È ormai conto alla rovescia per incoronare una delle dieci città finaliste come Capitale italiana della Cultura 2022. E Procida non vuole perdere questo treno. Un motivo di vanto per l’isola di Arturo e per la Campania tutta. È il momento della chiamata alla responsabilità da parte di tutti.
“Sostenere Procida, candidata a Capitale italiana della cultura per il 2022, si deve tradurre in un filo rosso capace di legare insieme le sorti dei luoghi fisici e ritrovare lo slancio della cultura millenaria che abbiamo nel nostro DNA. Non può restare un fatto occulto, nascosto, dalle pagine dei giornali. Non può rimanere argomento limitato a qualche articolo. Non può, e permettetemi di dire che “non deve”, restare un tema delimitato solo in un ambito prettamente istituzionale“. È l’invito di Mimmo Barra, già Commissario dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida; attuale componente dell’Agenzia Regionale per il Turismo.
Per Barra necessaria la forza motrice della Regione e non solo: “Voglio fare i complimenti al project manager dr Riitano, per la sua capacità progettuale e per il coinvolgimento della cittadinanza in un percorso di condivisione d’idee e rilancio non solo per Procida ma per l’intera regione. Mi auguro che la condivisione possa espandersi, allargarsi ancora di più e velocemente a tutti gli stakeholder coinvolti“.
È l’ora della collaborazione: “Collaborare insieme, sostenere la futura Capitale italiana della cultura, significa essere una comunità innamorata dei luoghi più antichi, affascinanti e carichi di storia del mondo. Significa sapere intercettare il futuro. Significa investire nelle idee. Significa diventare portatori di un duplice messaggio: smuovere il terreno della pigrizia per arricchirlo di esempi, di stimoli, di passioni e d’idee e far fruttare il futuro del Golfo e della Campania. Si tratta di restare uniti, corali. Si tratta di combinare le forze imprenditoriali e produttive, l’Università, i comitati scientifici e le associazioni, i procidani, gli ischitani, i capresi, i campani. Tutti insieme“.
Articolo pubblicato il: 13 Gennaio 2021 16:49