Ciro Colonna: processo con rito abbreviato per l’uccisione del 19enne di Ponticelli (vittima innocente di Camorra).
Sarà un processo con rito abbreviato quello per il boss Ciro Rinaldi (arrestato lo scorso 16 febbraio dopo diversi mesi di latitanza) e per altre sei persone imputate per il duplice omicidio del ras della Sanità Raffaele Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna, avvenuto a Ponticelli il 7 giugno 2016. Gli imputati hanno formalizzato la scelta davanti al gip Romano. Il rito abbreviato prevede che, in caso di condanna, la pena venga diminuita di un terzo. L’udienza si è aperta con la costituzione delle parti civili, tra le quali i genitori e la sorella di Ciro, il Comune di Napoli, e alcune associazioni del territorio. La requisitoria si terrà ad inizio maggio e sarà affidata al pm antimafia Antonella Fratello, che ha coordinato l’inchiesta. Gli imputati hanno partecipato all’udienza in videoconferenza malgrado nessuno sia al 41bis.
Secondo gli inquirenti, il boss Rinaldi (soprannominato “My way”) decise di far uccidere Cepparulo dopo avere saputo che era sua intenzione eliminarlo per fare un favore al clan Mazzarella. A decidere l’assassinio di Cepparulo furono i vertici del clan Rinaldi e del clan delle Pazzignane, con l’obiettivo di affermare il proprio predominio, rispettivamente, a Ponticelli (Rione De Gasperi) e San Giovanni a Teduccio e zone limitrofe.
Il raid scattò in un circolo del Lotto O dove, per errore, venne però ammazzato il 19enne Ciro Colonna, che si trovava lì in compagnia di alcuni amici. Oltre al boss Ciro Rinaldi, gli altri imputati sono Anna De Luca Bossa, Giulio Ceglie, Cira Cipollaro (madre di Michele Minichini), Luisa De Stefano, Vincenza Maione, Antonio Rivieccio e Michele Minichini (con gli ultimi due ritenuti gli autori materiali del duplice omicidio).