Prostituzione a Benevento, sequestrato un immobile e due obblighi di firma

Cronaca di Benevento: la Polizia ha sequestrato una casa d’appuntamenti e disposto l’obbligo di firma per due persone (accusate di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione).

La Polizia ha dato stamattina esecuzione ad un’ordinanza del gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, che prevede l’applicazione della misura dell’obbligo di firma a nei confronti di due beneventani, accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Lo stesso provvedimento prevede il sequestro di un immobile (situato in località Casale Maccabei ed intestato ad uno degli indagati), all’interno del quale veniva esercitata l’attività di meretricio. L’indagine, iniziata nel 2017 e condotta dalla Squadra Mobile di Benevento, attraverso intercettazioni telefoniche e riscontri diretti, era già culminata lo scorso mese di ottobre nell’emissione di un misura che prevedeva gli arresti domiciliari nei confronti di una 46enne dominicana e di un 73enne beneventano. Le investigazioni hanno permesso di ricostruire un articolato sistema, con cui una cittadina domenicana indagata in stato di libertà, fungendo da comodataria fittizia, agevolava il titolare dello stabile oggetto di sequestro, nell’adibirlo a luogo di esercizio della prostituzione.

Il provvedimento a carico di uno dei due indagati è scaturito dalla raccolta di una serie di elementi che hanno dimostrato il suo perseverante e conclamato comportamento teso ad adibire il proprio immobile, ubicato nel Rione Ferrovia di Benevento e sequestrato nel corso della precedente operazione, a luogo di prostituzione.

Articolo pubblicato il: 7 Dicembre 2018 16:41

Luigi Maria Mormone

Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.