Pfizer, il più grande gruppo farmaceutico al mondo, ha abbandonato la lotta al Parkinson e all’Alzheimer dopo ingenti investimenti che non hanno portato i risultati attesi. E’ quanto si legge sul Wall Street Journal, che sottolinea come l’annuncio di Pfizer porterà al licenziamento di 300 dipendenti nei centri di ricerca in Massachusetts e Connecticut. Come molti altri concorrenti, si legge sul Wsj, Pfizer ha investito pesantemente per sviluppare cure contro l’Alzheimer e il Parkinson a causa dell’elevata richiesta, ma è andata incontro a grandi delusioni ogni volta che prodotti che sembravano promettenti non hanno ottenuto i risultati sperati durante i test.
Attualmente i trattamenti terapeutici utilizzati offrono piccoli benefici sintomatici e possono parzialmente rallentare il decorso della patologia; anche se sono stati condotti centinaia di studi clinici per l’identificazione di un possibile trattamento per l’Alzheimer, non sono ancora stati identificati trattamenti che ne arrestino o invertano il decorso. Non prima del 2019 dovrebbe essere pronto anche lo studio di Biogen stavolta su un farmaco anticorpo. E’ recente la notizia di una ricerca che arriva dai laboratori della Lancaster University nel Regno Unito. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Brain Research. Si tratta di un farmaco, “triplo recettore agonista” (TA), originariamente creato per curare il diabete di tipo 2, potrebbe portare notevoli miglioramenti nel trattamento dell’Alzheimer.
I risultati, per ora, sono stati evidenziati in topi transgenici, cioè modificati per esprimere i geni umani mutati che causano l’Alzheimer, ma essendo il farmaco già approvato per l’uso umano, ci sono ottime probabilità che il TA possa finire rapidamente in qualche studio clinico.
Articolo pubblicato il: 7 Gennaio 2018 20:33