Giornate difficili per chi deve recarsi negli uffici di Poste Italiane a Napoli. Come riporta “Repubblica”, le norme anti Covid 19 impongono che si entra due per volta, aspettando il proprio turno. Si attende fuori, in piedi e sotto il sole.
La situazione è la stessa un po’ ovunque: San Giovanni, corso Meridionale, Fuorigrotta, Soccavo. E ieri a Chiaiano è esplosa la protesta, con tanto di raccolta firme promossa da Carlo Migliaccio, ex presidente della commissione Ambiente e Territorio del Comune di Napoli: “Qui la mattina ci sono 200-300 persone in attesa – spiega Migliaccio- Chiediamo che l’ufficio continui a restare aperto anche di pomeriggio. Ci hanno comunicato che da oggi chiuderà alle 13,30“.
Disagi anche a Fuorigrotta, presso l’ufficio postale in piazza Gabriele d’Annunzio: sotto il sole, lungo il marciapiedi la fila aumenta. Il flusso è regolato dalle guardie giurate. Ovunque, per pagare una bolletta o ritirare la pensione, l’attesa va da 30 ai 60 minuti.
Non sempre è possibile tenere aperti tutti gli sportelli, per le norme anti Covid. In linea con gli indirizzi governativi, dicono da Poste italiane, è stato deciso di consentire la presenza contemporanea negli uffici di un numero di clienti non superiore al numero di sportelli aperti (su 3 sportelli aperti, non più di 3 utenti in sala).
Nell’ottica di un progressivo ritorno alla normalità, però, tutti gli uffici torneranno gradualmente alla piena operatività. Nella città di Napoli è operativo il 97% dell’offerta.
Foto in evidenza: “Repubblica”
Articolo pubblicato il: 26 Giugno 2020 10:41