Ad Udine un anno dopo: dalla squadra che cercava l’ultimo punto per entrare nella storia alla squadra che cerca affannosamente un posto per partecipare almeno alla Conference League.
Un anno che sembra un secolo, dal paradiso all’inferno senza passare per il purgatorio.
Calzona, senza Juan Jesus, Kvaratskhelia e Raspadori schiera:
Meret, Di Lorenzo, Rrhamani, Ostigard, Olivera, Anguissa, Lobotka, Cajuste, Politano, Osimhen e Lindstrom.
L’Udinese ha disperata esigenza di punti per non retrocedere e, sulla panchina friulana, siede Fabio Cannavaro, un figlio di Napoli.
Primo tempo soporifero con il Calcio Napoli che cerca attraverso il solito possesso palla soluzioni offensive e che, solito refrain, non riesce a tirare neppure una volta in porta.
Neppure l’Udinese tira verso Meret e la prima frazione si chiude con un deludentissimo 0-0.
Manovra lenta, prevedibile e senza coraggio.
Il secondo tempo inizia con ritmi più alti.
Al 51′ vantaggio del Calcio Napoli con Osimhen.
Accelerazione di Di Lorenzo sulla destra. Servizio per Politano che quasi sul fondo effettua un cross perfetto per la testa del nigeriano. 0-1 Napoli!
L’Udinese cerca di reagire ed al 60′ Davis costringe Meret ad una bella parata sul palo di destra.
Al 72′ Traoré entra per Cajuste.
Raddoppio annullato ad Osimhen al 76′ per fuorigioco.
Dentro anche Ngonge per Lindstrom e Simeone all’86 per Osimhen.
Al 92′ pareggia l’Udinese con Success che, anche lui, non segnava da oltre un anno. Ancora una volta il Calcio Napoli prende gol: incredibile!
Ancora un gol preso nel recupero.
Un punto che non serve a nessuno: lo stesso risultato dello scorso anno ma se lo scorso anno fu scudetto, quest’anno è di una tristezza infinita.
Articolo pubblicato il: 6 Maggio 2024 22:57