo e Marco Critelli, il lavoro vede Peppe Iodice, pronto a impersonare la vittima sacrificale dei mali della società, confessare i propri malesseri interiori provocati anche dalla nefasta influenza dei media nella vita di tutti i giorni.
Così ad essere denunciati, attraverso un afflitto “Pep” disteso sull’iconico lettino da psicologo, sono i mezzi di comunicazione colpevoli di gettare nello sconforto la gente insieme ai personaggi che popolano le cronache giornaliere di una vita sempre più priva di valori e sentimenti. Tra questi, apparsi anche su delle immagini proiettate in scena, Aurelio De Laurentiis per il calcio, Giorgia Meloni e Marta Fascina per la politica e il presidente Volodymyr Zelensky a proposito della guerra in Ucraina. Agendo con alle spalle una grande libreria che, visti i faldoni stilizzati contenuti, ricorda più uno studio legale che quello di uno psicologo, Peppe Iodice si rivolge direttamente al pubblico coinvolgendolo dapprima in dei momenti di “animazione” musicale e poi nelle sue accese discussioni. Senza evitare di scendere in sala per i suoi soliti contatti con la platea, stavolta trasformati in terapia di gruppo, Iodice conquista le risate dei presenti e di quanti condividono le ansie tirate in ballo.
Affrontando i più svariati problemi del presente passando dalla crisi economica alla pandemia, fino a soffermarsi sui nuovi metodi di educazione per le nuove generazioni e sulla mancanza dei “salutari” schiaffoni genitoriali di qualche anno fa, Iodice diverte il pubblico dell’Augusteo con una comicità che appare fin da subito più seriosa e ideologica. E ciò, avvicinandosi spesso, sia pure in maniera più allegra e leggera, a quegli stilemi portati in scena da un altro terapeuta chiamato Marco Travaglio.
Toccando con una comicità velata di malinconica sensibilità i temi più personali, tra cui il ricordo del proprio papà e della sua amata canzone “Giacca rossa” di Carosone, Iodice conduce gli spettatori in un mondo in cerca di libertà interiore. Lo stesso bonario pubblico che alla fine applaude contento e si esalta quando apprende direttamente dal comico che a maggio il suo famoso show “Peppy Night” arriverà allo Stadio Diego Armando Maradona.
Articolo pubblicato il: 23 Gennaio 2024 17:15