Scavi di Pompei: oltre alla casa del senatore Nonio Balbo, ci sono state altre nuove scoperte nella Regio V.
Il cantiere della Regio V degli scavi di Pompei continua a regalare alla cultura mondiale nuove sensazionali scoperte archeologiche. È infatti tornata alla luce una domus che, per le decorazioni che la abbelliscono, è stata battezzata “vintage”, mentre il nome ufficiale è Domus Iovis, la Casa di Giove. “Una domus con decori “vintage in I stile” – racconta a “Il Mattino” il direttore degli scavi, Massimo Osanna– il cui proprietario doveva essere facoltoso e colto, conscio del valore di pitture già allora centenarie”. Il padrone di casa, ovvero il senatore Marco Nonio Balbo, era infatti dotato di grande gusto e senso artistico, pensando così di mantenere negli ambienti di rappresentanza i decori in I stile, già per la sua epoca antichi e rari. Per le stanze private, invece, furono scelti decori moderni.
Nonio Balbo fu una personalità politica molto importante: pretore e proconsole della provincia di Creta e di Cirene, tribuno della plebe nel 32 a.C. e partigiano di Ottaviano, il futuro Augusto (27 a.C.-14 d.C.). È così che Nonio Balbo, potente e ricco, si era trasformato in mecenate per la città di Ercolano, finanziando restauri e costruendo anche molti edifici pubblici. La sua importanza era tale che dopo la sua morte gli furono anche dedicate 10 statue.
Vicino alla sua casa (Vicolo dei balconi, Regio V) sono stati scoperti anche i resti di un letto, una scena agreste e un nuovo ambiente decorato.
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