Cronaca di Napoli: la banda destinava le auto rubate alla vendita sul mercato estero o a diventare oggetto del cosiddetto cavallo di ritorno.
I Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli hanno portato a termine un blitz contro la cosiddetta banda del cavallo di ritorno. Nell’ambito di questa operazione (denominata per l’appunto “Cavalli di Ritorno”) ci sono stati 14 arresti: gli arrestati sono ritenuti responsabili a vario titolo di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio di autovetture di lusso, utilitarie e autoarticolati.
Come riporta “Il Mattino”, le misure cautelari sono arrivate al termine di una lunga e complessa indagine, svolta dai militari della Tenenza carabinieri di Quarto tra settembre 2017 e settembre 2018, anche utilizzando intercettazioni telefoniche e ambientali e con il ricorso a pedinamenti, facilitati da sistemi GPS di rilevamento della posizione e indagini via web: tutto è stato coordinato dai pm della VII sezione della procura di Napoli.
Tra i reati contestati anche quello di estorsione, perché in tre circostanze i malfattori avevano preteso denaro per restituire altrettante vetture con il metodo del “cavallo di ritorno”. Secondo le accuse, gli indagati rubavano di notte veicoli di diverse tipologie, per poi prevalentemente immetterli in circuiti di ricettazione e riciclaggio nazionali e internazionali. Le auto sono state recuperate anche in Spagna, grazie alla collaborazione con la Guardia Civil, dove era finita Range Rover Evoque rubata dal gruppo criminale e poi trovata con telaio punzonato e documenti contraffatti. Al porto di Bari sono stati invece trovati due tir con targhe contraffatte e pronti ad imbarcarsi verso l’Albania, da cui proviene uno degli indagati e altre 24 auto ritrovate parcheggiate in strada e pronte ad essere “ripulite”.
Già due giorni fa vi erano stati 31 arresti nel rione Salicelle di Afragola, nei confronti di un’altra banda “specializzata” nel furto di automobili e annessi “cavalli di ritorno”.