Grande paura ieri mattina a Chiaia di Luna, una delle più belle spiagge dell’isola di Ponza, dove intorno alle 10 è crollato un costone. Tre turisti che si trovavano in zona, nonostante l’accesso sia interdetto da anni, sono salvi per miracolo. Una parte della parete si è staccata ed è finita in mare, a poca distanza da barche e gommoni fermi in rada. La spiaggia è chiusa sia per il pericolo di crolli (nonostante nel corso del tempo siano state posizionate reti di protezione) sia perché il tunnel di accesso non è una via di fuga sicura. Nonostante questo, arrivando dal mare, è possibile accedere a Chiaia di Luna, dove, non molto tempo dopo il crollo, si sono sistemati altri bagnanti. Su quella stessa spiaggia, nel 2001 fu travolta e uccisa da una frana una studentessa di 26 anni, Alessandra Pioli di Lucca.
Come riporta “Il Mattino”, purtroppo i controlli non sono sufficienti e quest’anno i gommoni a disposizione della Protezione civile non sono stati ancora utilizzati. Ma Chiaia di Luna è solo un esempio di quanto accade quotidianamente lungo tutta la costa italiana, dove tante bellissime zone di mare (come ad esempio a Positano) sono interessate da divieti e interdizioni ma continuano ad essere frequentate, non risultando di fatto messe in sicurezza. Con i problemi che tornano a galla solo quando si verificano frane come quelle di Chiaia di Luna.
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