Pino Daniele: i napoletani ricordano il “Nero a metà” a quattro anni dalla scomparsa. In attesa del 19 marzo (quando ci sarà un nuovo tributo al Palapartenope).
Sono passati esattamente quattro anni da quando Pino Daniele ci ha lasciati. Un semplice quadriennio non basta certamente a far dimenticare le sue poesie sotto forma di canzone, oltre che gli assoli geniali alla chitarra, caratteristiche con cui il “Nero a metà” si è fatto apprezzare in tutto il mondo.
I napoletani (e non solo) gli rendono omaggio quasi quotidianamente (anche ascoltandone una singola canzone), e lo faranno anche in questi giorni con semplici “raduni” dei suoi fan, pronti ad intonare le sue canzoni nelle strade della città partenopea.
Ad esempio, via Partenope sarà teatro questa sera (ore 21.30) di un flash mob musicale, con il pianoforte di Danise che in riva al mare accompagnerà le melodie dell’uomo in blues. Un altro splendido raduno popolare ci sarà invece domani alle 12.30, a due passi dalla casa di via Santa Maria La Nova dove il cantautore è cresciuto (iniziativa lanciata dalla pagina Facebook Cresciuti a pane e Pino Daniele). In attesa del 19 marzo, giorno del compleanno e dell’onomastico di Pino, quando il Palapartenope ospiterà ancora una volta un concerto in sua memoria, con “colleghi, musicisti, amici napoletani e non, ma soprattutto con il popolo di Pino– annuncia a “Il Mattino” il fratello Nello Daniele– Gli omaggi, e questo è un omaggio di cuore e di sangue, non prevedono biglietti e, anche questa volta, l’ingresso sarà libero”. Inoltre, “l’evento sarà per la prima volta trasmesso in diretta da Canale 21”.
Senza dimenticare Musicanti, il musical a lui dedicato che sta riscuotendo grande successo, di cui Sergio De Angelis e Fabio Massimo Colasanti (tra i più stretti collaboratori e amici del Lazzaro felice) sono rispettivamente produttore e direttore artistico.
Questi piccoli grandi ricordi fanno ancora una volta capire che Pino Daniele “non è stato”, ma Pino è (come recitava il titolo del grande concerto allo stadio San Paolo in sua memoria) quell’artista capace di dire attraverso una canzone tante verità: che Napule è nonostante tutto, che il mondo sarà cambiato da “noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare“, che ancora oggi purtroppo “se hai la pelle nera, amico guardati la schiena” o che “il ricordo di un amore ci cambia e non ci lascia“.