Dopo la grande festa in musica sul palcoscenico dell’Arena Flegrea di Napoli, la celebrazione dell’immenso Renato Carosone, nell’anno in cui avrebbe compiuto 100 anni, prosegue con Carosello Carosone.
La mostra racconta la storia di Renato Carosone ricostruita per storie, per tematiche, per incontri. Grandi pannelli riportano immagini vintage, con grafica e lettering coloratissimi, come sarebbero piaciuti a lui.
Una narrazione ricostruita attraverso le foto della sua vita, da bambino sino al pittore, ad attraversare un Novecento napoletano che racconta il miglior Novecento italiano esistito. I suoi dischi, strepitosi non solo nelle sonorità, ma anche nella grafica, nel lettering, nella scelta delle immagini capaci di evocare un canzoniere armato di sorriso quando non di sberleffo.
C’è il racconto di un’epoca, attraverso tutto questo e le curiosità di un racconto che non dimentica il vero cognome di Carosone, come che fu lui ad inaugurare le trasmissioni televisive dopo la guerra, ma anche che fu una sua canzone a dare il là alla rivoluzione cubana.
Ma c’è anche qualcosa di più, come, passando dalla narrazione per parole ed immagini a quella dettata dall’evocazione delle memorabilia originali esposte, ci si trova davanti all’originale dattiloscritto di “Maruzzella” con firma autografa, a fogli stampati all’Asmara che ci parlano di canzoni di Carosone di cui null’altro sappiamo, alle lettere private che Renato mandava a parenti e critici musicali.
La mostra può essere visitata solo previa prenotazione attraverso la compilazione di un modulo sul sito www.comune.napoli.it. Il modulo permette la prenotazione per un massimo di 4 visitatori, è associato ad un unico visitatore, che non potrà effettuare più di una prenotazione a settimana.
È necessario esibire all’ingresso la conferma della prenotazione, riportante il codice, in formato cartaceo o elettronico. È previsto l’ingresso per un massimo di 30 persone per turno.
Articolo pubblicato il: 3 Agosto 2020 17:23