La pelle d’oca o piloerezione è un fenomeno del nostro organismo causato da calo termico o da una forte emozione. Ma c’è chi riesce a controllarlo. Questo il curioso dato che ha ispirato una ricerca della Northeastern University, pubblicata sulla rivista PeerJ. I ricercatori hanno esaminato 32 persone con un controllo volontario della piloerezione, il nome scientifico della pelle d’oca.
Circa l’80% dei partecipanti allo studio ha descritto la propria esperienza del processo quasi nello stesso modo: si crea una tensione muscolare sulla parte posteriore della testa, sul collo o dietro un orecchio.
La pelle d’oca inizia da lì e poi si diffonde, allargandosi sulla schiena e sulle braccia. Viene descritta tra l’altro come una cosa per la quale non ci vuole quasi nessuno sforzo. Dalla ricerca è emerso anche qualcos’altro: le persone in grado di controllare la pelle d’oca sembrano condividere tutte un tratto della personalità legato all’essere estremamente aperte.
Per gli studiosi potrebbe insegnarci qualcosa sul modo in cui si sviluppano le emozioni e sulla possibilità e il modo di controllarle. Il responsabile di tale reazione corporea è un sistema di connessioni cerebrali che misura la temperatura cutanea e quando la ritiene troppo bassa, fa scattare la “pelle d’oca” come difesa. E’ un modo di dire in quando la pelle dell’oca se si tolgono le piume è uguale di aspetto a quella umana.
Le cause della comparsa della pelle d’oca sono varie, la più comune è il freddo intenso, ma anche il caldo che provoca brividi, le emozioni forti, un fastidio o uno shock, innescano il fenomeno della pelle d’oca.
Di fronte a queste situazioni il corpo entra in allerta, reagendo con la contrazione dei muscoli erettori e il conseguente innalzamento dell’asse del pelo che viene velocemente spinto verso il lato opposto, formando quindi dei piccoli sollevamenti sulla pelle proprio come conseguenza della contrazione di piccoli muscoli attorno alla base dei bulbi piliferi.
Lo scopo di questa reazione è quello di restringere vasi sanguigni e ghiandole sudoripare, alzando la peluria per creare uno strato di aria isolante al fine di conservare calore e riportare il corpo ad una temperatura ideale. Questo meccanismo era certamente perfetto in passato, quando l’uomo primitivo era ricoperto da una folta pelliccia di peli, mentre oggi sicuramente non è un valido sistema per proteggersi dal freddo.
La piloerezione durante una lotta o fuga è in parte una risposta al rilascio di adrenalina, correlata all’aumento del battito cardiaco e della frequenza del respiro. Anche la musica, una canzone alla quale è associata un momento particolare della nostra vita, può provocare negli ascoltatori una sensazione piacevole, un emozione e quindi brividi e pelle d’oca perché il nostro cervello viene stimolato e attraverso il sistema nervoso autonomo rilascia dopamina che sono leggermente imprevedibili: il nostro cervello si aspetta che le melodie si risolvano secondo un certo schema, e quando questo non accade è probabile che il sistema nervoso autonomo venga stimolato e che venga rilasciata della dopamina.
Articolo pubblicato il: 15 Agosto 2018 17:26