Nel retrobottega del bar gestito dall’uomo a Pietramelara, nel Casertano, sono stati ritrovati circa 2 kg di cocaina e oltre 6mila euro.
A Pietramelara (Caserta) la guardia di finanza di Aversa ha arrestato un gestore di un bar per spaccio di cocaina. Nel retrobottega, sono stati scoperti circa 2 chili di sostanza stupefacente e oltre 6mila euro in contanti. Ieri le fiamme gialle, notando un insolito `traffico’ di vetture nei pressi del bar, nonostante l’emergenza sanitaria, nei pressi del bar appena riaperto, hanno deciso di perquisire i locali dell’attività commerciale. I militari, prima hanno rinvenuto piccole dosi preconfezionate di cocaina, pronte per lo spaccio; successivamente, tramite l’ausilio delle unità cinofile in forza alla Compagnia Pronto Impiego Aversa, hanno individuato un nascondiglio posto nel retrobottega, all’interno del quale era occultato un borsone di tela contenente 1850 grammi di cocaina purissima suddivisa in panetti ed in confezioni di cellophane termosaldate, realizzate tramite una macchina del tipo di quelle utilizzate per conservare gli alimenti sottovuoto, anch’essa rinvenuta occultata.
Inoltre sono stati trovati due bilancini di precisione, numerose confezioni di plastica utilizzate per il confezionamento dello stupefacente e oltre sei mila euro in contanti, provento dell’attività illecita. Sequestrati anche due telefoni cellulari nella disponibilità del gestore, il cui contenuto, da un preliminare esame, ha già evidenziato preziosi elementi idonei ad individuare la rete di consumatori della sostanza stupefacente e le relative modalità seguite per gli ordini della medesima, tramite l’uso dei moderni social network.
Tenuto conto della gravità del quadro indiziario – su disposizione dell’Autorità Giudiziaria – il responsabile dell’illecita attività è stato tratto in arresto in flagranza di reato e tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa del previsto giudizio di convalida.