“Palazzo D’Avalos è un nostro prezioso bene che sta divenendo sempre più generatore di attività culturali, luogo di rilevanza internazionale e attrattore di finanziamenti, sia pubblici che privati”. Lo afferma Antonio Carannante, assessore del Comune di Procida con deleghe su Vivara, Terra Murata, Acquedotto, Pubblica illuminazione e Contenzioso.
Palazzo D’Avalos è l’edificio dominante della Terra Murata a Procida, costruito nel ‘500 dagli allora governatori dell’isola, i D’Avalos, dal 1830 trasformato in carcere e poi chiuso nel 1988.
Carannante sottolinea che l’antico edificio “beneficerà di un finanziamento di 125.000 euro della Fondazione Cassa Depositi e Prestiti attraverso il Bando Ecosistemi culturali ad un progetto elaborato dalla Cooperativa Immaginaria nell’ambito di un protocollo d’intesa col Comune di Procida. La direzione sarà affidata ai giovani professionisti procidani Marco Lauro e Valentina Schiano Lomoriello.
E’ un progetto che è anche il frutto del lavoro di valorizzazione seminato faticosamente in questi anni. Nel 2016 lo abbiamo aperto al pubblico con affidamento ad un’associazione procidana e man mano come Assessorato ho sempre tenuto ad aprirlo a eventi ed attività che esaltassero il pregio storico-culturale di questo bene chiuso per circa 30 anni e adesso meta nazionale di migliaia di visitatori, nonché bene comune sede di attività culturali e luogo di ispirazione per artisti e operatori”.
Carannante sottolinea come il palazzo abbia ospitato eventi come il Festival di cinema Artechica di Libero De Rienzo, “passando – ricorda – per la proiezione di un lavoro di Newiller, alle visite guidate teatralizzate di Fine Pena Mai, l’esposizione di arte contemporanea Sprigionarti in occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura, fino all’investimento della Regione Campania nel progetto Time Machine con tecnologie per raccontare la storia del Palazzo, nonché all’accordo raggiunto come Museo Madre di Napoli per esporre opere di arte contemporanea. Proprio in tale direzione questo assessorato sta lavorando per dotare il Palazzo di opere artistiche che acquistino valore nel tempo costituendo una sezione museale”.
Carannante spiega che “con questo ultimo progetto faremo un altro passo in avanti, catalogando il suo patrimonio, allestendolo con professionisti del settore, e arricchendolo con performance teatrali coinvolgendo artisti procidani e un cortometraggio che racconta le aree inaccessibili. Con loro porteremo avanti anche altri progetti. Intanto soggetti pubblici e privati sono sempre più interessati alla sua riqualificazione.
Questa è la strada”.
Articolo pubblicato il: 2 Agosto 2024 19:48