Ha ricevuto il supporto di oltre 300 artisti, tra cui Toni Servillo, Luisa Ranieri e Gigi D’Alessio. Ha coinvolto realta’ trasversali come l’Università Federico II e la Camera di commercio. È stata sostenuta da tutte le istituzioni territoriali, Città metropolitana di Napoli e Regione Campania in primis. E oggi Procida ce l’ha fatta, ha vinto il titolo di Capitale italiana per il 2022, unica isola tra le dieci finaliste selezionate dalla giuria del Mibact presieduta da Stefano Baia Curioni. Il dossier abbraccia 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali, senza dimenticare la rigenerazione urbana di alcune strutture del territorio, dal carcere borbonico di Palazzo d’Avalos alla chiesa di San Giacomo.
“Non si tratta di un mero programma culturale, ma di una visione strategica di cambiamento che vede la cultura al centro per i prossimi dieci anni“, ha spiegato all’agenzia Dire Agostino Riitano, direttore della candidatura e già autore del programma culturale di Matera Capitale europea della Cultura 2019. “Anche quella fu un’esperienza incredibile, una pagina importante di cambiamento“, ha ricordato. E poi all’estero, con Tirana Capitale europea dei Giovani. “Oggi con questa vittoria per Procida mi sento a casa– ha detto- mi considero un cervello in fuga che trova la possibilità di fare il suo meglio dove è nato, un uomo del sud che ha scelto di stare al sud“. Una possibilità che “arriva in un momento difficile, ci sentiamo la responsabilità di essere un punto di riferimento per ripartire. Nella consapevolezza che ciò che viene considerato minore è anche profetico. Questa vittoria di Procida è la profezia del cambiamento culturale del Paese“.
“Il budget complessivo è di 4 milioni 150mila euro, compresi il milione che arriverà dal Mibact grazie a questa vittoria e il forte sostegno della Regione Campania, oltre al Comune e agli enti privati che siedono nel Comitato promotore“, ha spiegato alla Dire l’assessore al Turismo di Procida, Leonardo Costagliola.
“La Regione ha sempre considerato questo progetto importante e fondamentale per il rilancio di tutta la Campania. E in effetti al centro del dossier ‘La cultura non isola’ c’è proprio l’idea di mettere in contatto tutte le città e tutti coloro che vogliono lavorare mettendo la cultura al centro. Questo– ha aggiunto- è un tema a cui teniamo tantissimo, perché’ riteniamo che la cultura possa rilanciare l’economia e il turismo per tutta la Campania, e Procida farà da apripista“.
Grazie a “elementi di attrattività e qualità di livello eccellente” riconosciuti dalla giuria, il dossier di Procida ha battuto quelli di Cerveteri, Ancona, Bari, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. “È stata una selezione severa– ha detto il presidente della giuria, Stefano Baia Curioni– Tutte le città meritavano di vincere, perché’ le proposte erano di straordinario livello. Questo consente di condividere innanzitutto una buona notizia: lo sviluppo sulla base culturale sta diventando patrimonio comune, pratica progettuale concreta. Abbiamo finalmente superato la stagione dei giacimenti e del petrolio, ora la cultura è davvero pensata come pane quotidiano. La Costituzione qui vive“.
Prima dell’isola campana, il titolo è stato assegnato alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015, a Mantova nel 2016, a Pistoia nel 2017 e a Palermo nel 2018. Per il 2020 la Capitale doveva essere Parma, ma a causa del Covid 19 il titolo è stato prorogato al 2021. Il Parlamento ha stabilito poi che il titolo di Capitale italiana della cultura 2023 sarà conferito in via straordinaria a Bergamo e Brescia, città maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica.
“Ma nel 2022 il mondo e l’Italia saranno tornati alla normalità e questo gli operatori lo devono sapere: cultura e turismo torneranno imponenti e fortissimi, attraversando tutto il territorio e riproponendoci anche una serie di problemi che in parte hanno motivato anche l’idea di Capitale italiana della Cultura nata nel 2014 con l’inizio del percorso per Matera Capitale europea. Ci accorgemmo che quel processo aveva valorizzato tutte le città che avevano partecipato, mettendo in campo un progetto di valorizzazione. Così– ha ricordato Franceschini- abbiamo pensato di istituire la Capitale italiana, un’idea vincente che è cresciuta anno per anno“.
Sollecitato da Baia Curioni, Franceschini ha poi annunciato di lavorare nei prossimi anni a un meccanismo che premi tutte le finaliste. “Come negli Oscar– ha detto- dove ci si fregia anche per la candidatura e non solo per la vittoria“. Intanto, ha concluso il ministro, “complimenti a Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita“.
Fonte: Agenzia DIRE
Articolo pubblicato il: 18 Gennaio 2021 16:41