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Pino è, serata di emozioni al San Paolo in omaggio al “Nero a metà”

Pino Daniele: ieri sera il concerto tributo Pino è con tante star della musica italiana.

Si è svolto ieri sera allo stadio San Paolo di Napoli l’attesissimo Pino è, concerto-tributo in memoria di quel grande genio della musica chiamato Pino Daniele, per cui sono state coinvolte più di 800 persone tra tecnici e sicurezza. Davanti a 45mila spettatori, circa 50 artisti della musica italiana hanno voluto ricordare Pino con le sue canzoni, spesso accompagnate al ricordo che li lega al “Nero a metà”. Pino era senza dubbio presente durante la serata con l’anima e anche con la voce, visto che il maxi-schermo dietro il palco ha proiettato varie sue performance (come quelle con Eros Ramazzotti e con l’amico di sempre Massimo Troisi al programma di Gianni Minà, “Alta classe”), oltre a tanti duetti virtuali. L’apertura è stata affidata ad Alessandro Siani, che ha tessuto le lodi della musica di Pino Daniele insita nell’animo di ogni vero napoletano, mentre la serata non poteva che chiudersi col coro commosso di Napule è, tributo finale non solo all’artista ma anche a tutti i fan che hanno seguito la serata nello stadio di Fuorigrotta, in tv e in radio.

Tra i più emozionati, Fiorella Mannoia (che ha cantato “Sulo pe’ parlà” e Quando in duetto con Elisa, oltre a Senza e te e Terra mia con Giuliano Sangiorgi), Eros Ramazzotti e Jovanotti. I due, che con Pino Daniele hanno condiviso il palco di Fuorigrotta nel 1994, hanno duettato in A me me piace ‘o blues, accompagnati dal sax di James Senese. E sempre Lorenzo Cherubini ha virtualmente duettato con lo stesso Pino in Yes I know my way. L’elenco degli artisti e delle canzoni è davvero lungo: Biagio Antonacci (“Che Dio ti benedica”, poi il duetto di “Che male c’è” con Alessandra Amoroso), Sangiorgi-Emma (“Quanno chiove”), Francesco De Gregori che ricorda quanto il Mascalzone Latino amasse “Generale” (cantata in duetto con Enzo Avitabile, prima di tornare con la moglie Chicca per un altro omaggio, “Anema e core”). Presenti anche Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Gigi De Rienzo, Fabio Massimo Colasanti, Elisabetta Serio, Ernesto Vitolo, Rosario Jermano, Agostino Marangolo, Tony Cercola.

Giorgia, tra le più apprezzate, ha cantato “Questo immenso”, Ramazzotti ‘O scarrafone, Claudio Baglioni “Alleria” e “Io dal mare”, Gianna Nannini Je so pazzo (con Elisa) e la struggente Anna verrà. Il rap di Clementino ha invece accompagnato ‘Na tazzulella e cafè, Federico Zampaglione e Ornella Vanoni hanno interpretato Anima, mentre Massimo Ranieri “Cammina cammina” e poi “Sicily” con Sangiorgi. Emma ha poi duettato virtualmente con Pino in “Io per lei” (e poi realmente con Francesco Renga), come Irene Grandi in “Se mi vuoi”. E ancora, Antonello Venditti, Teresa De Sio e Paola Turci con Lazzari felici, J-Ax, Enzo Gragnaniello, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Raiz, Mario Biondi e Il Volo. In mezzo alla musica, la bella dedica di Vincenzo Salemme, la poesia di Massimo Troisi decantata da Giorgio Panariello e il monologo di Enrico Brignano (fischiato allo stadio e criticato sui social). Sono passati più di tre anni da quando Pino Daniele ci ha lasciati. Tre anni non bastano certamente a far dimenticare le sue poesie sotto forma di canzone, oltre che gli assoli geniali alla chitarra, caratteristiche con cui il “Nero a metà” si è fatto apprezzare in tutto il mondo. Lo spirito della serata del 7 giugno 2018 (il cui incasso andrà in beneficenza) ha fatto capire ancora una volta che Pino Daniele “non è stato”, ma quanto “Pino è” quell’artista legato alla sua terra, capace di dire attraverso una canzone tante verità: che il mondo sarà cambiato da “noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare”, che ancora oggi purtroppo “se hai la pelle nera, amico guardati la schiena”, che “Napule è” sempre, nonostante tutto.

Foto in evidenza: Repubblica

Articolo pubblicato il: 8 Giugno 2018 11:00

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.