Siamo a Procida ed è la notte tra sabato 25 e domenica 26 giugno. Una comitiva di turisti dopo aver passato una bella serata sull’isola decide di rientrare in albergo. Sono in 7 e una volta entrati in hotel prendono l’ascensore. L’impianto di sollevamento però si blocca e il caldo aumenta così come il panico tra i presenti.
Stando al comunicato dell’Arma, i vigili del fuoco sono sull’isola fino alle 20, mentre il personale della manutenzione non si trova. Per la proprietaria dell’albergo non resta altra alternativa che chiamare i Carabinieri. I militari intervengono insieme al personale della protezione civile locale.
Raggiungono il cavedio dell’ascensore e aprono la botola facendo uscire incolumi i malcapitati. I Carabinieri stanno accertando le cause del guasto, per i clienti – tutti napoletani e ultracinquantenni – qualche attimo di timore da raccontare.
“Alle ore 23.50 del 25.06.2022 la società addetta alla manutenzione dell’impianto ascensore, riceve una telefonata dal combinatore telefonico posto in cabina ascensore dell’hotel San Michele di Procida per una richiesta d’intervento per persone bloccate in cabina – fa sapere la società di manutenzione alla redazione di “2A News”- Alle ore 23.53, il tecnico reperibile della società di manutenzione dell’impianto ascensore, si collega immediatamente da Remoto per cercare di sbloccare l’impianto e liberare le persone in cabina.
Il collegamento da Remoto non consente al tecnico di intervenire in quanto verifica attraverso la strumentazione in dotazione dalla società, che ci sono dei “contatti di sicurezza aperti” e non potendo recarsi sull’isola visto l’orario e la mancanza di aliscafi e traghetti, prontamente inizia telefonicamente a dare istruzioni al personale dell’hotel per una manovra di emergenza.
Il personale dell’hotel, nonostante fosse stato istruito per la manovra non è capace di seguire le istruzioni dettagliate del tecnico e la tensione, il caldo in cabina, il panico aumentano. Nel frattempo i minuti passano e attraverso una video chiamata il tecnico in stretto e continuo collegamento con le persone bloccate in cabina e il personale dell’hotel cercano di effettuare manovra che però non portano ad un risultato.
Il personale dell’hotel cerca aiuto anche attraverso l’arma dei carabinieri, la protezione civile e i vigili del fuoco che però fanno servizio sull’isola sino alle ore 20.00. Il reparto mobile dei vigili del fuoco cerca telefonicamente la ditta di manutenzione, alle ore 00.56 mentre il tecnico continua a dare informazioni per la manovra al personale dell’hotel San Michele, il titolare dell’azienda di manutenzione in contatto con la centrale dei vigili del fuoco, decidono di intervenire con una motovedetta con partenza dal porto di Napoli. A tal punto il tecnico chiede aiuto telefonico all’arma dei carabinieri presenti sul posto, gli da indicazioni di aprire la porta esterna con la chiave di emergenza, si accerta in video chiamata che tutto è in sicurezza e autorizza il comandante dei carabinieri ad aprire la botola dell’ascensore e cercare di farli uscire dal tetto.
A quel punto sempre in video chiamata si accorgono che in cabina erano presenti 7 persone ma con un peso decisamente superiore alla portata dell’impianto, motivo per cui l’impianto è andato in blocco, ed inoltre avevano anche forzato le porte di cabina motivo per cui non è stato possibile intervenire da remoto.
Con fatica, vista la stazza fisica delle persone, alle ore 01.05 con estrema freddezza del tecnico addetto alla manutenzione e reperibilità, tutte le 7 persone riescono ad uscire dall’ascensore grazie alla sinergia del comandante dei carabinieri, del personale dell’hotel San Michele.
Alle ore 01.08 il titolare dell’azienda, avverte telefonicamente la centrale dei vigili del fuoco che le persone sono uscite e che non è più il caso di attivare la motovedetta da Napoli. Grazie ad un’ottima sinergia tra le forza dell’ordine e la società di manutenzione, le persone riescono ad uscire incolume dall’ascensore verso le ore 01.00”.
Articolo pubblicato il: 27 Giugno 2022 10:00